La nuova stagione teatrale del Teatro di Rifredi

teatro di rifrediPronta la nuova stagione teatrale 2015/16 del Teatro di Rifredi.

Si parte il 15 ottobre con un grande classico del teatro vernacolare fiorentino, “Casa nova, vita nova”, riproposto a sessant’anni dal suo debutto dalla Compagnia Il Grillo, grande erede della tradizione di questo nostro teatro popolare: la regia è di Angelo Savelli, non  nuovo alla riproposta contemporanea di quel repertorio (basti ricordare “Gallina vecchia” con Marisa Fabbri e Carlo Monni).

Lo spettacolo vuol rendere anche un caloroso omaggio ad un grande amico del Teatro di Rifredi, Vinicio Gioli, (autore del testo insieme a Mario De Mayo) e a un monumento del teatro vernacolare fiorentino quale è stato Giovanni Nannini.

Come sempre folta la presenza delle migliori compagnie toscane: Arca Azzurra Teatro ripropone “Il Malato immaginario” (5-8 novembre), con la riduzione e la regia di Ugo Chiti, spettacolo più votato dagli spettatori dei teatri di Fondazione Toscana Spettacolo; a seguire l’evergreen “Benvenuti in casa Gori” (12-15 novembre), il successo senza fine di Alessandro Benvenuti.

Il Teatrodante Carlo Monni  (18-21 novembre) sarà in scena con la toccante e coinvolgente commedia di Andrea Bruno Savelli  sulla straordinaria vita del calciatore Stefano Borgonovo, Attaccante nato.

Ormai consolidata da molte stagioni, la Rassegna Queer Theatre si apre quest’anno con una novità assoluta per l’Italia: direttamente dall’Argentina, passando da Avignone-Off, dove sono stati ospiti per ben due anni consecutivi, e il Théâtre du Rond-Point di Parigi dove sono in scena proprio in questi giorni e fino a metà ottobre, arrivano i campioni del teatro fisico Alfonso Barón e Luciano Rosso con “Un Poyo Rojo” (25-29 novembre), una miscela esplosiva tra danza, sport e sessualità. A seguire “Battuage” ( 3-5 dicembre) di Vuccirìa Teatro che, dopo il bel successo dello scorso anno di “Io mai niente con nessuno avevo fatto”, con la scrittura di Joele Anastasi, prosegue la ricerca di un linguaggio proprio, un incontro tra drammaturgia originale e ricerca attoriale, su una società indagata nei suoi aspetti più irrisolti e degradati.

Il 7 e 8 dicembre la Compagnia Junior Balletto di Toscana  diretta da Cristina Bozzolini presenterà “Romeo e Giulietta”, drammaturgia e coreografia di Davide Bombana. E poi il fenomeno del momento – i suoi video spopolano in rete e la parodia di Marasco è stata il tormentone dell’estate – Lorenzo Baglioni e la sua band con “Selfie” (10-12 dicembre), ironico racconto dell’impatto delle nuove tecnologie sul nostro quotidiano.

Spazio alle giovani Compagnie con il trio Edoardo Zucchetti (regista), Diletta Oculisti e Giacomo Bogani (attori) impegnati in “Presunzione” (18 e 19 dicembre), uno spettacolo sull’amore ambientato in una tenda canadese dove i due protagonisti trovano rifugio per una vacanza fuori dal tempo.

Subito dopo Natale (26-29 dicembre), aspettando il 2016, Alessandro Riccio, affiancato da Gaia Nanni ci ripropone il suo grande successo, “La meccanica dell’amore”, un duetto pieno di piccole sfumature e grandi risate.

Si brinda al nuovo anno fra padrini, gangsters e poliziotti, con una delirante parodia de “Il Padrino” firmata Yllana: “The Gagfather” (31 dicembre-3 gennaio) dove lo humour noir, le invenzioni teatrali, il linguaggio senza parole sono l’inconfondibile marchio di fabbrica di questa scatenata Compagnia spagnola.

Spazio ai bambini per la Befana (5 e 6 gennaio in pomeridiana) con il classico intramontabile “Giornalino di Gian Burrasca”, curato da Angelo Savelli. E poi il sassofonista avanzo di balera, rubato alla banda di paese, il contrabbassista stralunato, il pianista virtuoso, il batterista rompiscatole, il capobanda ormai sempre più esaurito: la Rimbamband (7-17 gennaio) con il nuovo spettacolo “Rimbamband Show”.

