شنبه 25 ممکن است در 20,30 al Tuscany Hall il musical “Arabian Nights”

GOCCE-DI-SPERANZAIl musical “Arabian Nights” è ispirato alle avventure di Aladdin di Walt Disney, riadattato dalla regia di Antonio Lanza, con le coreografie e la direzione di Benedetta Stiaccini, e sono ben 45 gli artisti sul palco, che animeranno oniriche atmosfere orientali e faranno rivivere la magia di una favola senza tempo che ha fatto sognare generazioni, con l’aggiunta di un ingrediente capace di rendere tutto ancora più fantastico: la solidarietà.

L’intero ricavato dell’evento – che si terrà sabato 25 Maggio alle ore 20,30 al Tuscany Hall – sarà infatti devoluto al progetto “Gocce di speranza”, promosso dall’Associazione Voa Voa Onlus Amici di Sofia per finanziare il progetto pilota di screening neonatale della Leucodistrofia Metacromantica al Laboratorio di diagnosi precoce dell’Ospedale Meyer.

“Sono madre di quattro bambini – spiega la direttrice Benedetta Stiaccini – e so bene quanto siano fortunati i neonati della Toscana ad avere gratuitamente diritto ad uno screening esteso che supera le 40 patologie. Ma quando mi sono imbattuta nel caso della piccola Sofia De Barros mi sono documentata e ho scoperto che la patologia neuro degenerativa che l’ha uccisa si sarebbe potuta curare, se solo fosse stata scoperta prima della comparsa dei sintomi. Ecco perché, da mamma e da professionista, ho sentito il bisogno e l’urgenza di fare qualcosa per aiutare l’associazione di Sofia a realizzare il grande sogno di inserire anche la LDM nel pannello dello screening neonatale toscano”.

“Ringraziamo Dancing Time Firenze non soltanto per avere sposato la nostra causa attraverso questo magico spettacolo di raccolta fondi – commenta Guido De Barros, presidente di Voa Voa – ma per l’intensa campagna di sensibilizzazione del pubblico che ci sta aiutando a portare avanti, su un tema delicato come la questione della diagnosi precoce e delle conseguenti possibilità di cura. Gocce di speranza finanzierà il primo progetto al mondo di diagnosi precoce della LDM, permettendo a tutti i bambini affetti da LDM che dovessero nascere in Toscana di essere curati tempestivamente e di vivere una vita perfettamente normale, piuttosto che andare incontro alla morte dopo anni di atroci sofferenze. Ovviamente la nostra speranza è che la Toscana sia solo la prima, e che presto anche le altre regioni d’Italia ne seguano l’esempio, così che non esistano più bambini malati, ma solo curati”.

Simona Michelotti
Dal numero 249– Anno VI del 22/5/2019