Κατά την έναρξη της αποκατάστασης του Hall of Elements στο Palazzo Vecchio

La maestosa Sala degli Elementi, che apre il Quartiere degli Elementi al terzo piano del museo di Palazzo Vecchio, sarà restaurata: partiranno infatti a febbraio i lavori di recupero degli affreschi delle pareti e del soffitto, grazie al finanziamento dalla Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus.

L’ importo totale dei lavori è pari a 475 mila euro ed è inserito nel progetto Flic (Florence I care) che coinvolge i privati nel restauro dei beni culturali cittadini.

I cantieri dureranno circa 500 giorni e non pregiudicheranno l’accesso alla sala da parte dei visitatori, anzi verranno resi fruibili mediante visite guidate per ‘toccare con mano’ l’avanzamento della riqualificazione.

Istituita nel 2013, la Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti dà seguito, attraverso erogazioni liberali, agli interessi condivisi dai marchesi Giulio e Giovanna Sacchetti nel corso della loro vita in comune, a cominciare dalla tutela e il restauro dei beni storici, culturali e artistici.

“Sono felice di poter realizzare oggi questo sogno attraverso la Fondazione che ho creato – ha dichiarato Giovanna Sacchetti, Presidente della Fondazione -. l nostro obiettivo, anche in futuro, è promuovere progetti d’arte e sostenere interventi di salvaguardia del nostro patrimonio artistico, per valorizzarlo e consegnarlo integro alle generazioni future”.

“Palazzo Vecchio – ha affermato il sindaco Dario Nardella – è da alcuni anni al centro di un proficuo e diffuso progetto di valorizzazione e restauro che punta ad allargare la superficie museale, ad aumentare i servizi al pubblico e a recuperare gli ambienti di pregio. Il restauro della Sala Elementi, reso possibile grazie alla generosa collaborazione voluta da Giovanna Sacchetti, presidente della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus, rientra in questo percorso”.

“A distanza di 7 anni dal lancio di Flic – ha aggiunto il sindaco – sono oramai una cinquantina i progetti finanziati, για ένα σύνολο περίπου 9 milioni d euro derivanti da sponsorizzazioni, Art Bonus, erogazioni liberali, concessione di spazi pubblicitari: dalla Colonna di San Zanobi al Cortile di Michelozzo, dalla Fontana del Nettuno a quelle di Santo Spirito e Santa Croce, dal riallestimento degli Arazzi cinquecenteschi nel Salone dei Duecento agli obelischi di piazza Santa Maria Novella, pezzo dopo pezzo riusciamo a restituire ai cittadini l’inestimabile patrimonio culturale di Firenze”.

Il Quartiere degli Elementi consiste in cinque grandi stanze e due loggiati. Cosimo I, che aveva il suo appartamento privato, ne commissionò originariamente la realizzazione a Battista del Tasso, ma alla sua morte le decorazioni furono portate a termine da Vasari e bottega, soprattutto da Cristofano Gherardi detto il Doceno e Marco da Faenza.

Le pareti della Sala degli Elementi sono decorate con affreschi allegorici, Acqua (Nascita di Venere), Terra (Primizie della Terra offerte e Saturno), Fuoco (Fucina di Vulcano), e il soffitto è decorato con l’allegoria dell’Aria, con al centro Saturno che mutila il cielo, mentre tra le finestre sono affrescati Mercurio e Plutone e il maestoso camino fu disegnato addirittura dall’Ammannati.

I lavori sono finalizzati al restauro del ciclo di affreschi e dipinti che decorano interamente le pareti ed il soffitto della Sala secondo un piano di interventi che consentirà il pieno recupero dell’apparato decorativo dell’importante ambiente.

L’intervento contribuirà a restituire alla Sala degli Elementi nel Museo di Palazzo Vecchio uno stato conservativo utile a tramandarla ai posteri ed una visibilità adatta a valorizzarne la valenza storico-artistica nel rispetto della natura di bene culturale monumentale.

L’esecuzione dei lavori di restauro è stata aggiudicata all’Associazione Temporanea d’Impresa “Meridiana-Mannucci-Techne”. Il cantiere sarà suddiviso in tre fasi per mantenere un’agevole fruizione della sala al pubblico. Sarà poi prevista la visita del cantiere da parte del pubblico, con visite guidate a cadenza mensile, previo appuntamento.

Matt Lattanzi
Από τον αριθμό 146 – Anno IV dell’8/2/2017

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