Museo dell’Opera del Duomo: lanciata a New York “Art Be With You”

Il 29 ottobre 2015 aprirà a Firenze il nuovo e spettacolare Museo dell’Opera del Duomo, che conserva la maggiore collezione al mondo di scultura sacra medievale e rinascimentale fiorentina. 750 opere tra cui capolavori dei maggiori artisti del tempo: Donatello, Michelangelo, Lorenzo Ghiberti, Luca della Robbia, Arnolfo di Cambio, Andrea Pisano, Antonio Pollaiuolo, Andrea del Verrocchio e molti altri ancora.

5.500 metri quadri di superficie espositiva, più che raddoppiato negli spazi rispetto al complesso precedente, 25 sale su tre piani, alcune delle quali di enormi dimensioni; un innovativo e spettacolare allestimento in grado di valorizzare capolavori unici al mondo come la Pietà di Michelangelo, la Maddalena e i Profeti di Donatello, le Cantorie di Luca della Robbia e Donatello, la leggendaria Porta del Paradiso e la Porta Nord di Lorenzo Ghiberti del Battistero di Firenze. Quest’ultima sarà visibile per la prima volta dopo il restauro che ha portato alla luce, dopo 6 secoli dalla sua realizzazione, l’ oro di cui erano ricoperte le scultore della monumentale opera.

Spettacolare la sala maggiore del museo (36 metri x 20 x 20) che ospita la ricostruzione a grandezza naturale (un colossale modello in resina) dell’antica facciata del Duomo di Firenze realizzata da Arnolfo di Cambio a partire dal 1296, mai finita e distrutta nel 1586-87. Un museo nel museo sarà la Galleria della Cupola del Brunelleschi (1418-1436) con i modelli lignei del Quattrocento, tra cui quello attribuito allo stesso Brunelleschi, materiali e attrezzi dell’epoca utilizzati per la costruzione della Cupola e la maschera funebre del grande architetto.

L’Opera del Duomo (http://operaduomo.firenze.it/en), l’istituzione fondata nel 1296 per costruire il Duomo di Firenze e che da allora si occupa di conservare e valorizzare questo straordinario patrimonio, ha investito 45 milioni di euro di risorse proprie per il nuovo Museo, senza l’aiuto di alcun contributo pubblico. Si tratta di un impegno di grande significato per l’Opera e per la città di Firenze che vede così valorizzata una delle sue principali attrattive culturali e turistiche. Il Museo dell’Opera del Duomo fa parte del sistema museale del Grande Museo del Duomo (http://www.museumflorence.com/) che comprende il Duomo di Firenze, la Cupola del Brunelleschi, la Cripta di Santa Reparata, il Battistero di San Giovanni e il Campanile di Giotto.  Un unicum di arte, fede e storia. Una piazza nel cuore pulsante di Firenze che registra il dialogo  costante, imprescindibile per la comprensione,  fra questi importanti luoghi artistici e culturali.

Emozione, mistero, passione, è quello che si propone di trasmettere il Grande Museo del Duomo ai suoi visitatori anche con la campagna di comunicazione “Art Be with You” (studiata da Aria Adversating)  presentata per la prima volta a New York e realizzata per rappresentare sinteticamente un concentrato di arte e di storia che non ha eguali al mondo, perché in esso affondano le radici della cultura occidentale.

Per esprimere tale ricchezza nelle sue infinite implicazioni artistiche, storiche e spirituali, Art Be With You ha superato l’obiettivo pur ambizioso e l’importanza contingente della presentazione  del nuovo museo dell’Opera per arrivare a cogliere lo straordinario moto creativo all’origine del Duomo di Firenze e dei capolavori che gli fanno da corona. Art Be With You è una definizione stringente del genio, della passione e degli auspici di chi, oltre settecento anni fa, ha dato un impulso decisivo alla grandezza di Firenze e dell’arte stessa. Art Be With You è il cuore di Firenze, racconta i luoghi dell’Opera e l’esperienza memorabile della loro genesi con una potenza destinata a durare nel presente e nel futuro.

Direttore del nuovo museo è Timothy Verdon, uno dei più autorevoli storici dell’arte italiana, mentre il progetto architettonico e di allestimento è di Adolfo Natalini e Guicciardini & Magni architetti.

Fondato nel 1891, Il Museo dell’Opera del Duomo è nato per raccogliere le opere eseguite nei secoli per gli esterni ed interni dei monumenti del Duomo, del Campanile di Giotto e del Battistero, che, per motivi di conservazione o nel corso di modifiche ed ammodernamenti, sono state rimosse dalla collocazione originale.

Il percorso del nuovo Museo inizierà dalla Sala dell’Antica facciata con il colossale modello della facciata medievale del Duomo di Firenze. Davanti a questa titanica quinta saranno collocate 40 statue del Tre e primo Quattrocento originariamente realizzate per questo luogo da maestri trecenteschi, da Arnolfo di Cambio, Donatello e Nanni di Banco. Sul lato opposto della sala, sarà esposta la Porta del Paradiso (1425-52): “che tornerà a occupare una posizione frontale rispetto all’antica facciata, ricostruendo un rapporto visivo e iconografico perso oltre 400 anni or sono”  afferma Timothy Verdon.

Ai due lati della Porta del Paradiso, la Porta Nord del Battistero e in futuro, dopo il restauro, anche la Porta Sud di Andrea Pisano. Da questo spettacolare primo ambiente, il percorso proseguirà al piano terra con le sale che ospitano le opere di maggiore impatto spirituale della raccolta: la Maddalena penitente di Donatello e la Pietà di Michelangelo (1547-1555). Quest’ultima è una delle opere più misteriose del grande artista: forse destinata al suo monumento funebre, Michelangelo in preda allo sconforto tentò di distruggerla a martellate. La Maddalena (1453-55), capolavoro del primo Rinascimento fiorentino, rappresenta una donna anziana divorata dagli anni e dalle penitenze, così esile da reggersi appena sui piedi. Allo stesso momento la figura sprigiona un grande forza interiore nello sguardo pieno di tenerezza e devozione e nella mani che stanno per giungersi in preghiera.

Altri punti focali del nuovo museo saranno la Galleria del Campanile di Giotto con le 16 statue a grandezza naturale, tra cui gli straordinari profeti di Donatello Abacuc e Geremia, e le 54  rilievi scultorei originali che l’adornanavano; la Galleria delle Cantorie di Luca della Robbia e di Donatello con i due grandi pergami realizzati tra il 1431 e il 1439 per il Duomo; la Galleria dell’Altare d’argento realizzato tra il ‘300 e ‘400  da vari artisti, tra cui Antonio Pollaiuolo e Andrea del Verrocchio; la Sala dei corali del Duomo; oltre ad un’ampia sezione dedicata a dipinti, sculture, oreficerie sacre e paramenti provenienti dalle collezioni diocesane.

Mattia Lattanzi

Dal numero 53 – Anno II del 25/02/2015

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