Aperte le iscrizioni alla 20ma edizione di Capannucce in Città per tutti coloro che realizzano il presepe

Capannucce in CittàCompleanno speciale per Capannucce in Città che in questa edizione compie 20 ára.

Það var 2002 quando l’imprenditore Mario Razzanelli e la professoressa Cesarina Dolfi, col sostegno della Diocesi di Firenze, decisero di realizzare un evento che riportasse al centro del Natale il suo vero significato: la nascita di Gesù.

Col sostegno del professor Paolo Blasi, che divenne presidente del comitato promotore, iniziò una grande avventura che in 20 anni ha premiato oltre 20 mila persone e generazioni diverse per il solo fatto di aver realizzato il presepe nelle proprie case, nelle proprie parrocchie, nelle proprie scuole.

Anche lo scorso anno, in piena pandemia, nonostante l’impossibilità di effettuare la premiazione in presenza, nella bella festa con tanti bambini a cui “Capannucce” era abituata, ci sono state più di 2000 iscrizioni da parte di famiglie, scuole, Söfnuðirnir, ma anche residenze per anziani e centri per disabili di Firenze e della Toscana.

In questa speciale edizione, con la presidenza di padre Bernardo Gianni, abate della Basilica di San Miniato al Monte e la costante presenza del segretario Mario Razzanelli e del past president Paolo Blasi, c’è la voglia di tornare in presenza.

Questa la lettera di invito a fare il Presepe che il Cardinale Giuseppe Betori ha scritto quest’anno ai bimbi:

“Cari bambini, care bambine,

torno a scrivervi anche quest’anno per invitarvi a fare il presepe nelle case, in parrocchia, nelle scuole, negli ospedali, nella case per anziani, negli esercizi commerciali e in ogni ambiente di vita. È importante che nella nostra città, nei nostri quartieri, nei nostri paesi siano ben visibili i segni del fatto che Gesù ancora una volta nasce in mezzo a noi, agli uomini e alle donne del nostro tempo, portando a tutti luce e speranza, per dirci che Dio ci ama e non ci lascia soli.

Come forse avrete sentito, fra poche settimane, alla fine di febbraio, tornerà a Firenze Papa Francesco. Verrà a incontrare i vescovi e i sindaci delle città del Mediterraneo, che in quei giorni si riuniscono proprio nella nostra città. Perché il mare che bagna Europa, Asia e Africa torni ad essere «frontiera di pace». Era un’idea che stava molto a cuore al “sindaco santo”, Giorgio La Pira, e al cardinale Elia Dalla Costa che in quel periodo era arcivescovo di Firenze. Due figure di cui forse avrete sentito parlare, che sicuramente i vostri genitori o i vostri nonni conoscono, e che la Chiesa adesso riconosce come “venerabili”.

Scriveva La Pira: «I popoli mediterranei hanno, anche se pieno di lacerazioni e di contrasti, un fondo storico comune, un destino spirituale, culturale ed, in certo senso, anche politico comune. La loro “unità” è essenziale ed è quasi una premessa per l’unità dell’intera famiglia dei popoli». Oggi purtroppo vediamo prevalere le divisioni, le chiusure, le guerre.

Il Papa verrà a dirci che dobbiamo far prevalere la pace e la fratellanza, che tutti insieme dobbiamo prenderci cura della «casa comune» che è il mondo, che dobbiamo vedere nell’altro un fratello. Io vi chiedo di accompagnare con la vostra preghiera, insieme alle vostre famiglie, l’incontro che si svolgerà a febbraio, perché con l’aiuto di Dio possa dare frutti concreti di amicizia fra i popoli, di cooperazione, di pace.

Í millitíðinni, prepariamoci ad accogliere i vescovi e i sindaci che arriveranno da tanti Paesi diversi, accogliendo Gesù che parla al cuore di ogni uomo e di ogni donna. E il presepe che farete sarà anche un modo per rendere le nostre case, le nostre parrocchie, la nostra città, i nostri paesi, luoghi accoglienti e ospitali in cui tutti possiamo sentirci fratelli”.

È un anno particolare anche per un altro (triste) motivo: il primo senza Cesarina Dolfi, la professoressa di matematica che ha seguito sempre con grande entusiasmo Capannucce ed è sempre stata presente, finché ha potuto, alla festa di premiazione.

A lei sarà dedicato un premio speciale che verrà consegnato a un ente o a una persona che merita il titolo di “Ambasciatore del presepe” per la sua dedizione alla realizzazione e alla diffusione della Sacra Natività.

“Non c’è niente di più estraneo dal Natale che il concetto stesso di distanziamento – sottolinea padre Bernardo Gianni – Natale è accorciare la distanza tra cielo e terra, tra divino e umano. Questo accorciamento si celebra nel presepe dove contempliamo un assembramento di amore di cui abbiamo bisogno. Una ragione nuova per fare il presepe, per festeggiare la ritrovata possibilità di stare insieme, in sicurezza, ma celebrando anche una comunione tra cielo e terra”.

“Partiamo con le iscrizioni – dice Razzanelli – con l’entusiasmo anche più vivo di 20 árum, perché celebrare Gesù Bambino ci fa sentire tutti ancora giovani, come quando da piccoli compravamo un nuovo personaggio da sistemare nel presepe in bella vista nelle nostre case. Oggi più che mai la ‘capannuccia’ è simbolo della famiglia e della comunità ristretta attorno a un focolare, della fede e dell’amore che unisce le persone”.

Per iscriversi, bisogna inviare una mail a capannucceincitta@gmail.com con il nome della parrocchia o scuola o gruppo che partecipa e i nomi e cognomi dei singoli partecipanti.

Tutti riceveranno un diploma personalizzato e una piccola natività dell’azienda fiorentina Agape.

La premiazione sarà – situazione sanitaria permettendo e nel rispetto delle normative sanitarie – in presenza il 5 Janúar 2022 am 16.

L’evento è realizzato in collaborazione con la Diocesi di Firenze e il settimanale Toscanaoggi.

Fyrir frekari upplýsingar: http://www.capannucceincitta.it- capannucceincitta@gmail.com - svo. 338.7285944

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/capannucceincitta

Matt Lattanzi
From the tala 366 – Anno VIII dell’ 8/12/2021