Al via al Teatro di Rifredi la stagione 2017-18

Per il teatro di Rifredi, “la forza del teatro è quell’energia inarrestabile, sotterranea che spesso fiorisce spontanea anche nei terreni più ostici lottando contro ogni tipo di intemperie o di parassiti che vorrebbero toglierle la creatività, sua linfa vitale. Per questo, dovendo sintetizzare la stagione che sta per iniziare, il Teatro di Rifredi vuole offrire un’immagine positiva: quella di un variopinto giardino dove ogni spettacolo è come un fiore fatto germogliare e curato con passione e dove ognuno  di questi fiori sprigiona ancora più forza nel mostrarsi insieme a tutti gli altri”.

La nuova stagione, la 32ma, offre 26 spettacoli, 102 rappresentazioni, 7 produzioni, novità assolute e riprese di spettacoli di successo, ospiti prestigiosi e giovani artisti che si affacciano sulla scena nazionale. Più 7 spettacoli pomeridiani per le famiglie e 40 repliche mattutine per i bambini e gli studenti.

Si parte il prossimo 17 ottobre con Alessandro Riccio in BRUNA È LA NOTTE,  esilarante ed emozionante spettacolo di teatro canzone dove la vecchia e burbera Bruna, accompagnata dal triste e timido musicista Franchino, Alberto Becucci,  interpreta, in locali di infimo ordine, canzoni mozzafiato che parlano di periferie, di amori e vite difficili. In scena fino al 22.

Uno dei testi più antichi di ogni letteratura attraversato, anzi, intriso di dolcezza e cura, che rimanda a immagini legate alla bellezza che si fa carnalità, poesia e fecondità insieme. È il CANTICO DEI CANTICI (26-28 ottobre), un inno alla meraviglia dell’amore che si fa danza e libertà, tra astrazioni e concretezza. Lo mette in scena Roberto Latini, attore, autore e regista romano, tra le espressioni più vive del teatro contemporaneo.

Premio UBU 2016 a Tindaro Granata per Miglior progetto o Novità Drammaturgica, Premio Hystrio Twister 2017, Premio Nazionale Franco Enriquez 2017 –Città di Sirolo XIII ed. – “Teatro Contemporaneo, sezione Autori, Registi, Attori, si presenta così l’acclamato GEPPETTO E GEPPETTO (2-4 novembre), spettacolo dove Tindaro Granata  affronta con coraggio, equilibrio e gentilezza il difficile argomento della paternità tra una coppia gay.

Torna un intramontabile capolavoro di visual theatre messo in scena dal maestro per eccellenza di questa arte, l’italo danese Paolo Nani con LA LETTERA (9-11 novembre) che, ispirandosi a “Esercizi di stile” di Queneau, riesce a dar vita a 15 mini storie tutte contenenti la medesima trama (l’accidentata scrittura di una lettera).

Come tutti gli anni apriamo una finestra sul teatro vernacolare con un grande classico scritto dalla indimenticabile e grande attrice, nonchè regista e autrice, Dory Cei BARROCCINI DI VIA DELL’ARIENTO (17-19 novembre). In scena la compagnia Il Grillo capitanata da Sergio Forconi, da Giovanna Brilli nel ruolo di Donna Atalanta e da Raul Bulgherini.

Spazio alla danza con la Compagnia Opus Ballet, diretta da Rosanna Brocanello, che presenta BOLERO e GAÎTÉ PARISIENNE (24-25 novembre) le coreografie sono firmate da Loris Petrillo, coreografo internazionale dal forte segno fisico.

Uno spettacolo under 35,  vincitore del bando “Sillumina” della SIAE e prodotto da Pupi e Fresedde I RAGAZZI DI VIA BOCCACCIO #DECAMERON (28-29 novembre). Il testo originale di Andrea Falcone guarda al Decameron di Giovanni Boccaccio, attualizzandone lo spunto: i giovani, questa volta, non scappano dalla peste, ma dalla solitudine e dall’indifferenza.

Torna Kulunka Teatro, la compagnia basca rivelazione della scorsa stagione, con SOLITUDES (6-8 dicembre) uno spettacolo che, con umorismo e poesia, affronta il tema della solitudine e dell’incomunicabiltà nell’ambito familiare.  A seguire (9-10) il successo dello scorso anno ANDRÉ E DORINE la storia dell’anziana coppia che, come tante altre, è caduta nell’indifferenza, nella routine, dimenticando così quello che un giorno la univa.

Mercoledì 20 dicembre una serata dedicata al drammaturgo francese Rémi De Vos con la sempre amata, e ormai fiorentina d’adozione, Serra Yilmaz e Ciro Masella impegnati nella lettura di OCCIDENTE, una pièce nera, una grottesca danza macabra che mette in scena una coppia mostruosa e comica. “Occidente” sarà preceduto da PER TUTTA LA MIA VITA HO FATTO SOLO COSE CHE NON SAPEVO FARE  dove Ciro Masella racconterà la storia di un uomo che beve tranquillamente una birra in un bar e viene aggredito, verbalmente ma con inaudita violenza, da uno sconosciuto. La traduzione e la mise en espace sono a cura di Angelo Savelli.

Si tingono di giallo le feste di fine anno (29 dicembre-7 gennaio) con gli scatenati vecchietti detectives di Marco Malvaldi alle prese con il complicato e misterioso delitto de LA BRISCOLA IN CINQUE, protagonisti Sergio Forconi, Giovanna Brilli, Andrea Bruno Savelli -che firma la regia- Raul Bulgherini, Luca Corsi, Amerigo Fontani, Nicola Pecci.

L’ULTIMO HAREM non è uno spettacolo che si va a vedere, lo si viene a respirare al Teatro di Rifredi in una ormai codificata liturgia teatrale che ogni sera ha qualcosa di magico e unico. Torna lo spettacolo cult di Angelo Savelli con Serra Yilmaz, Valentina Chico e Riccardo Naldini (11-21 gennaio). Ancora Serra Yilmaz, affiancata dal sassofonista Stefano Cocco Cantini, in scena con il toccante spettacolo che ha inaugurato con grande successo lo scorso Todi Festival: GRISÉLIDIS: memorie di una prostituta, che narra le memorie della prostituta franco svizzera Grisélidis Réal che si impegnò per la legalizzazione della prostituzione in Svizzera e per i diritti delle prostitute francesi (25-27 gennaio).

SORRY, BOYS dialoghi su un patto segreto per 12 teste mozze (1-3 febbraio) spettacolo con il quale  Marta Cuscunà prosegue nel suo progetto artistico sulle “resistenze femminili” partendo dal presupposto che i generi sessuali sono in stretta e reciproca  interdipendenza. Lo spunto le viene da una storia vera e disturbante quella di diciotto ragazze americane di una scuola superiore di Glouchester, tutte under 16, che nel 2008 rimasero incinte contemporaneamente.

Nuova Produzione (15-25 febbraio) di Pupi e Fresedde IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE del catalano Josep Maria Miró, uno dei maggiori drammaturghi spagnoli contemporanei ancora quasi sconosciuto in Italia.  In apparenza “Il principio d’Archimede” sembra parlare di un caso di pedofilia, ma in realtà ci parla anche d’altro: della paura, dell’educazione e delle relazioni sociali. La regia è di Angelo Savelli interpreti Giulio Maria Corso, Monica Bauco, Riccardo Naldini, Samuele Picchi.

