Giovedì 10 maggio: doppia visita di Papa Francesco in Toscana

papa Francesco loppiano e nomadelfiaGiovedì 10 maggio, a quasi un anno dalla sua ultima visita, a Barbiana nel giugno 2017, Papa Francesco torna, anche se per sole 4 ore, in Toscana, e lo fa per una doppia visita: a Nomadelfia, nel grossetano, Comunità fondata da don Zeno Saltini per ospitare orfani e bambini abbandonati, e alla cittadella internazionale di Loppiano, sulle colline del Valdarno, in provincia di Firenze,realizzata nel 1964 da Chiara Lubich e ispirata a un’ideale di fraternità fra tutti i popoli, le culture, e le religioni.

Papa Bergoglio arriverà in elicottero a Nomadelfia alle 8,05 accolto dal vescovo di Grosseto Rodolfo Cetoloni, dal successore di don Zeno, don Ferdinando Neri, e dal presidente di Nomadelfia Francesco Matterrazzo.

A bordo della papamobile, passando alle spalle di 4.500 grossetani si dirigerà al cimitero per pregare sulla tomba di don Zeno, dopo aver ascoltato una breve registrazione con la voce del fondatore, quindi farà visita al gruppo famiglia Poggetto, che ospita 4 delle 11 famiglie della comunità: quelle di Giancarlo e Antonietta e dei loro 14 figli, fra naturali ed accolti, di Alessandro e Valentina, con 9 figli, di Pietro e Chiara, i più giovani, con una figlia, e degli anziani coniugi Livio e Liliana, più “nonna” Silvia.

Con loro il Papa farà una piccola colazione ed entrerà nella cappellina di casa.

Subito dopo, dentro Sala don Zeno, al termine di un breve spettacolo preparato dai giovani, incontrerà i 320 abitanti di Nomadelfia e terrà il primo discorso della giornata.

Alle 9,30 è prevista la partenza in elicottero alla volta di Loppiano, provincia di Firenze, ma diocesi di Fiesole.

Qui sarà accolto dal vescovo di Fiesole Mario Meini e da Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari.

Alle 10,15 è prevista la sosta di preghiera nel Santuario Maria Theotokos e poi all’esterno, dal sagrato, l’incontro con la Comunità e i fedeli della diocesi, oltre 6 mila persone.

Intorno a mezzogiorno il decollo dell’elicottero per il rientro in Vaticano.

Loppiano è la prima cittadella internazionale dei Focolari, sorge su 260 ettari di terreno sull’altopiano che si sviluppa ad ovest del comune di Incisa in Val d’Arno, a 20 chilometri da Firenze.

Negli anni’50, un primo ma già folto gruppo di persone attratte dalla spiritualità dei Focolari, aveva iniziato a ritrovarsi, nel periodo estivo, sulle Dolomiti, nel nord Italia. Da quella esperienza nel 1964 nasce Loppiano, la prima delle 25 cittadelle dei Focolari sorte poi in tutto il mondo col desiderio di vivere stabilmente la continua novità proposta dal Vangelo: la fraternità universale.

Attualmente la cittadella conta circa 850 abitanti: sono uomini e donne, famiglie, giovani e ragazzi, sacerdoti e religiosi, di 60 nazioni dei cinque continenti.

Più di metà degli abitanti vi risiede stabilmente mentre altri partecipano ad una delle 11 scuole internazionali che prevedono una permanenza da 6 a 18 mesi.

La componente internazionale e multiculturale fa di Loppiano un laboratorio di città, con oltre cinquant’anni di esperienza, in cui è quotidiana la sperimentazione di una convivenza, comunicazione e collaborazione tra persone diverse per età, condizione sociale, tradizioni, cultura e fede religiosa.

 Dal 1964 ad oggi si sono intensificati e consolidati i rapporti con le istituzioni, le aziende e le altre città del circostante territorio del Valdarno, dando vita ad una proficua collaborazione su tutti i fronti: civile, economico e culturale.

Nel 2000 Chiara Lubich ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal comune d’Incisa in Valdarno e in quell’occasione il sindaco ha riconosciuto in Loppiano una risorsa importante per il comune e il territorio.

Nel 2004 è stata inaugurata la chiesa Maria Theotokos, ora santuario, che ospita anche una cappella ecumenica aperta alle differenti confessioni cristiane.

Dall’inizio del 2007 è in funzione un complesso polifunzionale, attrezzato di sale per congressi, eventi musicali e multimediali.

 Nei pressi della cittadella sorge il Polo imprenditoriale Lionello Bonfanti, inaugurato nel 2006, attualmente sede di una ventina di aziende che operano secondo i principi di Economia di Comunione. Oltre 200 le aziende che aderiscono in Italia (e 700 nel mondo) al progetto di Economia di Comunione.

Sinora sono 7 i poli imprenditoriali di Economia di Comunione sorti nel mondo, in varie fasi di realizzazione. Il Polo italiano porta il nome di Lionello Bonfanti, magistrato, che fu tra i primi artefici della cittadella di Loppiano.

Dall’agosto 2017 è sede di una mostra:SCIC sull’Economia Civile e di Comunione.

La visita del Papa a Loppiano è certamente una ulteriore conferma della Chiesa al carisma di Chiara e del Movimento dei Focolari, un bell’apprezzamento della spiritualità di comunione che da Loppiano si irraggia in tutte le parti del mondo ed è anche un forte incoraggiamento a tutto l’impegno per l’economia di comunione che l’Istituto Universitario Sophia – di cui è Gran Cancelliere il Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze – e il Polo Lionello stanno proponendo a livello di riflessione, sia a livello operativo.

A differenza invece dell’esperienza di don Zeno a Nomadelfia, quella di un prete, che fattosi povero tra i poveri e gli abbandonati, soprattutto bambini senza genitori, abbandonato e disconosciuto dalla chiesa a cavallo del Concilio e post Concilio, ha poi trovato una prima rivalutazione grazie a Papa Giovanni Paolo II e ora la consacrazione definitiva in Papa Francesco, anche se Papa Paolo VI non ha mai fatto mancare aiuti materiali a don Zeno e alla sua Comunità.

La storia delle due comunità è ampiamente raccontata in un fascicolo speciale del settimanale delle diocesi toscana Toscana Oggi, questa settimana nelle edicole di tutta la regione.

Franco Mariani
Dal numero 203 – Anno V del 9/5/2018