Al Cinema Odeon in anteprima il film “Dante per nostra fortuna”

Dante_posterQuesta sera, Quarta-feira, 16 Fevereiro, no 19 Um evento especial importante no Odeon Cinema, em Florença, que apresenta um exclusivo "Dante for nossa fortuna" absoluto,it,O novo filme do diretor e ator Massimiliano Finazzer Flory,it,quem estará na sala para apresentá -la ao público,it,que pode acessá -lo com entrada totalmente gratuita,it,O filme diz em,it,° Festival Internacional de Cinema de Salerno,it,Academia de Cinema Italiana,it,Gabriele Ferrantelli,it,Giuseppe Ferlito,it,Grande Troféu do Golfo de Salerno Ignazio Rossi,it,Rei menor,it,“Por recordar diferentes emoções através,it,Callasa para sempre,en,Fanny Ardant,fr,Maria Callas,es,A atriz cobriu os quartos da coleção acompanhados pelo presidente Pippo Zeffirelli e pelo prefeito Dario Nardella, morando por um longo tempo na frente das imagens que a imortalizam juntamente com a,it, il nuovo film del regista e attore Massimiliano Finazzer Flory, che sarà in sala per presentarlo al pubblico, che potrà accedervi con ingresso totalmente libero.

Il film racconta in ventisette minuti la Divina Commedia attraverso la danza contemporanea e la metafora del teatro.

Declinati con lo sguardo di un Dante bambino innamorato della lettura, i ventuno canti più significativi vengono interpretati dal movimento di danzatrici e danzatori con le coreografie di Michela Lucenti, accompagnati dalla voce fuori campo di Finazzer Flory e Angelica Cacciapaglia, ora in prosa, ora in versi.

La colonna sonora, composta da Raffaele Inno e Adriano Bassi, si ispira alle atmosfere delle cantiche per restituire il senso del viaggio dantesco. Le scenografie digitali sono tratte dalle celebri illustrazioni di Gustave Doré.

L’opera si apre con una esplicita indicazione del regista che cita come chiave di lettura del film lo stesso Dante: “Aguzza qui, lettor ben li occhi al vero ché ‘l velo è ora ben tanto sottile, certo che ‘l trapassar dentro è leggero”.

La scelta di Finazzer Flory è di affidare all’innocenza di un bambino la lettura della Divina Commedia per riflettere intorno al tema della visione, delle immagini psichiche che ci abitano.

Chi di noi pensando alla Divina Commedia non vede davanti ai propri occhi immagini dell’Inferno? Chi di noi leggendo Dante non ha visioni e forse allucinazioni? Eppure Dante non ha disegnato nulla.

“Nel film – racconta il regista – il teatro come luogo fisico diventa la grande metafora del Dante pensiero. Dipende da noi come attraversare il palcoscenico della vita, ma alla fine il sipario si apre e il giudizio avverrà”.

Il film arriva a Firenze dopo essere stato presentato nelle principali città italiane e dopo un tour internazionale in molti paesi stranieri, tra cui USA, Rússia, China, Argentina, Peru, Israele e molti altri.

Michael Lattanzi
Pelo número 374 – Anno IX del 16/02/2022

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