20 January: Et Panellini misericordiae,it,Ianuarii est momenti die enim misericordiae Florence,it,Quia festum San Sebastiano Martire celebratur,it,patronus ex consociatione a,it,Fuit Dominici Beatus Pietro da Verona,it,et vocavit Martyris,it,ut in,it,Venerabilis Arconomfraternity Misericordia Florence,it,seniorem Italiae misericordia cum,it,anni intermissis operatio,it,"Quod semen caritatis,it,iniectus,it,Et non desiit germinare et develop sciens se semper adaequationis ad ad historical et sociali context in quo vocatus est agunt "dixit ad current provisor,it,Hoc anniversario misericordia dat celebre Panellini et Florentinis,it
In 20 gennaio è un giorno importante per la Misericordia di Firenze, perché si celebra la festa di San Sebastiano martire, patrono del Sodalizio dal 1575.
Fu il Beato domenicano Pietro da Verona, detto anche il Martire, a fondare nel 1244 la Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, la più antica misericordia italiana con i suoi 770 anni d’interrotta attività.
“Il seme di carità, gettato nel 1244, non ha mai cessato di crescere e di svilupparsi sapendosi sempre attualizzare rispetto al contesto storico e sociale in cui è stata chiamata ad operare” ha dichiarato l’attuale Provveditore, Andrea Ceccherini.
Per tale ricorrenza la Misericordia dona agli ascritti e ai fiorentini i famosi panellini benedetti, Quia in Florence non San Sebastiani tribuisti si non manducare beati panis misericordiae,it,A consuetudinem diei,it,Picce di Panellini ad Simone Fornaio del Campanile ",it,Distribuere quasi signum solidarietatis et charitatis egenis et doloris,it,Nuper Kilos Distribuit Panellini Oscillate,it,Quia illa die transierunt,it,inmutatis in tempore,it,Traditional vinculum unit Florentini misericordiae manere traditionem et traditionem,it,Centuriones Florentini turba quotannis,it,De Headquarters of Piazza del Duomo,it,sicut solvi officiis,it,Ut beatus Panellino,it,Missionis etiam referred to by Benedicto XVI qui in,it,Accepto Misericordia Florence in Vat,it,"Rogavi vos esse magis et magis signum caritatis,it.
Una usanza che risale al 1581 quando furono stanziati fondi “per 150 picce di panellini a Simone fornaio del campanile”, per distribuirli in segno di solidarietà e carità ai bisognosi e sofferenti.
Ultimamente i chili dei panellini distribuiti oscillano tra 35 e i 50.
Da quel giorno sono passati 433 anniculum, sed, inalterati nel tempo, sono rimasti sia la tradizione sia l’affettuoso legame che unisce Firenze alla Misericordia.
Ogni anno centinaia di fiorentini affollano, in una sorta di ininterrotto pellegrinaggio, la sede di piazza del Duomo, come le sedi distaccate, per ricevere il panellino benedetto, simbolo di fede e di amore verso il prossimo.
Missione richiamata anche da Benedetto XVI che nel 2011, ricevendo in Vaticano la Misericordia di Firenze, disse: “Vi esorto ad essere sempre più segno di carità, praesertim ad pauperem et dolorem ",it,Iam ex prior ad vesperam,it,et in diem,it,Multi fratres opus durum ad stipant et libera multorum Quintals beati panis qui pervades,it,et sua odor aroma,it,De premissis de Piazza del Duomo,it,Panellino quod etiam distribui per voluntariorum misericordiae in scholarum,it,ad hospitalium,it,religiosis institutorum et assistentia consociationes ut a concreto gestu solidarietatis,it,providet horas,it,In Oratorium De Piazza del Duomo,it,A sollemnem celebrationem liturgical,it,Cum Chorus Archconfraternity,it,Officiante per S.e,it,Auxiliaris Florence,it,In praesentia maximam civilem et militum auctoritates urbis,it,Alii sancti Missis celebrentur ad,it.
