Al via il restauro degli scaloni vasariani di Palazzo Vecchio

scalone vasariano Palazzo VecchioÈ appena iniziato il restauro conservativo degli scaloni vasariani di Palazzo Vecchio, le maestose scalinate gemelle che conducono i visitatori dal Cortile di Michelozzo al Salone dei Cinquecento, e che erano usurati dall’uso, in quanto l’ultimo intervento risale ad oltre 20 ane de sa.

L’intervento, dal costo di 150 mil euro, durerà sei mesi e consterà di cantieri piccoli che avanzeranno a poco a poco una volta ultimati per creare meno disagi agli utenti. In particolare saranno ripuliti e restaurati i soffitti, le scalinate e le pareti. L’accesso al museo non subirà variazioni.

I ponteggi saranno presto ‘vestiti’ di decorazioni e soluzioni artistiche meno impattanti grazie al progetto ‘Cantieri creativi’ curato dall’Accademia di Belle Arti in collaborazione con il Servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio del Comune, che propone interventi di arte contemporanea progettati e realizzati dagli allievi del biennio di Arti visive e linguaggi espressivi dell’Accademia sulle recinzioni esterne di alcuni cantieri del centro storico. Il progetto è già stato avviato per esempio sui cantieri della Chiesa di San Giovannino dei Padri Scolopi di via Martelli e su quelli degli scavi del Teatro romano sotto Palazzo Vecchio.

“Un altro intervento di riqualificazione del museo – dichiara l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – che continua il lavoro portato avanti in questi anni grazie al Piano unitario di valorizzazione di Palazzo Vecchio da oltre due milioni di euro col quale il Comune ha avviato un programma di riorganizzazione funzionale dell’intero Palazzo volto a una riqualificazione dell’edificio e delle sue potenzialità attrattive pubbliche e alla riqualificazione del monumento nei suoi assetti distributivi e spaziali, incrementando gli spazi museali ma anche migliorando ulteriormente i servizi al pubblico”.

Tra le novità di questi anni ci sono le sale di “Tracce di Firenze. Palazzo Vecchio racconta la città” al piano terra, l’ampliamento degli itinerari di visita che includono la Torre di Arnolfo, gli scavi archeologici sottostanti al Foyer del Teatro Romano, la nuova biglietteria con guardaroba, nuovi servizi igienici e nursery, alcune sale del quartiere di Leone X come la Sala di Lorenzo, la Sala di Firenze Capitale, il bookshop, la caffetteria.

Simona Michelotti
Dal numero 260– Anno VI del 31/7/2019