Torna la Rimbamband (1-4 marzo)  con il cinema e la sua magia in NOTE DA OSCAR un gioco perpetuo che, partendo dalle colonne sonore più famose, si nutre di straordinari virtuosismi, citazioni e di un’enorme dose di fantasia.

Silvia Gallerano, negli ultimi anni l’attrice italiana più premiata e seguita a livello internazionale, è la protagonista de LA LOCANDIERA (6-10 marzo). Il regista Stefano Sabelli traghetta l’azione dalla Firenze del ‘700 al Delta del Po, negli anni ‘50, in un’atmosfera acquitrinosa ispirata a capolavori del cinema neorealista dell’epoca.

Martedì 13 marzo un evento speciale in esclusiva per la Toscana, Nonsoloteatro presenta UNA STORIA DISEGNATA NELL’ARIA per raccontare Rita che sfidò la mafia con Paolo Borsellino. Scritto e interpretato da Guido Castiglia  è uno spettacolo nel quale l’arte della narrazione mira diritto al cuore degli spettatori facendo emergere, con l’intelligenza delle emozioni, la fragilità di una adolescente trovatasi al centro di uno dei momenti più drammatici della nostra Repubblica: le stragi di mafia.

Torna a Firenze (14-17 marzo) il dissacrante spettacolo, scritto da Gabriele Di Luca, che ha registrato il tutto esaurito a Rifredi e in tutti i teatri d’Italia; un pugno allo stomaco che fa ridere fino alle lacrime con dialoghi serrati, ritmi sincopati e linguaggio acre, disadorno, a volte osceno; un feroce affresco sull’ipocrisia e sui paradossi della società contemporanea. Parliamo di THANKS FOR VASELINA dal curioso sottotitolo “Dedicato a tutti i familiari delle vittime e a tutte le vittime dei familiari”. Con Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Beatrice Schiros, Ciro Masella, Francesca Turrini.

Trionfale debutto allo scorso Festival di Spoleto per Emma Dante e LA SCORTECATA (22-24 marzo) una favola allo stesso tempo antica e moderna che la drammaturga e regista palermitana ha adattato da una celebre novella della raccolta “Lo cunto de li cunti” di Giovambattista Basile. Teatro d’attore allo stato puro, una fantastica prova per Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola che mettono in gioco tutta la loro prorompente fisicità per dare vita a un racconto da sogno.

Ripresa di una produzione Pupi e Fresedde firmata Angelo Savelli, (4-8 aprile) ALPENSTOCK  di Rémi De Vos, uno spettacolo scioccante ed esilarante su un tema di bruciante attualità: la psicosi dell’invasione degli stranieri. Una tranquilla coppia, Antonella Questa e Ciro Masella confortata nell’esaltazione della propria identità culturale e sentimentale uscirà stravolta dall’irruzione,  di Yosip, Fulvio Cauteruccio, lo straniero che farà esplodere la bella armonia apparente.

Focus sul teatro di Alessandro Benvenuti con CHI È DI SCENA (12-15 aprile): la miscela di comicità e suspense, con sorprendenti colpi di scena, sono il condimento di questo testo ricco di schemi narrativi nuovi. Con Benvenuti su palco Paolo Cioni e Maria Vittoria Argenti.

Sarà invece solo sul palco Alessandro Benvenuti per dar vita ancora una volta ai dodici commensali riuniti intorno al desco natalizio di BENVENUTI IN CASA GORI (17-18 aprile), spettacolo nato in modo casuale, come uno scherzo, tra l’affiatata coppia Chiti/Benvenuti che doveva essere solo per due serate… che poi sono diventate più di trent’anni.

“Bar sport” di Stefano Benni è un classico della narrativa umoristica italiana che ha attraversato generazioni di lettori: ritorna il successo dello scorso anno I RACCONTI DEL BAR SPORT dove ritroviamo il piccolo universo dei bar della provincia italiana con i neon che illuminano la mitica Luisona. Protagonista la star del web Lorenzo Baglioni, la regia è di Angelo Savelli (19-22 aprile).

Gaia Nanni e Alessandro Riccio nuovamente in scena assieme per mettersi alla prova e interpretare prima di tutto loro stessi, dietro le tante maschere che sanno indossare. Una coppia che ci ha portato alle risate con “La meccanica dell’amore” e alle lacrime con “H come amore”, saprà stavolta stupirci con trovate sempre più incredibili con AUDIZIONI (24-29 aprile).

LA MERDA il monologo di Cristian Ceresoli interpretato da Silvia Gallerano è da diversi anni un clamoroso caso teatrale; dopo aver vinto l’oscar del teatro europeo e registrato in tutto il mondo un enorme successo di pubblico e critica, il fenomeno che ha rotto i confini del teatro e che viene accolto come un concerto rock, approda a Rifredi (4-5 maggio).

Prosegue anche quest’anno la fortunata rassegna Domeniche a Teatro con la Famiglia: si parte il 5 novembre con RICO, TRINA E LA LUMACHINA a cura de Il Paracadute di Icaro, il 12 novembre Paolo Nani è un improbabile gelataio in JEKYLL ON ICE, il 3 dicembre Pupi e Fresedde presenta con Aci Firenze, una favola moderna sull’educazione stradale ACI BABÀ E I QUARANTA PEDONI, il 28 gennaio il Teatrodante Carlo Monni propone un classico della letteratura per l’infanzia FAVOLE AL TELEFONO.

Sempre a cura de Il Paracadute di Icaro gli ultimi appuntamenti: 4 febbraio LA CASA DEI GATTI, 18 marzo NON MI PIACCIONO LE COSE VERDI!, 13 maggio LA FABBRICA DEI SOGNI.

Riprese video di Franco Mariani.

Franco Mariani
Dal numero 173 – Anno IV del 27/9/2017

da martedì 17 a domenica 22 ottobre
(feriali ore 21:00-domenica ore 16:30)
Tedavi ‘98
BRUNA È LA NOTTE
di e con Alessandro Riccio e Alberto Becucci
costumi Daniela Ortolani | trucco Danilo Carignola per Creafx
spettacolo a posti limitati

Bruna è una cantante di serie B che ha passato la propria gioventù nelle balere della Versilia, conosce a memoria barzellette sconce e versi della Merini che sciorina di seguito come fossero parte della stessa frase. Canta bellissime canzoni mai sentite, pescate da vecchi repertori di grandi compositori e poeti. Canzoni così belle da chiedersi: come è possibile che non l’abbia mai sentite? Accompagnata al pianoforte dal suo fedele musicista, sa portare il pubblico dalla risata grassa alla lacrima nel giro di pochi istanti. Come solo le grandi anime sanno fare.

Dal suo debutto nel novembre 2014, Bruna non si è mai fermata: e c’è chi torna e ritorna a vederla, ascoltarla, conoscerla, con la voglia di rivivere sensazioni di cui non sei mai sazio.

