Più che i baci, le lettere mescolano le anime…

lettera amoreOggi mi è arrivata una lettera, un buco spazio temporale mi ha catapultato nel passato, una lettera indirizzata a me, leggere il mio nome e il mio indirizzo, in un mondo dove nessuno scrive più, dove vincono i filmati, i tweet, le piccole frasi, ecco che qualcuno decide, malah, di scrivere una lettera.

Scrivere una lettera è qualcosa di intimo, confidenziale.

L’ultima lettera che ricordo di aver ricevuto, ero adolescente, era il mio ex di allora, le conservo ancora nel cassetto dei ricordi.

Ogni tanto le rileggo, un poper sognare, un poper sorridere.

Scriveva cose tipo: “Ho scritto il tuo nome su un albero morto, il tuo nome è così bello che l’albero è risorto”.

Ricordo che, all’epoca, ero emozionatissima a leggere quelle frasi, ora sorrido.

Oggi comunicare le emozioni è apparentemente più semplice, non scriviamo più lettere o poesie, oggi si rompono legami con un messaggio su WhatsApp, ci si lascia con un sms, o ci si sfancula su Facebook.

Lettera batte Mail?

Ho un elenco più che valido per convincervi di questo.

Le lettere sono sicuramente più belle delle Mail, è per sempre, non puoi perderla, e poi l’emozione di ricevere una lettera, né vogliamo parlare?

Perché dietro c’è un lavoro di ricerca per rendere la tua lettera perfetta, dalla busta, alla carta e alla penna con cui scriverla, non dimenticherai mai una lettera che hai scritto perché ti porta via molto più tempo.

Nessuno dimentica una lettera ricevuta, che sia d’addio o d’amore, anche se non corrisposto, perché esiste un romantico contatto fisico indiretto tramite una lettera, sia il destinatario che chi l’ha scritta, hanno tenuto in mano lo stesso pezzo di carta.

Ing kesimpulan, scrivere una lettera è un gesto rivoluzionario, è un gesto d’amore, è pura poesia.

Di seguito una poesia dell’artista Paolo Pes…

La lettera del cuore

Abbiamo sentimenti ed emozioni che a volte non vogliamo esprimere, soprattutto dolore e tristezza.

Abbiamo anche parole che non abbiamo detto, parole che vorremmo dire e la paura ci ferma.

Così nasce la lettera.

Da innamorati si scriveva sempre il bigliettino, sempre il pensiero carino, la dichiarazione d’amore.

A volte però, si scrive una lettera a chi non c’è più,

In modo che quelle parole al cielo arrivino. La mia lettera la dedico a mio padre e mia madre.

Cara mamma e caro babbo, vorrei dirvi che mi mancate tanto, tantissimo, troppo!

Vorrei dirvi che le giornate sono ormai vuote, tristi e disperse. Volevo dirvi che siete dei genitori unici e fantastici, speciali e rari.

Nel cuore mio vive sempre il ricordo che vive insieme a me per sempre…

P. S. Ho riletto una vecchia lettera, di molti anni fa, terminava così: “resta con me, tuo per sempre”.

Buona scrittura…

Silvana Scano
Saka nomer 378 – Anno IX del 16/03/2022