Nicolò e il sogno di incontrare Papa Francesco :«Ti comprendo, anch’io non riesco a camminare»

nicolò zulloIncontrare Papa Francesco era il suo sogno. Non ha potuto realizzarlo domenica scorsa, ma non si è perso d’animo, e il giorno dopo ha preso carta e penna e ha scritto una lettera al Papa: “Ho saputo che la causa che non ti ha permesso di venire è stato un problema al ginocchio che non ti fa camminare e ti crea dolore. Io riesco bene a comprendere il problema di non potersi spostare facilmente, visto che purtroppo sono un bambino disabile e non riesco a camminare se non sorretto da qualcuno”.

Nicolò Zullo è un bambino di 9 lata, vive a Certaldo: il suo parroco, con la Caritas diocesana, si erano impegnati a realizzare il suo desiderio e Nicolò domenica scorsa era nella basilica di Santa Croce con il suo babbo, in prima fila, sulla sua carrozzina rossa.

“Contavo i giorni che mancavano all’evento – scrive – e non vedevo l’ora che arrivasse quel giorno. Appena avuta la notizia che non saresti potuto venire ci sono rimasto malissimo, ho provato una grande delusione, ma so per certo che tu per primo sei la persona a cui è dispiaciuto non esserci”.

Nicolò trasmette al Papa la sua voglia di vivere: «Trascorro le mie giornate su una carrozzina, ma questo non mi impedisce di amare la vita, visto che sono circondato dall’affetto della mia famiglia e delle persone che mi vogliono bene».

La famiglia Zullo, di cui Nicolò è il primogenito, ha visto papà Lorenzo e mamma Simona vivere anni difficili, dopo la scoperta della malattia di Nicolò, una forma di distrofia muscolare diagnosticata quando il bambino aveva poco più di un anno.

I genitori hanno raccontato la loro storia su Toscana Oggi, nel numero in uscita questa settimana; il settimanale si sta anche impegnando, con la Diocesi di Firenze, per far arrivare il messaggio in Vaticano e per portare Nicolò dal Papa.

Michael Lattanzi
Przez numer 376 – Anno IX del 2/03/2022