 

da giovedì 26 a sabato 28 ottobre
(ore 21:00)
Fortebraccio Teatro
con il sostegno di Armunia Festival Costa degli Etruschi
CANTICO DEI CANTICI
adattamento e regia Roberto Latini
con Roberto Latini
musiche e suoni Gianluca Misiti | luci e tecnica Max Mugnai

Il Cantico dei Cantici è uno dei testi più antichi di tutte le letterature, anche uno dei più importanti.
Pervaso di dolcezza e accudimento, di profumi e immaginazioni, è un inno alla bellezza, insieme timida e reclamante, un bolero tra ascolto e relazione, astrazioni e concretezza, un balsamo per corpo e spirito. Latini non ha tradotto alla lettera le parole, sebbene abbia cercato di rimanervi il più fedele possibile, ha tradotto alla lettera la sensazione, il sentimento, che queste pagine procurano.
La sacralità del Cantico pronunciata da Latini, su una notazione di pianoforte classico intervallata da incursioni pop, è la sensualità di una voce profonda che viene da lontano, che scandisce i versi di un amore biblico infondendo loro la verità della carne, la sensualità dei profumi e dell’immaginazione.

 

da giovedì 2 a sabato 4 novembre
(ore 21:00)
Teatro Stabile di Genova – Festival delle Colline Torinesi – Proxima Res
GEPPETTO E GEPPETTO
scritto e diretto da Tindaro Granata
con Alessia Bellotto, Angelo Di Genio, Tindaro Granata, Carlo Guasconi, Paolo Li Volsi, Lucia Rea, Roberta Rosignoli
allestimento Margherita Baldoni |  luci e suoni Cristiano Cramerotti

Lo spettacolo ha vinto il Premio Nazionale Franco Enriquez 2017-Città di Sirolo XIII ed.-“Teatro Contemporaneo, sezione Autori, Registi, Attori” | Premio Hystrio-Twister 2017 | Tindaro Granata ha vinto il Premio UBU 2016 – Miglior progetto o novità drammaturgica | Angelo Di Genio ha vinto il Premio ANCT 2016 per l’interpretazione del figlio Matteo
Una coppia di uomini convivono da anni finché, come spesso vuole il corso naturale delle relazioni umane, arriva il desiderio di diventare padri. Come il Geppetto della favola più conosciuta al mondo, i due “fabbricano” il proprio figlio, non con sega e martello ma con la pratica della gestazione per altri. Il bimbo cresce felice finché non muore il padre biologico. In Italia, il genitore non biologico non ha alcun legame di parentela col figlio, alcun diritto. Questa situazione crea nel bambino una sorta di rifiuto del padre-non padre. Passano trent’anni. Il giorno del ventennale della morte di Tony, Matteo  scaraventa addosso al padre Luca, tutto ciò che ha significato per lui crescere in una famiglia “non normale”. I due si scontrano e si odiano, litigano, urlano, si separano, lasciando l’uno alla solitudine dell’altro. È difficile essere figli di gay, ma è difficile anche essere padri di figli normali. Un giorno Matteo andrà via, uno dei due Geppetto ritornerà, l’altro perdonerà, come in una qualsiasi famiglia “normale”

 

Domeniche a teatro con la famiglia
domenica 5 novembre
(ore 16:30)
Il Paracadute di Icaro
RICO, TRINA E LA LUMACHINA
regia Vincenzo Calenzo
coreografie Marta Checchi | drammaturgia Pierluca Rotolo
scenografie Piero Mazzoni |costumi Silvia Bocciolini
musiche Edoardo Dinelli eseguite dal vivo da L’Orchestra da Favola de Il Paracadute di Icaro

Rico il pigrone, la grassa Trina e una saggia lumachina… Una fiaba come invito a rallentare il ritmo di vita e riappropriarsi della calma e della serenità. Uno spettacolo che fonde fantasia, comicità, colori, musica dal vivo e proiezioni video: un’ora di frizzante divertimento.

da giovedì 9 a sabato 11 novembre
(ore 21:00)
Paolo Nani Teater (Danimarca)
LA LETTERA
ideazione Nullo Facchini e Paolo Nani
regia Nullo Facchini
con Paolo Nani
organizzazione BAGS Entertainement

Un intramontabile capolavoro di Visual Theatre che torna a deliziare la vasta platea di chi l’ha visto e di chi ancora lo deve scoprire. Il tema dello spettacolo è liberamente ispirato al libro dello scrittore francese Raymond Queneau, “Esercizi di Stile”, dove una breve storia è ripetuta 99 volte volte in altrettanti stili letterari. Paolo Nani, solo sul palco con un tavolo e una valigia di oggetti, riesce a dar vita a 15 micro-storie, tutte contenenti la medesima trama (l’accidentata scrittura di una lettera) ma interpretate ogni volta da una persona diversa e con un diverso stile.  Dal 1992, con oltre 1.200 repliche in tutto il mondo, questo piccolo, perfetto meccanismo continua a stupire per la sua capacità di tenere avvinto il pubblico alle sorprendenti trasformazioni di un formidabile artista,  raffinatissimo e popolare.

 

Domeniche a teatro con la famiglia
domenica 12 novembre
(ore 16:30)
Paolo Nani Teater (Danimarca)
JEKYLL ON ICE
ideazione Paolo Nani
regia Frede Gulbrandsen e Valentino Dragano
con Paolo Nani
scenografie e costumi  Peter Kapabel  | tecnica Peer Aagaard
organizzazione BAGS Entertainement

Jekill è un timido gelataio che, nel tentativo di produrre un gelato originale, sbaglia ingredienti e scatena una reazione chimica che lo trasforma in un rocchettaro assatanato. Le situazioni demenziali che ne nascono, spaziano dalla produzione di palloni mostruosi, al concerto heavy metal, a un gran finale con gelati per tutti. Mescolando giochi col pubblico, enormi palloni, un carretto di veri gelati, musiche a palla, l’universo del clown – e la sua trentennale esperienza – Paolo Nani invita tutti a giocare in una originalissima versione del classico di Stevenson. Uno spettacolo che farà impazzire i bambini senza lasciare i grandi a bocca asciutta!

 

da venerdì 17 a domenica 19 novembre
(feriali ore 21:00-domenica ore 16:30)
Il Grillo
BARROCCINI DI VIA DELL’ARIENTO
ovvero La Bisbetica arricchita
di Dory Cei
regia di Raul Bulgherini
con Giovanna Brilli, Sergio Forconi, Erica Maresca, Filippo Filidei, Sonia Sequi, Letizia Castronai, Sergio Giani, Johnny Volpicelli, Tiziano Ortugno, Raul Bulgherini, Orietta Pancani

È diventata ormai una macchietta nota a tutti, la figura del popolano arricchito, che dall’alto del suo nuovo potere economico, guadagnato sul campo, si sente in grado di giudicare il mondo da una prospettiva di superiorità e che, col suo maldestro e quindi comico tentativo di affermazione sociale, risulta vanamente pieno di sé. Ma se il parvenu in questione è una semplice venditrice ambulante del mercato di via dell’Ariento, nella Firenze di qualche decennio fa, allora il senso del contrasto fra la tracotanza della moglie e la scarsa predisposizione al lavoro del marito e figlio, produce effetti di irresistibile umorismo.  Questo è “Barroccini di via dell’ Ariento”, la prima commedia scritta da Dory Cei con cui lei, fiorentina purosangue, volle descrivere il cuore verace di Firenze.

