Allarme della Polizia Postale: attenti alle truffe on line aumentate con il Coronavirus

polizia postale truffe on lineLa Polizia postale informa che, in questi giorni in cui milioni di italiani sono in casa e gli accessi ad internet, mail personali, social si moltiplicano, sono in aumento in modo esponenziale i reati informatici.

Particolarmente attivi gli attachi hacker, le truffe online, le fake news via social e mail.

Per difendersi è utile seguire alcuni consigli pratici:

  • Fare attenzione se arriva una mail da un medico che ci è sconosciuto o una comunicazione urgente relativa allo stato di allerta del Coronavirus, soprattutto alle mail ben fatte che offrono servizi connessi all’emergenza Covid-19 o che segnalano importanti prescrizioni mediche dell’Oms, perché possono contenere allegati malevoli in grado di infettare il nostro pc o smartphone.
    Due esempi di mail contenenti virus informatici riguardano, una, la mail che presenta un’app che mostra una finta mappa della diffusione del Coronavirus nel mondo, la GUI (Graphical User Interface), l’altra, una mail, a nome di una fantomatica dottoressa Penelope Marchetti, che invita ad aprire un allegato denominato CoronaVirusSafetyMeasures.pdf.
  • Fare attenzione alle mail che arrivano dalle banche o istituti di credito. Si stanno moltiplicando i reati legati a homebanking, carte ed e-commerce. Verificare sempre l’attendibilità della fonte e se le richieste di dati personali siano reali, anche contattando direttamente il vostro istituto di credito.
  • Reperire informazioni sull’emergenza sanitaria legata al contagio da corona virus Covid-19 in particolare: sulle disposizioni governative di contenimento, sulle norme di comportamento sanitario, solo da fonti ufficiali e accreditate.

Sempre in questi giorni sono in aumento gli adescamenti pedofili online. Si raccomanda quindi di non lasciare a lungo i propri figli liberi di navigare in rete senza un opportuno controllo genitoriale.

Si invitano i cittadini a segnalare tutti i vari casi sospetti sul portale della Polizia postale .

Mattia Lattanzi
Dal numero 290 – Anno VII del 8/4/2020