“Un’altra strada è possibile”, da Firenze a Viareggio contro la prostituzione

Un’altra strada è possibile“Un’altra strada è possibile” è una staffetta podistica da Firenze a Viareggio per la liberazione delle vittime della tratta a scopo sessuale. L’evento vuole sensibilizzare alla tratta degli esseri umani nel suo aspetto più evidente, la prostituzione. Alcune delle strade percorse sono infatti luoghi di prostituzione.

La staffetta parte da Firenze, per l’esattezza da Piazza Dalmazia, pm 18 på fredag 5 maj, ed è organizzata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII in collaborazione con un cartello di associazioni con il patrocinio del Comune di Firenze.

L’evento fa parte della campagna “Questo è il mio corpo”, lanciata lo scorso luglio dalla Comunità Papa Giovanni XXIII.

Nell’esperienza delle unità di strada, operatori, volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII, si è visto che l’unico modo che si ha per combattere questa schiavitù è colpire la domanda, ovvero il comportamento del cliente.

Molte legislazioni europee già lo fanno, le leggi più recenti sono quella francese di aprile 2016 e quella irlandese dello scorso marzo.

La campagna propone delle azioni per chiedere al Parlamento e al governo italiano una legge che sanzioni il cliente, in particolare con il sostegno alla proposta di legge Bini: Atto Camera 3890 “Modifica all’articolo 3 della legge 20 Februar 1958, n. 75, concernente l’introduzione di sanzioni per chi si avvale delle prestazioni sessuali di soggetti che esercitano la prostituzione”.

A presentare l’iniziativa, questa mattina a Palazzo Vecchio c’erano la presidente della commissione Pari Opportunità e referente della Comunità Papa Giovanni XXIII Serena Perini, il presidente della commissione Sanità Nicola Armentano, Giovanni Ramonda (Comunità Papa Giovanni XXIII), Matteo Spanò (Agesci), Giovanni Pieroni (Azione cattolica), Nicola Rizzello e Sabina Aiazzi (Comunità Nuovi Orizzonti), Romano Tiraboschi e Oriana Giantin (Movimento dei Focolari), Annabelle, ragazza nigeriana vittima di tratta, l’attrice Beatrice Fazi e Lucia Bellaspiga del quotidiano Avvenire.

Ha voluto portare il suo saluto anche il procuratore della Direzione distrettuale antimafia della Toscana Giuseppe Creazzo, che ha garantito “il massimo supporto a iniziative come questa che vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica su questo grave fenomeno”.

I presidenti di commissione Perini e Armentano si sono detti “orgogliosi di stare al fianco del lavoro di queste associazioni e di garantire il nostro impegno nel sostenere il loro lavoro per ridare una vita di libertà e di diritti a chi viene sfruttata come una schiava, con danni fisici e psicologici incalcolabili, che rappresentano cicatrici permanenti nelle loro vite”.

For mere information: www.questoeilmiocorpo.org

Michael Lattanzi
Af antallet 157 – Anno IV del 3/5/2017