 

da venerdì 24 a sabato 25 novembre
(ore 21:00)
Compagnia Opus Ballet diretta da Rosanna Brocanello
BOLERO e  GAÎTÉ PARISIENNE
coreografie e regia Loris Petrillo
MaÎtre de ballet Bruno Milo | assistente alle coreografie Maria Vittoria Feltre
musica Maurice Ravel e Jacques Offenbach
danzatori Boris Desplan, Lorenzo Di Rocco, Giuseppe Iacoi, Gian Marco Martini Zani, Riccardo Papa, Marco Purcaro, Gabriele Vernich, Luca Zanni
costumi ideati da Loris Petrillo e realizzati da Opificio della Moda e del Costume
disegno luci e direzione tecnica Alessandro Ruggiero

Loris Petrillo, coreografo internazionale dal forte segno fisico, mette in relazione due grandi classici del repertorio ballettistico, estrapolandoli dalla loro collocazione storica e restituendone una lettura contemporanea al centro della quale stanno i corpi maschili; corpi che si mettono al servizio della sua danza, potente, poetica e ironica. Lo spettacolo è un gioco di ritmi e di intrecci, un lavoro coreografico dove la figura maschile si staglia al centro come collante, misura e ipotesi di una danza sempre più carnale.

da martedì 28 a mercoledì 29 novembre
(ore 21:00)
Pupi e Fresedde Teatro di Rifredi Centro di Produzione
I RAGAZZI DI VIA BOCCACCIO#DECAMERON
di Andrea Falcone
regia Giacomo Bogani
con Fabio Magnani, Diletta Oculisti, Leonardo Paoli, Samuele Picchi, Floor Robert, Elisa Vitiello
costumi Serena Sarti | illustrazioni Mattia BAU Vegni
consulenza coreografica Valerio Bellini | consulenza musicale Arturo De Biasi

Uno spettacolo under 35. Un progetto vincitore del bando “Sillumina” della SIAE.
Il testo originale di Andrea Falcone guarda al Decameron di Giovanni Boccaccio, attualizzandone lo spunto: i giovani, questa volta, non scappano dalla peste, ma dalla solitudine e dall’indifferenza. Non si rinchiudono in una villa in campagna, ma in una chat. Allora come oggi, questo rifugio è una parentesi, una palestra in cui i personaggi provano a sviluppare il muscolo dell’empatia con l’esercizio più vecchio del mondo: il racconto. Ogni storia è utile per presentare i propri ideali o affrontare le proprie paure. Per questo, le classiche storie di Boccaccio si mescolano con altre, provenienti dalla vita quotidiana dei protagonisti. E allora come oggi, la conclusione non può essere che una: il ritorno al mondo reale. La sfida infatti è trasformare il rifugio comune o la community del web in una comunità reale, imparando a crearci, un passo dopo l’altro, la società in cui vogliamo vivere.

 

Domeniche a teatro con la famiglia
domenica 3 dicembre
(ore 16:30)
Pupi e Fresedde - Teatro di Rifredi Centro di Produzione
ACI BABÀ E I QUARANTA PEDONI
Una favola moderna sulleducazione stradale
testo di Andrea Bruno Savelli
regia di Angelo Savelli
con Giacomo Bogani, Francesco Franzosi, Diletta Oculisti e Leonardo Paoli
scene Mirco Rocchi | luci Roberto Cafaggini
canzoni a cura di Pasquale Filastò su temi musicali di Nicola Piovani

Una divertente fiaba moderna che parla di ragazzini e ragazzine che scorrazzano in bici e motorino attraverso una città a volte ostile, inseguiti da vigili bonari e madri apprensive e che ci racconta come l’Educazione Stradale sia sinonimo di Educazione Civica con la quale condivide i valori della convivenza civile, del rispetto della libertà degli altri, dell’aspirazione ad una migliore qualità della vita. Con le belle e orecchiabili canzoni ispirate appositamente dal Premio Oscar Nicola Piovani.

da mercoledì 6 a venerdì 8 dicembre
(feriali ore 21:00-festivo ore 16:30)
Kulunka Teatro (Paesi Baschi)
SOLITUDES
di José Dault, Garbiñe Insausti, Iñaki Rikarte, Edu Cárcamo, Rolando San Martín
regia Iñaki Rikarte
con José Dault, Garbiñe Insausti, Edu Cárcamo
musica Luis Miguel Cobo | maschere  Garbiñe Insausti

Un teatro vibrante quello della compagnia basca di Kulunka Teatro,  impegnato ma accessibile al grande pubblico; un teatro in maschera che pur non utilizzando neanche una parola risulta altamente espressivo e contemporaneo. “Solitudes” affronta il tema delle “solitudini” e delle incomunicabilità familiari. Il protagonista si sente incompreso perché, come quasi tutti gli anziani per i quali la vita è ormai un’attesa, si attacca alle piccole felicità quotidiane, cose talmente semplici che chi gli è intorno non arriva a valutarne la vera importanza. L’anziano non si rassegna, non rinuncia ai suoi piccoli desideri e lotta per quelli con determinazione e dignità. Un viaggio nella quotidianetà che, mescolando il serio con il comico e passando dalla risata schietta al nodo alla gola, commuove, diverte, sorprende e invita alla riflessione.

da sabato 9 a domenica 10 dicembre
(feriali ore 21:00-domenica ore 16:30)
Kulunka Teatro (Paesi Baschi)
ANDRÉ E DORINE
di José Dault, Garbiñe Insausti, Iñaki Rikarte, Edu Cárcamo, Rolando San Martín
regia Iñaki Rikarte
con José Dault, Garbiñe Insausti, Edu Cárcamo
scene  Laura Eliseva Gómez | luci Carlos Samaniego “Sama” | costumi Ikerne Giménez
maschere Garbiñe Insausti | musiche originali Yayo Cáceres

Due suoni echeggiano nel piccolo salotto di un’anziana coppia: il frenetico ticchettio della vecchia macchina da scrivere di André e la musica del violoncello di Dorine, che si muove ondeggiando sulle note. Improvvisamente c’è una storia da riscrivere ed è proprio la loro, perché quella comune, dopo tanti rituali quotidiani e tante passioni condivise è stata cancellata dalla terribile malattia di Dorine.  André cerca disperatamente di riscriverla questa storia, per non dimenticarla e raccontarla a Dorine, perché lei possa ritrovare la memoria perduta, facendo riaffiorare il loro passato felice e spensierato, obbligandoli così a ricordarsi chi furono, per riconciliarsi con chi sono. Ricordarsi di quanto si sono amati per continuare ad amarsi.

mercoledì 20 dicembre
(ore 21:00)
Pupi e Fresedde - Teatro di Rifredi Centro di Produzione
OCCIDENTE
preceduto da “Per  tutta la mia vita ho fatto solo cose che non sapevo fare”
testi di Rémi De Vos
letti da Serra Yilmaz e Ciro Masella
traduzione e mise en espace di Angelo Savelli

Una serata dedicata al drammaturgo francese Rémi De Vos, uno dei più interessanti autori della nuova scena europea. “Occidente” è una pièce nera, una grottesca danza macabra che mette in scena una coppia mostruosamente comica. Lei lo aspetta a casa e lui come ogni sera rientra ubriaco e le propina il racconto delle sue mediocri serate passate in bar d’infimo ordine.  In realtà ogni racconto non è che il pretesto per attaccare lite con lei e sommergerla di insulti, dando il via a un rituale che, per quanto volgare e violento, porta in sé i segni estremi di una storia d’amore che non c’è più. Occidente: la terra dove tramonta il sole e dove anche la passione e i valori umani declinano nella notte.
“Per tutta la mia vita” è la storia di un uomo che beve tranquillamente una birra in un bar e viene aggredito, verbalmente ma con inaudita violenza, da uno sconosciuto. Una storia raccontata alla rovescia dalla vittima stessa che, bloccata con le spalle contro un muro, si lascia andare a un vertiginoso fiume di parole per porre un ultimo argine alla violenza bestiale del branco omofobo.

