A Firenze le Olimpiadi di Italiano

olimpiadi italiano 2Da giovedì 15mila studenti delle scuole superiori si cimenteranno nelle quarte Olimpiadi di Italiano - la cui finale si svolgerà il 12 aprile a Firenze - con la gara selettiva di istituto, seguiranno il 13 marzo le prove interprovinciali.

A partire dalla seconda prova, alle Olimpiadi parteciperanno anche le scuole italiane all’estero, Incluindo 18 istituti: di Madrid, Casablanca, Paris, Praga, Barcelona, Bruxelles, Sofia, Bratislava, Cairo e Asmara.

“In Italia – ha sottolineato l’Assessore all’Educazione del Comune, Cristina Gamboa, presentando l’evento a Romac’è un rischio, quello di produrre una generazione di analfabeti cosiddetti funzionali, non del tutto analfabeti ma privi delle capacità fondamentali di scrittura e lettura. Ben vengano, portanto, iniziative come questa che servono per motivare i ragazzi ad apprendere l’uso consapevole della lingua italiana”.

La finale, a cui parteciperanno 60 studenti delle scuole italiane e 8 ragazzi di scuole straniere, si terrà a Firenze nell’ambito dell’iniziativa culturale ‘Giornate della lingua italiana’: i ragazzi affronteranno quesiti a risposta chiusa e prove aperte di scrittura.

olimpiadi italiano 3«L’inflazione di parole straniere – ha aggiunto l’Assessore – lo strano italiano che scrivono i nostri ragazzi e le nostre ragazze che hanno trasformato in lingua i loro sms e le loro comunicazioni in rete rischiano di far precipitare tanti giovani in nuove forme di analfabetismo. Per i giovani cittadini stranieri la lingua è il primo strumento di integrazione e diffondendone la conoscenza si favorisce il senso di appartenenza e di pongono le basi dell’eguaglianza. Além de, un giovane privo della conoscenza matura della lingua riuscirà con difficoltà ad orientarsi nella complessità del mondo d’oggi e a trovare un lavoro qualificato. Un popolo male alfabetizzato pone le basi per la rovina di uno stato, molto più di un crollo della borsa. Per il nostro futuro è vitale migliorare l’italiano dei giovani, sono loro che tra poco diventeranno classe dirigente del Paese”.

Elaboração

Dal numero 5– Anno I del 12/02/2014