Tornano anche Edy Angelillo e Gennaro Cannavacciuolo con “Carmela e  Paolino” (20-24 gennaio), una produzione Pupi e Fresedde che, a ventisei anni dal debutto, ha mantenuto intatta la sua capacità di divertire e far riflettere. Comico, popolare e musicale, un’accattivante performance per due consumati attori brillanti.

In occasione del Giorno della Memoria (26 gennaio) la Compagnia Cervelli in Tempesta presenta  “Bent”, famosissima pièce dell’inglese Martin Sherman, che pone alla ribalta il tema ancora poco trattato della repressione e dello sterminio degli omosessuali da parte dei nazisti.

L’Orto degli Ananassi, giovane compagnia livornese, ci presenta “La parte migliore di me” sul tema di scottante attualità dei padri separarti. Ilaria Di Luca e Andrea Gambuzza si affrontano in un emozionante duello tra telefonate inaspettate, angoscianti sospetti e continue divertenti sorprese. Ancora una compagnia toscana con un classico della risata, un omaggio a uno dei più importanti autori italiani di commedie, il livornese Athos Setti con “La Fortuna si diverte” – conosciuta anche come “L’agonia di Schizzo” – commedia che fu tenuta in repertorio per 29 anni dal grande Eduardo De Filippo, di cui Setti era amico e collaboratore. In scena Daniela Morozzi ed Emanuele Barresi con la Compagnia degli Onesti (2-7 febbraio).

Finalmente arriva anche a Firenze lo spettacolo che ha registrato il tutto esaurito in tutti i teatri italiani, sicuramente uno degli spettacoli più dissacranti e divertenti degli ultimi anni: “Thanks for vaselina” (9 e 10 febbraio) con Ciro Masella.

Dopo i sold-out della scorsa stagione non poteva mancare “La bastarda di Istanbul” (16-28 febbraio), saga familiare inter-etnica, popolata da meravigliosi personaggi femminili, capitanati da Serra Yilmaz. Una storia bruciante gremita di segreti, uno in particolare che ha l’aspetto di un’antica spilla di rubini a forma di melagrana.

Teatri d’Imbarco presenta un nuovo spettacolo di Nicola Zavagli in cui saranno ancora protagonisti Andrea Zorzi, il grande campione della pallavolo, e Beatrice Visibelli, e con loro in scena anche gli atleti/danzatori di Accademia Kataklò per un “Avventuroso viaggio a Olimpia” (2-6 marzo) nel luogo dove tutto nacque, quella Olimpia dove per dodici secoli si sono celebrate le gare più esaltanti del mondo. A seguire (10-12 marzo) Emma Dante con “Acquasanta”, primo capitolo della “Trilogia degli Occhiali” composta da tre spettacoli autonomi ma indissolubilmente legati da temi cari alla regista e autrice palermitana: marginalità, povertà, vecchiaia e malattia.

Ancora una giovane Compagnia e ancora un trio, Pasquale Scalzi, Francesco Dendi, Edoardo Nardin, in “La Fantasia” che porta il sottotitolo di “Un viaggio liberamente ispirato a Bruno Munari”,  spettacolo che nasce dal desiderio di far incontrare questo importantissimo personaggio dell’arte e del design con uno dei pochi linguaggi artistici non utilizzati e sperimentati nel suo lavoro, il teatro (23 marzo).

E poi arrivano (1-3 aprile) Antonella Questa, Giuliana Musso e Marta Cuscunà, le Wonder woman impegnate in un reading su donne, lavoro, denaro e super poteri. Superman era un giornalista, Batman un miliardario. Le super eroine purtroppo non sono mai riuscite a fare carriera.

Complice, protagonista e artefice del miglior teatro di ricerca italiano degli ultimi anni, Ciro Masella inizia la sua collaborazione con il Teatro di Rifredi con una singolare proposta: “Aminta” di Torquato Tasso (7-9 aprile). Una bella scommessa all’apparenza fuori dal tempo, ma forse più contemporanea di quel che si creda, quella di affrontare uno dei capisaldi non solo della letteratura teatrale ma anche della poesia universale.

A chiusura di stagione (12-17 aprile), Alessandro Riccio abbandona gli abiti da vecchietto e da signora per calarsi nei panni di un personaggio tatuato e coperto di piercing per  raccontare in modo diverso le fiabe di Esopo: “Roba da duri”.

Mattia Lattanzi
Dal numero 77 – Anno II del 7/09/2015