PRIMA NAZIONALE
da venerdì 29 dicembre a domenica 7 gennaio
(feriali ore 21:00-31 dicembre ore 22:00-1° gennaio ore 18:00-6 gennaio ore 21:00- domenica 7 gennaio ore 16:30-martedì 2 e mercoledì 3 gennaio riposo)
Teatrodante Carlo Monni
LA BRISCOLA IN CINQUE
di Marco Malvaldi
riduzione di Angelo Savelli
regia di Andrea Bruno Savelli
con Sergio Forconi, Giovanna Brilli, Andrea Bruno Savelli, Raul Bulgherini,Luca Corsi,Amerigo Fontani, Nicola Pecci

 I “detective per caso” di Marco Malvaldi, continuano a mietere consensi, sia in libreria, che in televisione con la fortunata serie de “I delitti del BarLume”, che in teatro, dove Andrea Bruno Savelli, dopo il successo de “La carta più alta” porta ora in scena il primo fulminante capitolo della saga dello scrittore pisano. Nell’immaginario paese di Pineta, sulla costa tra Pisa e Livorno, da un cassonetto dell’immondizia sporge il cadavere di una ragazza, figlia viziata di buona famiglia e dalla condotta licenziosa. I sospetti cadono su due amici della ragazzina nel giro delle discoteche. Ma caso vuole che, per amor di maldicenza e per ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, litigare e infine indagare il gruppo dei vecchietti del Bar Lume e il suo barista che si ritrova così ad improvvisarsi svogliato investigatore. Svogliato sì ma efficace, dal momento che, al contrario degli imbranati inquirenti, riuscirà a venir a capo della sordida vicenda.

da giovedì 11 a domenica 21 gennaio
(feriali ore 21:00-domeniche ore 16:30-lunedì 15 riposo)
Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi Centro di Produzione
L’ULTIMO
HAREM
liberamente ispirato ai racconti de “Le mille e una notte” e di Nazli Eray
e ai saggi di Ayşe Saraçgil e Fatema Mernissi
testo e regia Angelo Savelli
con Serra Yilmaz, Valentina Chico e Riccardo Naldini
scene e costumi Mirco Rocchi | luci Roberto Cafaggini
spettacolo a posti limitati

Una sera del 1909 ad Istanbul, alla vigilia della chiusura degli harem, una seducente favorita circassa attende l’incerta visita del sultano, ingannando l’attesa con il racconto di storie fantastiche. Quasi cent’anni dopo, una dimessa casalinga sogna improbabili fughe dalla prigione del suo indecifrabile malessere quotidiano. “L’ultimo Harem” non è uno spettacolo che si va a vedere; lo si viene a respirare al Teatro di Rifredi in una ormai codificata liturgia teatrale che ogni sera ha qualcosa di magico e unico. Accomodato su tappeti e cuscini, intorno alla scena, il pubblico è immerso in un’atmosfera sensuale fatta di profumi, vapori e musiche esotiche, per poi essere catapultato in una contemporaneità ricca d’ironia. Un incanto che si è ripetuto per oltre dodici anni e che ancora non accenna a tramontare.

 

da giovedì 25 a sabato 27 gennaio
(ore 21:00)
Todi Festival – I Due Della Città Del Sole S.R.L- Golden Show srlcr Trieste
GRISÉLIDIS: memorie di una prostituta
di Coraly Zahonero
dagli scritti e le interviste di Grisélidis Réal
traduzione di Serra Yilmaz e Alberto Bassetti
regia Juan Diego Puerta Lopez
con Serra Yilmaz
al sax solista Stefano Cocco Cantini
impianto scenico Pier Paolo Bisleri | costumi Caterina Nardi | luci Marco Macrini

Uno spettacolo di toccante attualità. Tutto nasce dalle memorie della prostituta franco-svizzera Grisélidis Real, che si impegnò per la legalizzazione della prostituzione in Svizzera e per i diritti delle prostitute francesi. Grisélidis fu autrice di libri, pittrice ed energica attivista e fece della prostituzione un’arte, un umanesimo e una scienza, trasformando l’autodistruzione in una sottile ed eclatante vittoria. Questa è la sua storia.  Il testo, adattato da Coraly Zahonero -prestigiosa attrice della Comédie Française- sulla base di interviste e racconti della stessa Réal, illustra in modo crudo e realista l’approccio del cliente con una prostituta, dove la protagonista unisce l’umiliazione della donna a quella dell’uomo in uno spaccato psicologico e umano di raro verismo. Serra Yilmaz, donna, attrice e intellettuale cosmopolita, lo interpreta con passione e spudoratezza, dividendo la scena con il bravissimo sassofonista Stefano Cocco Cantini anche autore delle musiche originali.

Domeniche a teatro con la famiglia
domenica 28 gennaio
(ore 16:30)
TeatroDante Carlo Monni e Fondazione Scuola di Musica di Fiesole
FAVOLE AL TELEFONO
testi Gianni Rodari
riduzione, adattamento e regia Andrea Bruno Savelli
con Diletta Oculisti e Giacomo Bogani
musiche inedite eseguite dal vivo da Fiesole Music Ensemble
scene e costumi Allegra Bernacchioni | light design Alessandro Ruggiero

Alice Cascherina e il suo anziano nonno, Giovannino Perdigiorno nel Paese con la s davanti e il Paese senza punta, gli esilaranti Mortesciallo e Stragenerale de La guerra delle campane, il buffo Topo dei fumetti e infine la Ragionier Gamberoni e il Sindaco del Palazzo da rompere… Alcune delle più stravaganti e deliziose fiabe di Rodari riproposte in un rutilante spettacolo che mescola prosa e musica per raccontare ai ragazzi l’importanza dell’educazione e del rispetto verso il prossimo, la comunicazione tra generazioni, l’importanza della fantasia e del gioco.

da giovedì 1° a sabato 3 febbraio
(ore 21:00)
Centrale Fies
SORRY, BOYS
di e con Marta Cuscunà
progettazione e realizzazione teste mozze Paola Villani
assistenza alla regia Marco Rogante | disegno luci Claudio “Poldo” Parrino

Marta Cuscunà prosegue nel suo progetto artistico sulle “resistenze femminili” partendo dal presupposto che i generi sessuali sono in stretta e reciproca interdipendenza.  Liberamente ispirato a fatti realmente accaduti a Gloucester,  si narra la storia di 18 ragazze under 16 e del loro patto segreto.  Le ragazze rimangono incinte contemporaneamente, e sembra che non per tutte sia stato un incidente. Alcune di loro avrebbero pianificato la gravidanza, come parte di un patto per allevare i bambini in una sorta di comune femminile. Sulla scena, due schiere di teste mozze. Da una parte gli adulti. Dall’altra i giovani maschi, i padri adolescenti. Appesi come trofei di caccia, inchiodati con le spalle al muro da una vicenda che li ha trovati impreparati.

