Lub teb chaws rog hnub hauv Florence rau 4 Kaum ib hlis 2019

Raws li kev lig kev cai, dua no xyoo, tus 4 Kaum ib hlis lub nroog ntawm Florence lom lub teb chaws hnub ntawm cov rog Armed rog.

Lub ceremonies pib nrog tus chij solemn flag-raising hauv Piazza Santa Croce, Qhov twg ib inter-quab yuam tuam txhab ntawm cov tub rog yog deployed, Aeronautics, Carabinieri, Xeev tub ceev xwm, Guardia di Finanza, Tub ceev xwm Penitentiary tub ceev xwm, Corpo Militare e Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana.

Qui si sono ritrovate le massime autorità civili e militari: il prefetto Laura Lega, il sindaco Dario Nardella, il presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, l’arcivescovo Giuseppe Betori e il comandante del Presidio militare e dell’Istituto Geografico dell’Esercito generale Pietro Tornabene.

Dopo la lettura dei messaggi del Capo dello Stato Sergio Mattarella e del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, è stata deposta una corona in omaggio ai Caduti di tutte le guerre.

Nel suo intervento il prefetto Laura Lega ha posto l’accento sul significato della ricorrenza in un momento storico “di crisi profonda non più solo economica e finanziaria, ma anche sociale e culturale, che ci avviluppa in un vortice di disaffezione progressiva per il bene comune. Si perde la voglia di stare insieme e di solidarietà, si diventa sempre più vittime di una frustrazione alla quale si risponde con un egoismo crescente”.

“Sentiamo poi forte intorno a noi, ha proseguito, l’affanno della comunità internazionale, assistiamo a cambiamenti climatici ed eventi naturali catastrofici che ci fanno sentire esposti a qualunque insidia e quindi più vulnerabili e più soli. Che fare dunque? Dobbiamo fermarci e capire, con lucidità e senza emotività, che siamo un grande Paese con un forte sistema di valori comuni che ci hanno permesso di superare con grande senso di responsabilità momenti drammatici della nostra storia. Ecco il significato di una ricorrenza come quella di oggi: è l’occasione per riscoprire dentro di noi la forza e la passione civile di una grande comunità, aperta e fiduciosa nel futuro. L’unità nazionale come forza che aggrega e non divide, che non nega le diversità, ma ne moltiplica il valore. L’unità nazionale, ces, come ideale di coesione sociale e istituzionale per la piena affermazione dei principi di libertà, di giustizia e di pace”.

“Con questo spirito festeggiamo le Forze Armate. Nel corso dei decenni hanno vissuto un cambiamento di compiti e struttura, ma soprattutto una trasformazione del termine “servizio” da debito verso il Paese in disponibilità a prestare la propria opera per scopi civili, sociali, culturali e umanitari. Anche a prezzo della vita. Oggi le Forze Armate sono un prezioso capitale sociale, il loro impegno è costante e viene assolto in molti scenari di guerra: 37 le missioni in corso e 22 i Paesi interessati. Portano sicurezza e pacifica convivenza all’estero, supporto forte alle popolazioni anche qui in Italia. Voglio ringraziare il contingente militare di Firenze anche per il presidio offerto ad alcuni siti sensibili nell’ambito di Strade Sicure”.

“Esercitiamoci a riscoprire i valori fondanti del nostro stare insieme, ha aggiunto il prefetto, moltiplichiamo le energie positive per mantenere il Paese sempre più coeso, perché tutti insieme si riesca a fare sistema, operando per garantire benessere sociale e serenità. Non devono essere solo parole che si ripetono in queste occasioni, ha concluso Lega, ma devono essere una pratica quotidiana, ognuno di noi deve fare qualcosa concretamente E’ un esercizio di responsabilità che dobbiamo a quanti, Txog ntawm pej xeem thiab cov tub rog, hanno sacrificato la vita per il nostro Paese, per difendere quegli ideali di pace, ntawm txoj kev ywj pheej, di sicurezza, di solidarietà da trasmettere da una generazione all’altra”.

Video footage thiab cov duab Jaime Macias

Frank Mariani
Los ntawm cov xov tooj 270 – Xyoo VI ntawm 6/11/2019

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