Già dalla sera precedente, e per tutta la giornata, tantissimi Fratelli lavorano alacremente per confezionare e consegnare i numerosi quintali di pane benedetto che pervade, con il suo fragrante aroma, i locali di piazza del Duomo.
Panellino che viene anche distribuito dai volontari della Misericordia nelle scuole, agli ospedali, agli istituti religiosi ed alle associazioni assistenziali come gesto concreto di solidarietà.
La festa 2014 prevede alle ore 9, nell’Oratorio di piazza del Duomo, una solenne celebrazione liturgica,con il Coro dell’Arciconfraternita, officiata da S.E. Mons. Claudio Maniago, Vescovo Ausiliare di Firenze, alla presenza delle massime autorità civili e militari della città.
Altre Sante Messe saranno celebrate alle 7 -11,30 - 17,30. In 17 Cantus secunda Vesperis et Panegyricus in sancto cum Eucharistico benedictione,it,Ad confratres misericordiae, Cardinalis Giuseppe Betori in,it,Recordatus "festum San Sebastiani ducit ad meditandum summum forma donationis amoris,it,Et qui non involvet offering aliquid de se in necessitate,it,Sed non involves impendio te prorsus,it,Sicut Martyr enim non metimur eius in Deo,it,Sed sentit omnino suffragium pro eo,it,Mensuram totalis amoris fit meter quod aestimare modulata diversas formas in qua caritas exprimitur ordinem vitae ",it,Sunt plures episodes, quod posset dicere ad suum Eighteenth -Coscenty activitatem,it.
Ai Confratelli della Misericordia il Cardinale Giuseppe Betori nel 2012 ricordò che “la festa di San Sebastiano ci conduce a meditare la forma suprema della donazione d’amore, quella che non comporta offrire qualcosa di sé a chi è nel bisogno, ma implica di spendere totalmente se stessi, come fa il martire che non misura il suo amore per Dio, ma si sente interamente votato a lui. La misura di questo amore totale diventa poi il metro con cui valutare e modulare la diverse forme in cui si esprime la nostra carità nella ordinarietà della vita”.
Tanti sono gli episodi che si potrebbero narrare per raccontare la sua settecentenaria attività, inter auxilium provisum est in civitate per celebre plaga,it,Quod describitur per Manzoni in "Promessi Sposi",it,quae in Florence in mensibus,it,Quod per primam Orbis Terrarum,it,Et febris epidemiam dicitur "Hispanica",it,Quod ad Mundus Bellum Orbis Terrarum,it,Et quia inundatio,it,In Arconomfraternity continues hodie,it,In aedificationem qui in Piazza del Duaomo,it,eius "missionem intrantes maior profundum,it,Amplitudine et pudicae in sociali context de territorio,it,Sicut provisor CECCHERINUS indicat,it,reconfirmed ultimo anno ad hoc assignment,it,collaborating cum entitatum,it,misericordiae et variis consociationibus,it,Suas suas officia,it,Widening magis et magis genus officia,it 1630, quella descritta dal Manzoni nei “Promessi Sposi”, che a Firenze fece in soli quatto mesi oltre 7.000 mortuus, quella durante la prima guerra mondiale, con l’epidemia di febbre detta “spagnola”, quella per la seconda guerra mondiale, e quella per l’alluvione del 1966.
L’Arciconfraternita continua oggi, in quel palazzo che occupa in piazza del duomo dal 1576, la sua “missione entrando con maggiore profondità, ampiezza e puntualità nel contesto sociale del territorio - come ha sottolineato il Provveditore Ceccherini, riconfermato l’anno scorso a questo incarico - collaborando con enti, Institutionum, misericordie e associazioni varie, prendendosi responsabilità proprie, allargando sempre più la tipologia di servizi, Vultus in qualis est idem cum sapientes deditenda mutationes data per tempus ad occursum ad evolutionem novae formarum paupertas et subitis ",it,"Est autem certum quod post publica instituta misericordiae Florence,it,Est maximus re pro quantitas,it,Qualis et diversificatio de interventibus,it,praesens in area in gratiam omnium omnium ",it,Anno collectis his comments a Florentinus qui venit ad Pan,it,"Pro me - D. Alessandro ad me,it,Est Traditio,it,Ego sum saepe in Meridionalis America,it,Sed cum ego in Florence numquam opus ad Pannellino Della Misericordia,it,Est benedictionem ",it,Domina Graziella "est,it.