Domeniche a teatro con la famiglia
domenica 4 febbraio
(ore 16:30)
Il Paracadute di Icaro
LA CASA DEI GATTI
regia Vincenzo Calenzo
coreografie Marta Checchi | costumi Maria Giovanna Caselli
musiche Edoardo Dinelli eseguite dal vivo da L’Orchestra da Favola de Il Paracadute di Icaro

Una donna aveva una figlia e una figliastra e questa figliastra la teneva come un ciuco da fatica. Un giorno la mandò a cogliere cicorie. La ragazza andò e invece di cicorie trovò un cavolfiore grosso, grosso. Lo tirò e quando lo sradicò in terra si aprì un buco nero e profondo. La ragazza ci cadde dentro e precipitò finché non raggiunse una casa piena di gatti colorati.
Una fiaba che insegna ai bambini come le buone maniere, la bontà d’animo, la gentilezza e la pazienza alla fine premiano sempre.

PRIMA NAZIONALE
da giovedì 15 a domenica 25 febbraio
(feriali ore 21:00-domeniche ore 16:30-lunedì 19 riposo)
Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi Centro di Produzione
IL PRINCIPIO DI ARCHIMEDE
di Josep Maria Miró
traduzione e regia Angelo Savelli
con Giulio Maria Corso, Monica Bauco, Riccardo Naldini, Samuele Picchi
scene di Federico Biancalani | luci Alfredo Piras
spettacolo a posti limitati

In apparenza “Il principio d’Archimede” sembra parlare di un caso di pedofilia. Ma in realtà ci parla anche d’altro: della paura, dell’educazione e delle relazioni sociali. Ci parla del tipo di società in cui vogliamo vivere e ci pone una domanda molto semplice: vogliamo una società dove, disgraziatamente, possono verificarsi delle crepe o addirittura degli abusi ma dove sia ancora consentita l’empatia e la tenerezza tra gli individui? Oppure preferiamo una società più sicura dove si mettano in campo tutti i meccanismi di protezione per impedire ogni rischio, anche costo di diventare tutti un po’ poliziotti e un po’ indagati? Scritto con nerbo e senza una goccia di retorica, questo formidabile testo è al tempo stesso la rappresentazione della spirale che dalla paura porta alla violenza e una metafora dell’ambiguità della verità.

 

da giovedì 1° a domenica 4 marzo
(feriali ore 21:00-domenica ore 16:30)
Rimbamband
NOTE
DAOSCAR
testo Raffaello Tullo
regia di Paolo Nani
con Raffaello Tullo  voce e percussioni, Renato Ciardo batteria, Vittorio Bruno contrabbasso
Nicolò Pantaleo sax, bombardino, e tromba, Francesco Pagliarulo pianoforte
musiche Autori Vari
costumi Lucrezia Tritone, Sara Ciaravolo | disegno luci Claudio Procaccio
organizzazione BAGS Entertainment

In questo folle e sgangherato show, gli estrosi “rimbambini” sono alle prese con il cinema, la sua musica da Oscar e la sua magia. Il capobanda è un intellettuale che ama il cinema senza preclusioni di genere, da Gene Kelly a Toy Story. Il batterista è convinto si tratti di un “one man show”, il suo. Il contrabbassista è in evidente stato confusionale. Il sassofonista è ossessionato dalla polka, dal tango, dalla mazurka e dal limbo. E il pianista? È docile, mansueto, timido ma, quando vuole, ruggisce come un leone! I cinque “suonattori”, in perenne disaccordo armonico, prendono per mano il pubblico per condurlo in un viaggio imprevedibile e dissacrante, tra i generi cinematografici più disparati, dal western al cartoon, dal giallo alla commedia, mixandoli, frullandoli e distorcendoli con spregiudicata creatività.

da martedì 6 a sabato 10 marzo
(ore 21:00)
Teatro del Loto
LA LOCANDIERA
o L’Arte per Vincere
di Carlo Goldoni
adattamento e regia di Stefano Sabelli
con Silvia Gallerano e Claudio Botosso
e Giorgio Careccia, Andrea Ortis, Chiara Cavalieri, Eva Sabelli, Diego Florio, Giulio Maroncelli
musiche originali composte ed esaguite dal vivo da Piero Ricci
scene Lara Carissimi e Michelangelo Tomaro | costumi Martina Eschini | luci Daniele Passeri
organizzazione BAGS Entertainement

Silvia Gallerano, negli ultimi anni l’attrice italiana più premiata e seguita a livello internazionale, è protagonista di questo allestimento del capolavoro di Goldoni, nel quale il regista Stefano Sabelli traghetta l’azione dalla Firenze del ‘700 al Delta del Po, negli anni ‘50, in un’atmosfera acquitrinosa ispirata a capolavori del cinema neorealista dell’epoca. Una terra umida ed esotica dove i vizi e i giochi dei protagonisti sembrano stagnare in attesa che un’improvvisa corrente smuova acque e anime melmose. Silvia Gallerano è Mirandolina, una locandiera combattuta fra tradizione e femminilità emancipata, moderna e sensuale, abile ma priva delle leziosità connaturate in genere al ruolo. Intorno a lei, mentre la radio trasmette mambo d’epoca, un’umanità border-line, composta da incalliti giocatori d’azzardo, debosciati melomani, balordi dandy e subrettine da avanspettacolo.

martedì 13 marzo
(ore 21:00)
EVENTO SPECIALE-ESCLUSIVA TOSCANA
(Progetto Culturale sulla Legalità e Contrasto alle Mafie a cura di Antonella Moretti)
Nonsoloteatro
UNA STORIA DISEGNATA NELL’ARIA
per raccontare Rita che sfidò la mafia con Paolo Borsellino
scritto e interpretato da Guido Castiglia
in collaborazione con Piera Aiello (testimone di giustizia)
collaborazione alla messa in scena Fabrizio Cassanelli
scenografia e disegno luci Lucio Diana

Uno spettacolo nel quale l’arte della narrazione mira diritto al cuore degli spettatori facendo emergere, con l’intelligenza delle emozioni, la fragilità di una adolescente trovatasi al centro di uno dei momenti più drammatici della nostra Repubblica: le stragi di mafia. La storia di Rita Atria, la più giovane testimone di giustizia in Italia, è emblematica; è una storia nella quale emerge forte il desiderio di affermare una realtà libera da veti e mutismi, da intimidazioni velate e soprusi subiti. Lo spettacolo racconta di Rita, dei suoi “tatuaggi emotivi”, della sua voglia di vivere e della sua capacità di trasformare, grazie all’aiuto di Paolo Borsellino, il sentimento di vendetta in senso di giustizia. Racconta la vitalità caparbia di una diciassettenne che ha visto sgretolare la sua speranza in quel tragico luglio 1992: una storia degna di essere raccontata.


