Medici Congiura 2.0, Il-Ħamis 13 dicembre alla Sala Vanni

La Compagnia Avatar, composta da 16 attori, su testo e regia dell’attore Giovanni Guidelli, propone in prima assoluta a Firenze, nella Sala Vanni in piazza del Carmine, Il-Ħamis 13 Diċembru fi 21 “Medici Congiura 2.0”, una messinscena della vicenda attualizzata ai giorni nostri, con una famiglia Medici al centro dei traffici economici fiorentini e non solo, avversata dall’altra famiglia fiorentina dei Pazzi.

540 snin ilu, l- 28 April 1478, aveva luogo l’epilogo di quella riconosciuta universalmente come la Congiura dei Pazzi, con bersagli stabiliti Lorenzo De’ Medici e il fratello Giuliano. Una congiura molto conosciuta anche perché le vittime designate furono proprio quei Medici, Giuliano e Lorenzo, che si distinsero per saggezza, mecenatismo, amore per la cultura e l’arte. Quell’arte che attraverso i secoli ha caratterizzato Firenze come culla del Rinascimento. Mentre Giuliano cadeva sotto i colpi dei sicari, dentro la Basilica di Santa Maria del Fiore, Lorenzo riusciva miracolosamente a salvarsi.

“Presentiamo a Palazzo Vecchio, in quello che fu 540 anni fa il teatro della vendetta di Lorenzo de’ Medici per l’uccisione del fratello Giuliano, uno spettacolo innovativo – ha spiegato la presidente della Commissione cultura e sport Maria Federica Giuliani – che mette in scena la Congiura dei Pazzi rileggendola in modo innovativo e contemporaneo. Una produzione fiorentina, con attori fiorentini, della Compagnia Avatar, per parlare della storia di Firenze”.

Il testo si avvale della preziosa supervisione di Marcello Simonetta, storico e scrittore (suoi i libri: l’Enigma Montefeltro, Volpi et Lioni, i misteri dei Medici e Caterina de’ Medici, di fresca pubblicazione). Una messinscena in cui la coreografia dei movimenti scenici fra gli attori richiama alla mente i combattimenti fra i cobra e le manguste, e il testo drammaturgico diventa un patchwork lessicale che spazia dall’endecasillabo al turpiloquio, a marchiare con enfasi i momenti emotivi di questo o quel personaggio che, incastonati in una realtà contemporanea, fanno uso di ogni squisito lessico verbale per imporre la propria linea di pensiero.

I costumi rinascimentali lasciano il posto ad abiti sartoriali d’alta moda, in cui le due famiglie spiccano per griffe e haute couture.

Una messinscena assolutamente dispotica e incredibilmente attuale nei suoi meccanismi di potere e di causa-effetto.

Una versione contemporanea della congiura, mai portata in scena prima, così come Baz Luhrman fece per Giulietta e Romeo, ambientando in America la storia concepita a Verona, oppure Kenneth Branagh con il suo adattamento per un Amleto che ha luogo nell’800, oppure ancora Coriolano diretto da Ralph Fiennes, che vede la vicenda Shakespeariana aggiornata dall’antica Roma a una location di una Belgrado in mezzo a un conflitto bellico.

Il Cast è composto da: Giovanni Guidelli: Lorenzo De’ Medici; Francesco Grifoni: Giuliano De’ Medici; Vanni Corbellini: Federico da Montefeltro; Gabriele Zini: Conte Riario; Gabriele Giaffreda: Montesecco; Maurizio Pistolesi: Cardinal Salviati; Mirko Batoni: Francesco Pazzi; Henrj Bartolini: Papa Sisto IV; Alessio Sardelli: Soderini; Diego Conforti: Luigi Pulci; Gabriele Bocciarelli: Jacopo Pazzi; Simone Berti: Renato Pazzi; Francesco Mattonai: Baroncelli. Le 3 Thank You: Maya Quattrini, Veronica Mele, Chiara Maccioni.

Un gioco di equilibri, una sfida di nervi, un risiko di politica e potere che, in un crescendo di tensione, torbidi accordi e colpi di scena, porterà inesorabilmente verso un conflitto senza esclusione di colpi, fino all’agguato mortale.

Riprese video e foto di Franco Mariani.

Franco Mariani
Dal numero 230– Anno V del 12/12/2018

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