“E’ ormai certo che dopo le istituzioni pubbliche la Misericordia di Firenze, è la più grossa realtà per quantità, qualità e diversificazione di interventi, presente sul territorio a favore indistintamente di tutti”.
L’anno scorso raccolsi questi commenti dai fiorentini venuti a prendere il panellino: “Per me – mi disse il signor Alessandro – è una tradizione, spesso sono in Sudamerica, ma quando sono a Firenze non manco mai di prendere il panellino della Misericordia. E’ una benedizione”.
La signora Graziella “è 50 annorum, quod ego veni per annum a RIFREDI ad eam in Piazza del Duomo,it,Sine Pan, non possum manere,it,Etiam cum essem operated in crura,it,Et movetur in fusum,it,veni,it,durus,it,sola,it,Sed veni,it,Nemo potest ne me ab venire ad Pan est,it,Ianuarii",it,Et felicitas pro tanto participatione etiam videtur in facies multorum voluntariorum,it,"Est voluptatem quod dederit mihi caloris et spes,it,Sentio beatus,it,Giordano Lombardi ad me,it,in misericordia,co,- Etiamsi hodie securitatis causas non possum non ascendere ambulances,it,Im 'semper prope ad omnes ",it,"Me, et,it,Annos ego sum volunteer pro misericordia - Roberto ad me,it. Senza il panellino non posso stare. Anche quando sono stata operata alle gambe, e mi muovevo con le stampelle, sono venuta, a fatica, da sola, ma sono venuta. Nessuno mi può impedire di venire a prendere il panellino il 20 gennaio”.
E la felicità per tanta partecipazione si vede anche sui volti dei tanti volontari: “E’ un piacere che mi da calore e speranza, mi sento contento – mi disse Giordano Lombardi, 80 anniculum, in Misericordia da 36 – anche se oggi per motivi di sicurezza non posso più salire sulle ambulanze, sono sempre vicino a tutti”.
“Io è 45 anni che sono volontario alla Misericordia – mi raccontò Roberto, 70 anni - et omne tempus vos a servitium vos sentio contentus,it,Non sum a Sticker,it,Sed hoc servitium sentio bonum, quod possum facere aliquid pro aliis et spero quod tunc alii aliquid mihi ",it,Item in Eleonora,it,in misericordia,it,"Est honorem esse voluntariorum misericordiae, quod dat tibi occasionem ad auxilium populus et cum realis populo,it,Quis participes ut idem specimenta auxilium ad maxime egenum ",it,Deinde ad eam Ulivi Ferdinando,it,De quo dimidiam in misericordia,it,Audiens audiens confidunt videre quomodo testimonium transit generationem generationem faciens seniorem Italiam misericordiae Florence,it; io non sono un bacchettone, ma facendo questo servizio mi sento bene perché riesco a fare qualcosa per gli altri e spero che poi anche gli altri facciano qualcosa per me”.
Anche per Eleonora, 24 anniculum, in Misericordia dal 2003, “è un onore essere volontari della Misericordia perché ti dà la possibilità di aiutare le persone e di stare con persone vere, che condividano come te gli stessi ideali di aiuto ai più bisognosi”.
Accanto a lei Ulivi Ferdinando, 90 anniculum, di cui la metà passata in Misericordia, che ascoltandola sorrise fiducioso nel vedere come il testimone passa di generazione in generazione facendo della Misericordia di Firenze la più antica d’Italia, Accedat continuanterly ex Ben,it,Year I del,it 770 anniculum.
Sed intellectus divinus est Franco
De numero 1 – Anno I del 15/01/2014
Nos sequimini,!