Nardella tra caschi blu della cultura e i direttori dei musei

Sindaco Nardella presenta Giunta - foto giornalista Franco Mariani (10)Per il Sindaco Dario Nardella, la nascita, a Roma, dei cosiddetti Caschi blu della cultura “è un bel momento per il Governo e per l’Italia: una specifica forza che sarà in grado di intervenire per preservare il patrimonio culturale e artistico dell’umanità dai pericoli del terrorismo è una vittoria di tutti e soprattutto di quanti da sempre credono nel potere della cultura come arma migliore contro il terrore”.

“A Firenze – ha ricordato il sindaco Nardella – abbiamo ospitato nel 2014 il Forum Unesco sulle industrie culturali e a novembre scorso il forum di 80 sindaci dal mondo ‘Unity in Diversity’, al termine del quale è stata sottoscritta la Carta di Firenze, che ho personalmente consegnato a Parigi alla direttrice generale Unesco Irina Bokova. I punti salienti della Carta sono appunto la tutela del patrimonio culturale anche nelle aree di crisi e di conflitto e il sostegno esplicito all’azione del Governo italiano di istituzionalizzare i ‘Caschi blu della cultura’”.

“L’impegno dei ministri Dario Franceschini e Paolo Gentiloni – ha concluso il sindaco – dimostra come l’Italia sia in prima linea nella difesa del patrimonio culturale del mondo. Chi distrugge opere d’arte distrugge la bellezza e la storia dei paesi che le custodiscono. Non possiamo permetterlo”.

Intanto sul fronte cittadino il Sindaco ha incontrato alcuni dei principali direttori e referenti dei musei d’arte cittadini per condividere idee e intenti, fare una programmazione coordinata e per accedere insieme a finanziamenti europei, il tutto per valorizzare e promuovere al meglio in un grande gioco di squadra quel grande ‘museo diffuso’ che è la città di Firenze.

Si tratta del primo appuntamento di questo tipo, un vero e proprio brainstorming di idee, progetti, problemi e possibili soluzioni, ma è stato deciso che avrà una cadenza regolare.

“La ricchezza culturale straordinaria di Firenze – ha detto Nardella –deve diventare ancora di più un elemento di forza. Ma quel che ancora manca nella nostra città è un’offerta veramente integrata, capillare, systemic, anche dal punto di vista comunicativo”.

Nardella ha citato l’ottimo esempio della Firenze card, esperimento che è partito nel 2011 e che quest’anno ha raggiunto la cifra record di 100 mila card vendute, e ha rilanciato l’idea dei Cento concerti in 100 museums, iniziativa dell’Estate fiorentina, alla quale i vari direttori hanno aderito convintamene. Nardella si è poi soffermato sul valore dell’arte contemporanea, “che in città non è un tema minoritario ma è naturalmente ‘soffocato’ dal Rinascimento e non riesce ad emergere quanto meriterebbe”.

Tra le varie idee emerse dal forum, quella di un’analisi più dettagliata sui profili dei visitatori della città (quanti e quali musei vedono? In quali tempi? Che interessi hanno’) e un’attenzione particolare alla segnaletica, giudicata troppo disomogenea e non sufficiente.

E’ stata prospettata la possibilità di presentare progetti unificati per accedere a finanziamenti europei. At last, dal punto di vista della sicurezza e della vivibilità del centro storico, è stato preso l’impegno a elaborare e presentare al prefetto un progetto condiviso per un maggior presidio del centro storico, potenziando iniziative già sperimentate.

Dopo l’esito positivo di questo primo incontro che ha validato l’idea di questo costruttivo brainstorming, un nuovo appuntamento e’ previsto prima dell’estate e saranno invitare altre importanti realtà museali della città, a partire da quelle scientifiche.

Michael Lattanzi
By the number 100 – Anno III del 17/2/2016