Inaugurata al Mandela Forum la mostra permanente del fotografo Massimo Sestini “Mediterraneum. Il diritto alla speranza – Scatti dal mare”

239688 0004 4520953 Firenze, presentazione della mostra permanente Mediterraneum del fotografo Massimo Sestini al Mandela Forum 2019 02 12 © Niccolò Cambi/Massimo SestiniLo scatto più noto è “Mare Nostrum”, con i 500 migranti stipati in un barcone al largo del Mediterraneo, immortalati dall’alto, volti stravolti, un minuscolo piede che sbuca da una coperta, un Corano…  Centinaia di particolari, altrettante storie.

“Mare Nostrum” è la fotografia con cui Massimo Sestini, fotografo di fama internazionale, è stato inserito tra i vincitori del World Press Photo 2015.

Quella fotografia da martedì 12 febbraio la possiamo ammirara, in formato 5 metri per 3 all’interno del Nelson Mandela Forum di Firenze – struttura polivalente che dal 2004 ha scelto di rinunciare a qualsiasi sponsorizzazione per intitolarsi al Premio Nobel per la Pace – nell’ambito della mostra permanente “Mediterraneum. Il diritto alla speranza – scatti dal mare”.

L’esposizione è stata posta, volutamente, all’ingresso, un passaggio obbligato per chiunque voglia accedere al Mandela Forum.

“Mediterraneum. Il diritto alla speranza – scatti dal mare” presenta 14 grandi fotografie retro-illuminate, realizzate nel 2014 da Massimo Sestini durante le operazioni di soccorso ai migranti della Marina Militare Italiana.

Alcune fotografie sono caratterizzate dall’essere state scattate allo zenith, un punto di vista praticamente “impossibile” per noi.

Di qui la scelta di esporle al soffitto, in posizione altrettanto impossibile, in modo da consentire all’osservatore un punto di vista speculare a quello del soggetto fotografato.

Ma più che gli aspetti tecnici sono i volti delle persone che vanno osservati. Ognuno racconta una storia, una strada che li ha portati fino a quella carretta del mare da cui sono stati tratti in salvo.

 Vicende che lo stesso fotografo fiorentino sta cercando di ricostruire. Grazie a un appello lanciato in rete, Massimo Sestini ha rintracciato alcune persone immortalate in quegli scatti: qualcuno vive in Italia, altri sono all’estero, di molti si sono perse le tracce. Un documentario per National Geographic Channel è in preparazione presso la casa di produzione DocLab. Il prossimo 20 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, il documentario andrà in onda in tutto il mondo, su oltre cento canali tv del network National Geographic.

Gli scatti “Mediterraneum” ci ricordano il difficile percorso per affermare i diritti di tutti, sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Sono fotografie che richiamano anche l’impegno che i governi del mondo si sono presi nel 1979 firmando la Convenzione Internazionale sulla Ricerca e il Salvataggio Marittimo, che fra le altre cose recita: “Le parti garantiscono che l’assistenza sia fornita a qualsiasi persona in difficoltà in mare. Lo faranno indipendentemente dalla nazionalità o dallo stato di tale persona o dalle circostanze in cui tale persona è stata trovata”.

“Abbiamo cercato di colpire il vostro animo con immagini che possano rimanere indelebili tra i vostri ricordi”, spiega Massimo Sestini.

Simona Michelotti
Dal numero 237 – Anno VI del 13/2/2019

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