da mercoledì 14 a sabato 17 marzo

(ore 21:00)
Carrozzeria Orfeo
THANKS FOR VASELINA
Dedicato a tutti i familiari delle vittime e a tutte le vittime dei familiari
drammaturgia Gabriele Di Luca
regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
con Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Beatrice Schiros, Ciro Masella, Francesca Turrini
musiche originali Massimiliano Setti | luci Diego Sacchi
costumi e scene Nicole Marsano e Giovanna Ferrara

Torna il dissacrante spettacolo che ha registrato il tutto esaurito a Rifredi e in tutti i teatri d’Italia.
Dialoghi serrati, ritmi sincopati, liguaggio acre e disadorno -a volte osceno- un pugno allo stomaco dove si ride fino alle lacrime, un feroce affresco sull’ipocrisia e sui paradossi della società contemporanea. Fil e Charlie sono due trentenni dal futuro incerto ma dal pollice verde. Coltivatori abituali di marijuana nel loro appartamento, hanno un’illuminazione: invertire il mercato, esportare la droga dall’Italia al Messico le cui piantagioni sono state bombardate dagli Stati Uniti. Occorrono dei complici e li cercheranno proprio all’interno delle loro famiglie. Il traffico di marijuana è solo un pretesto drammaturgico per mettere a fuoco un microcosmo tragicomico fatto di esistenze spinte al limite che concorrono a dar forma ad uno spaccato di devastazione umana, dove tutte, proprio tutte, le tragedie scorrono veloci dalle bocche ai corpi dei cinque attori. Corpi veri, teatrali, non lisciati dai canoni tradizionali.

Domeniche a teatro con la famiglia
domenica 18 marzo
(ore 16:30)
Il Paracadute di Icaro
NON MI PIACCIONO LE COSE VERDI!
ideazione e direzione Pierluca Rotolo
musiche eseguite dal vivo da L’Orchestra da Favola de Il Paracadute di Icaro

E se un piccolo pisello si comportasse come un bambino capriccioso? E se streghe, orchi e abitanti della foresta cercassero il segreto della zuppa perfetta? Un modo divertente per scoprire il potere misterioso e nutriente della verdura. I libri saranno i protagonisti della performance, accompagnati da video-proiezioni, scenografie di carta, giochi di luce. Piccola scommessa: alla fine dello spettacolo tutti i bambini ameranno le cose verdi da mangiare. Garantito!

da giovedì 22 a sabato 24 marzo
(ore 21:00)
Festival di Spoleto 60, Teatro Biondo di Palermo
in collaborazione con  Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale
LA SCORTECATA
liberamente tratto da “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile
testo e regia Emma Dante
con Salvatore D’Onofrio, Carmine Maringola
elementi scenici e costumi Emma Dante | luci Cristian Zucaro

Trionfale debutto allo scorso Festival di Spoleto di questa favola allo stesso tempo antica e moderna che la drammaturga e regista palermitana ha adattato da una celebre novella della raccolta “Lo cunto de li cunti” di Giovambattista Basile. Due soli attori sul palco, una coppia di maschi vigorosi e sudati che impersonano due vecchierelle decrepite che vivono trepidanti in attesa di un miracolo, nel contado napoletano del diciassettesimo secolo. Teatro d’attore allo stato puro, una fantastica prova per Salvatore D’Onofrio e Carmine Maringola che mettono in gioco tutta la loro prorompente fisicità per dare vita a un racconto da sogno. Sembra che il re intenda sposare la più bella del reame e che loro, seppur “rattrappite e grinzose” e iscritte “al libro mastro della bruttezza”, abbiano qualche possibilità di successo. La fantasia prende facilmente il volo e le anziane acquistano improvvisamente agilità per rappresentare i vari personaggi che si affacciano alla loro mente esaltata.

 

da mercoledì 4 a domenica 8 aprile
(feriali ore 21:00-domenica ore 16:30)
Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi Centro di Produzione
ALPENSTOCK
di Rémi De Vos
traduzione di Antonella Questa
regia di Angelo Savelli
con Antonella Questa, Ciro Masella, Fulvio Cauteruccio
costumi Serena Sarti | scene Tuttascena | luci Henry Banzi

Scritta nel 2005, Rémi De Vos situa “Alpenstock” nel Kyrolo, regione di un paese immaginario circondato da alte e nevose montagne dove abitano, in una linda casetta, Fritz e Greta. Mentre Fritz è in ufficio alle prese con pile di scartoffie, la dolce Greta passa tutto il giorno a fare pulizie. E quando ha finito ricomincia, perché ai suoi occhi la casa non è mai abbastanza pulita.  Il ménage super convenzionale della coppia Fritz e Greta viene scombussolato dall’arrivo di Yosip Karageorgevitch Assanachu, di nazionalità balcano-carpato-transilvana. Paese praticamente introvabile sulla carta. E fa esplodere la bella armonia apparente. Una coppia ridicola che ci dà brividi d’orrore tanto è politicamente scorretta. Lui al limite del fascismo, lei completamente soggiogata. Yosip lo straniero non è da meno: un pedante zoticone che ci vuol far credere che al suo Paese tutti gli uomini di una stessa famiglia si somigliano come cloni e portano lo stesso nome.

da giovedì 12 a domenica 15 aprile
(feriali ore 21:00-domenica ore 16:30)
Arca Azzurra Teatro
CHI È DI SCENA
scritto e diretto da Alessandro Benvenuti
con Alessandro Benvenuti, Paolo Cioni e Maria Vittoria Argenti
costumi Giuliana Colzi | luci Paolo Pollo Rodighiero
musiche Vanni Cassori | arredi di scena Lucia Socci

Uno stravagante e chiacchierato uomo di teatro scomparso improvvisamente dalle scene da cinque anni, apparentemente senza un plausibile motivo, viene rintracciato per caso da un giovane fan. A lui l’uomo decide di rilasciare un’intervista per spiegare le ragioni della sua scelta e svelare così il mistero che si è creato intorno a questa. Lo invita perciò a casa sua. Testimone silente di questo loro incontro è una giovane donna che, giacendo seminuda su una chaiselongue di spalle ai due, sembra dormire un sonno profondo. E… come spesso accade nei lavori di Alessandro Benvenuti, quel che appare si scopre tutt’altro che vero, e quel che è vero si svela in un intreccio giocoso e imprevedibile, con una specie di doppio salto mortale drammaturgico che accompagna lo spettatore a un finale assolutamente inaspettato che gioca con leggerezza con le vicende pubbliche e private dei tre protagonisti. Il tutto ovviamente con il linguaggio forte, pastoso, venato di ironia, con punte di sarcastica corrosività: una comicità istintiva e feroce che caratterizza i testi di Benvenuti,

da martedì 17 a mercoledì 18 aprile
(ore 21:00)
Arca Azzurra Teatro
BENVENUTI IN CASA GORI
di Ugo Chiti e Alessandro Benvenuti
diretto e interpretato da Alessandro Benvenuti

