Ingresso gratuito al Giardino Bardini per i residenti di Firenze, Arezzo e Grosseto

panorama_belvedere2Ingresso gratuito al Giardino Bardini in Costa San Giorgio 2, z Orario 10-19 per la Villa e 8,30-16,30 per il Giardino, per tutti i residenti nella Città metropolitana di Firenze e delle province di Arezzo e Grosseto.

Lo ha deciso il cda della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron che ha in gestione il complesso per conto della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e che ha competenza in queste zone della Toscana.

I visitatori residenti nei territori citati devono esibire all’ingresso la carta di identità per poter avere accesso libero allo splendido parco che ha una vista mozzafiato su Firenze.

“Dopo aver concesso a tutti l’ingresso gratuito al Giardino e alla Villa la prima domenica di ogni mese – ha dichiarato il presidente della Fondazione Bardini e Peyron Jacopo Speranza – abbiamo deciso di ampliare ulteriormente la fruizione di un luogo così magico. Vogliamo infatti che i cittadini della Toscana si affezionino ad un complesso unico a pochi passi dal centro di Firenze, che agli occhi del visitatore appare sempre diverso in base ai colori e alle fioriture delle stagioni”.

Il complesso, costituito dalla villa e dal giardino, offre una delle più belle e inedite vedute di Firenze.

La villa, nata su un preesistente impianto medievale, fu edificata dall’architetto Gherardo Silvani nel 1641 i, dopo il susseguirsi di una serie di passaggi di proprietà, fu acquistata nel 1913 dall’antiquario Stefano Bardini.

W 1987 tutto il complesso passò allo Stato che lo ha affidato in concessione nel 1998 all’allora Ente Cassa di Risparmio di Firenze che, dopo un lungo restauro, lo ha riaperto al pubblico: il parco nel 2005 e la villa nel 2007.

Il giardino di quattro ettari è ricco di frutteti, giardini di rose, iris, e ortensie e costeggia parte delle mura medievali di Firenze. Si presenta con il bosco all’inglese, la scalinata barocca e il parco agricolo, e si configura come eclettica stratigrafia di usi e gusti, di mode e utilizzi che hanno cavalcato i secoli. È arricchito da circa 200 reperti tra statue e vasi, oltre a piccole architetture, fontane e arredi lapidei, oggi tornati al loro antico splendore.

Simona Michelotti
Przez numer 192 – Anno V del 21/2/2018