Firenze assieme al Presidente dell’Albania rende onore al Cardinale Simoni, fiorentino d’adozione

Cardinale Simoni e Presidente Albania con NardellaIl Sindaco Dario Nardella ha ricevuto sabato scorso in Palazzo Vecchio il Presidente della Repubblica Albanese Ilir Meta accompagnato dal Cardinale Ernest Simoni, religioso albanese perseguitato sotto il regime comunista di Enver Hoxha e che da tempo vive a Firenze, essendo stato “adottato” dall’Arcidiocesi di Firenze, e dove vivono alcuni suoi parenti.

Nardella ha ricordato i suoi viaggi istituzionali in Albania e anticipato al Presidente la prossima missione prevista a breve.

Il Presidente Meta ha espresso soddisfazione per le relazioni tra Firenze e l’Albania dichiarando di aspettare il sindaco a Tirara per un incontro.

Il giorno dopo, Domenica delle Palme, il Presidente albanese ha voluto assistere alla celebrazione del solenne pontificale in Duomo, di cui il Cardinale Simoni è Canonico Onorario.

“Il gesto del presidente dell’Albania, Ilir Meta, di esser presente alla messa per la Domenica delle Palme riveste particolare significato in considerazione della vicenda umana e religiosa del Cardinale Ernest Simoni, un tempo umile sacerdote a lungo perseguitato per la sua fedeltà a Cristo e ora membro del Collegio Cardinalizio per volontà di Papa Francesco, che con tale scelta lo ha indicato alla Chiesa universale quale testimone autentico e coraggioso della fede cristiana”.

“Che la sua Patria – ha aggiunto Betori – oggi lo onori, appare a tutti noi come un segno di riscattato riconoscimento della dignità della sua persona, dopo essere stato perseguitato da un regime ostile a Dio e all’uomo per circa 27 anni, fra carcere duro e lavori forzati. Ce ne rallegriamo per l’affermazione della verità e per il risarcimento della giustizia. E siamo lieti di constatare come il suo Paese, l’Albania, attraverso un cammino di recupero della propria identità, in vari modi lungamente conculcata nei secoli fino ai tragici decenni della seconda metà del secolo scorso, appare ora invece riportata alle proprie radici culturali, popolari, religiose e autenticamente democratiche”.

Betori ha anche detto che “a questo Paese ci sentiamo fraternamente uniti in queste ore di sofferenze, per le calamità naturali che si sono abbattute negli ultimi giorni sul territorio di Scutari, proprio là dove don Ernest esercitò il ministero di parroco prima della prigionia, ma proprio il gesto che Vostra Eccellenza oggi compie in questa cattedrale sta a dire che la testimonianza del cardinale Simoni vale oltre gli stessi confini della religione”.

“La sua strenua difesa per lunghissimi anni della propria libertà di fede e di coscienza è un esempio per ogni uomo e donna che non accetti che venga calpestata la propria dignità e per questo si disponga ad affrontare con coraggio ogni ostacolo che si frapponga alla sua libertà e alla giustizia. Ne scaturisce un modello di rettitudine che vale in ogni ambito di vita e ogni luogo, per questo è un dono non solo per l’Albania ma anche per Firenze e l’Italia”.

Franco Mariani
Dal numero 197 – Anno V del 28/3/2018