Spettacolo nato in modo casuale, come uno scherzo tra l’affiatata coppia Chiti/Benvenuti. Dieci i personaggi ma Benvenuti si accollò tutti le voci, doveva essere solo per due serate… che poi sono diventate più trent’anni. Voci di familiari che non ci sono più, persone che ci hanno lasciato e che è bello ricordare. Lo spettacolo non si è mai sciupato proprio per questo, non è mai diventato di maniera. Un rito sacro che si ripete, una forma di rispetto e di affetto per coloro che hanno raccontato la loro vita durante un pranzo di Natale. Ricordiamoli allora: Gino Gori il capofamiglia, il novantenne Annibale Papini, sua figlia maggiore Adele moglie di Gino e il loro figlio Danilo, Cinzia, la di lui fidanzata, Bruna secondogenita di Annibale, Libero, suo marito, Sandra, la loro figlia; Luciano, marito di quest’ultima e la piccola Samantha (il th è importante) di due anni, frutto del matrimonio di Sandra e Luciano Aspettando l’Urbi et Orbi i dieci non poterono fare a meno di ingannare il tempo tirando fuori il catalogo dei loro problemi esistenziali e relazionali, e che non fossero rose e fiori apparve chiaro subito a tutti.

da giovedì 19 a domenica 22 aprile
(feriali ore 21:00-domenica ore 16:30)
Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi Centro di Produzione/Ridens
I
RACCONTI DEL BAR SPORT
di Stefano Benni
regia di Angelo Savelli
con Lorenzo Baglioni
musiche e canzoni di Lorenzo & Michele Baglioni
eseguite dal vivo da Marco Caponi, Lorenzo Furferi, Pietro Guarracino, Emanuele Bonechi, Alessandro Cianferoni
arrangiamenti Pietro Guarracino
elementi scenici Tuttascena

Usciti dall’ironica penna di Stefano Benni, i bar sport hanno attaversato intere generazioni di lettori diventando dei classici della narrativa umoristica italiana. Un mondo surreale illuminato da fredde luci al neon e frequentato da una fauna di indimenticabili e pittoreschi personaggi come il nonno da bar, il tecnico da bar, il garzone rokkettaro, il teledipendente, l’incazzato da bar… maschere eterne degli eterni vizi italiani. Ad interpretarli Lorenzo Baglioni, il simpatico e talentuoso artista fiorentino che si è imposto a una vasta platea di spettatori per la sua straordinaria capacità di muoversi a 360 gradi nel mondo dello spettacolo: teatro, musica, televisione, video, web… Una poliedricità che nello spettacolo si traduce in un serrato ping pong tra l’interpretazione divertita e divertente dei grotteschi testi di Benni e le altrettanto deliranti canzoni composte per l’occasione insieme al fratello Michele.

da martedì 24 a domenica 29 aprile
(feriali e mercoledì 25 ore 21:00-domenica ore 16:30)
Tedavi ‘98
AUDIZIONI
scritto e diretto da Alessandro Riccio
con Gaia Nanni e Alessandro Riccio
in voce Paolo Santangelo
costumi Veronica di Pietrantonio  | luci Lorenzo Girolami

La vita è una continua audizione. Per vedere se siamo all’altezza, se andiamo bene. E spesso veniamo scartati, senza nemmeno sapere il perché. Due attori. Un palco vuoto. Un regista che chiede sempre di più. Questo è teatro. O meglio: questo è da dove si comincia a farlo. Trovarsi di fronte a un regista – di cui si avverte la presenza ma che non si vede mai in faccia come un Dio esigente e terribile – è davvero una sfida che può mettere a dura prova chiunque. Ma gli attori sono di un’altra pasta, sono abituati alle sfide. E i due attori che si sono presentati per l’Audizione sono disposti a qualunque cosa pur  di ottenere la parte. Gaia Nanni e Alessandro Riccio sono nuovamente in scena assieme per mettersi alla prova e interpretare prima di tutto loro stessi, dietro le tante maschere che sanno indossare. Una coppia che ci ha portato alle risate con “La meccanica dell’amore” e alle lacrime con “H come amore”, e che ci stupirà ancora una volta con trovate sempre più incredibili.

da venerdì 4 a sabato 5 maggio
(ore 21:00)
Silvia Gallerano in
LA MERDA
di Cristian Ceresoli
una produzione Frida Kahlo Productions con Richard Jordan Productions
production manager Marco Pavanelli | tecnico Giorgio Gagliano
organizzazione BAGS Entertainement

Edinburgh Fringe First Award 2012 for Writing Excellence | The Stage Award 2012 for Acting Excellence Arches Brick Award 2012 for Emerging Art | Total Theatre Award 2012 for Innovation Nomination Premio della Critica 2012 Miglior Spettacolo | Edinburgh Fringe Sell-out Show 2012 e 2013

 La Merda si manifesta come la rivoltante confidenza pubblica di una “giovane” donna “brutta” che tenta con ostinazione, resistenza e coraggio di aprirsi un varco nella società delle Cosce e delle Libertà. Lo spettacolo,  che ha rotto i confini del teatro ed è seguito come un concerto rock, con un’accoglienza clamorosa in tutto il mondo, da Londra a Vancouver, da Adelaide a Berlino, registrando da sei anni consecutivi il tutto esaurito ovunque, ritorna a Firenze dove è stato già accolto trionfalmente, per un nuovo e immancabile appuntamento.
Il testo di Cristian Ceresoli è stato considerato “straordinario” dal Times ed è valso all’autore il Fringe First Award for Writing Excellence per la scrittura. Per la sua interpretazione “straordinaria, sublime e da strapparti la pelle di dosso” (The Guardian) Silvia Gallerano è la prima attrice italiana a vincere il The Stage Award for Acting Excellence.

 Domeniche a teatro con la famiglia
domenica 13 maggio
(ore 16:30)
Il Paracadute di Icaro
LA FABBRICA DEI SOGNI
regia Vincenzo Calenzo
coreografie Marta Checchi | drammaturgia Pierluca Rotolo
scenografie Piero Mazzoni
musiche Edoardo Dinelli eseguite dal vivo da L’Orchestra da Favola de Il Paracadute di Icaro

Si può desiderare una vita senza sogni? In un paese strampalato, con un sindaco ancor più strampalato, si festeggia l’ufficializzazione da parte del governo della legge azzera sogni. Non tutto però, procederà come previsto. Una bambina con un carattere ribelle, si opporrà a questa privazione fomentando l’insurrezione. Una fiaba originale, creata per festeggiare i 10 anni di attività de “Il Paracadute di Icaro”. Uno spettacolo dall’alto tasso comico, vulcanico allo stesso tempo, nell’esibizione di una fantasia magica e contagiosa che trasporterà gli spettatori in un mondo gotico-fiabesco, fatto di continue invenzioni visive e straordinarie musiche composte ad hoc.

PER INFORMAZIONI
055/422.03.61 –  www.toscanateatro.it

PREZZI
Ingresso intero € 16,00 – ridotto € 14,00
Domeniche per famiglie ingresso intero € 10,00 – ridotto bambini € 8,00
Ingresso 31 dicembre (spettacolo con brindisi) intero € 40,00 – ridotto under 14 € 28,50
Prime a Rifredi € 96,00 | 8 ingressi utilizzabili, da soli o in compagnia,
esclusivamente il primo giorno di rappresentazione degli spettacoli serali.

PREVENDITA
Teatro di Rifredi dal lunedì al sabato (ore 16 – 19)  biglietteria@toscanateatro.it
Box Office in tutti i punti del circuito www.boxol.it
Il Teatro di Rifredi è un punto vendita Box Office

Questo slideshow richiede JavaScript.