“Settembre 2024”, il nuovo romanzo del Giornalista Mattia Lattanzi

Settembre2024Fresco di stampa il nuovo romanzo di fantascienza del Giornalista Mattia Lattanzi, edito da LudovicaGreta Editore: tempeste solari, alieni, Dio, e una pioggia incessante che porterà vita, morte e speranza.

Europa. Tutto inizia un anno prima, con una descrizione “distopico-surreale” di un futuro, in teoria, perfino probabile.

Settembre 2023: l’Europa è una sorta di paradiso terrestre. Le frontiere sono state chiuse, l’islam debellato, il petrolio non serve più a nulla, i cittadini europei vivono più che dignitosamente. Ma le temperature continuano a salire vertiginosamente e lo sfruttamento irrazionale delle risorse terrestri prosegue senza che l’essere umano si preoccupi delle conseguenze. Ad un tratto, rzeczywiście, il “collasso” si verifica sotto forma di furiose tempeste solari. Tutto finisce. Le telecomunicazioni spariscono, l’energia muore, l’umanità si ritrova sola e senza elettricità. Le centrali nucleari esplodono, gli aerei cadono, i veleni si riversano ovunque.

Settembre 2024: alcuni gruppi di sopravvissuti provano a ricostruire una sorta di civiltà. Tutti coloro che si trovavano in prossimità delle centrali nucleari o termoelettriche sono stati spazzati via, liquefatti, disintegrati. I restanti sono diventati mutanti. La Francia è una terra radioattiva, l’Italia è divisa in due, l’Europa soccombe sotto la sua avidità e scelleratezza.

Giuseppe e Maria s’incontrano, poi si perdono, poi si ritrovano. Forse la sopravvivenza dell’essere umano dipende davvero da loro? Intanto civiltà aliene, che fino a poco tempo prima si erano contese le risorse terrestri, iniziano a capire che forse l’umanità ha un Dio. Un Dio “cattivo” che non esita a… E la pioggia restituisce la vita, la morte e la speranza.

La pioggia dopo le tempeste solari sarà solo l’inizio della fine? Oppure la fine di un nuovo inizio?

“Settembre 2024”, del giornalista e scrittore Mattia Lattanzi, edito da LudovicaGreta Editore, è disponibile sia in versione digitale che in cartaceo.

Simona Michelotti
Przez numer 199 – Anno V dell’11/4/2018