Al museo degli Innocenti la mostra “”Bambini per sempre! Infanzia e illustrazione nell’arte del primo Novecento”

Copertina_de_Il giornalino della Domenica_1907Gian Burrasca, le copertine del Giornalino della Domenica, e poi le opere di grandi artisti del secolo scorso e di oggi che richiamano linguaggi e mondi infantili sono i temi della nuova mostra del Museo degli Innocenti “Bambini per Sempre! Infanzia e illustrazione nell’arte del primo Novecento”, aperta dal 9 Liepos 14 Rugsėjis, che raccoglie tutto questo e apre ai visitatori una porta sull’arte che attinge dal mondo dei bambini.

La mostra segna la ripartenza delle attività del Museo degli Innocenti dopo l’interruzione forzata nei mesi scorsi e riprende con un vero e proprio inno all’infanzia, seguendo il solco tracciato dall’attività che l’Istituto porta avanti da 600 metų, attraverso una armoniosa unione tra la bellezza dei luoghi che lo ospitano e l’attività di ricerca, culturale e di accoglienza che caratterizza la sua missione.

C’è il “Giornalino di Gian Burrasca”, che rese memorabili le pagine e le immagini d’autore del “Giornalino della Domenica” di Vamba, alias Luigi Bertelli. Un’esperienza editoriale che fece la storia, anche e soprattutto per le moderne invenzioni figurative ideate da illustratori come Biasi, Brunelleschi, Rubino, Scarpelli, Terzi. Ci sono le opere di grandi artisti del primo Novecento – Balla, Balduini, Cambellotti, Carlini, Carrà, Conti, Levasti, Rosai, Soffici, Viani accanto a quelle più rare di Alberto Magri – kad, travolti dalla forza del futurismo, trovarono nel mondo dell’infanzia un porto sicuro di fascinazione e ispirazione. E come un racconto che attraversa gli anni,    c’è l’arte contemporanea di Sandra Tomboloni che ripropone, dopo un secolo, quel modo non scontato di leggere la realtà.

Pavyzdys, a cura di Nadia Marchioni e Arabella Natalini, è allestita nel Salone Borghini del Museo degli Innocenti, e propone nuove e interessanti prospettive di ricerca sul “primitivismo infantile”.

“Il Museo degli Innocenti conserva un patrimonio unico al mondo e testimonia una storia mai interrotta di accoglienza e aiuto all’infanzia e alle famiglie – commenta la presidente dell’Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida – e si conferma un luogo vivo dove è costante l’attività di produzione e diffusione culturale. Siamo felici di poter accogliere una mostra dove l’arte e il mondo dell’infanzia dialogano apertamente, che parla del fenomeno del “primitivismo infantile” in Italia che è rimasto, finora, a margine degli studi e pressoché sconosciuto al grande pubblico. Il disegno è uno strumento di espressione dello stato d’animo del bambino ed è interessante vedere, grazie a questa iniziativa, come la sensibilità degli artisti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento abbia saputo valorizzare la forza inconscia contenuta nei disegni dei bambini e ne abbia tratto ispirazione. Una bella e interessante proposta per i visitatori del Museo degli Innocenti, che stimola l’osservatore a calarsi nell’universo bambino, fatto di mondi fantastici ed emozioni pure”.

“Dopo oltre tre mesi di chiusura forzata, il “museo dei bambini” di Firenze si arricchisce di nuove attività. La promozione dei diritti dei bambini e del mondo infantile si unisce così alla valorizzazione del patrimonio artistico e della produzione culturale dell’Istituto degli Innocenti – sottolinea il direttore generale, Giovanni Palumbo – La mostra che inauguriamo è stata concepita con questo obiettivo e vuole approfondire un tema particolarmente suggestivo: il dialogo aperto tra gli artisti e la loro sensibilità ereditata dall’infanzia. L’Istituto da oltre 600 anni coltiva un connubio armonioso tra la “bellezza” in cui è immerso e la sua missione di accoglienza, che ha permesso ad oltre 500 mila bambini di essere ospitati e coinvolti in un luogo straordinario dedicato a loro. Vogliamo ringraziare le istituzioni, sempre al nostro fianco, e Ubi Banca e la Scuola di Arte Sacra di Firenze per il prezioso contributo a questa esposizione”.

“La storia, l’arte e la cultura che sono rappresentate in questa istituzione sono un patrimonio comune – commenta il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani – e rinnova continuamente il suo impegno sociale offrendo iniziative importanti dedicate all’infanzia e alla sua tutela. Questi mesi sono stati difficili e ripartire da una mostra dedicata al mondo dei bambini è un segnale di speranza. La Toscana ha una tradizione di politiche sociale attive e lungimiranti e l’attività dell’Istituto, ancora oggi dopo 600 metų, tiene fede alla sua missione in difesa dei diritti dei più piccoli”.

“L’Istituto degli Innocenti di Firenze è una delle istituzioni tra le più antiche che abbiamo in Italia, dedicate alla tutela dell’infanzia. La ripresa delle sue attività, dopo il lockdown dovuto al Covid, avviene sotto i migliori auspici – dichiara l’assessore regionale al diritto alla Salute, Stefania Saccardi -. La mostra è lodevole per il suo intrinseco valore culturale sia perché valorizza il ricco patrimonio storico archivistico, custodito nel Museo dell’Istituto, sia perché contribuisce a mantenere alta l’attenzione su una problematica sempre attuale, che è quella della tutela dei diritti delle bambine e dei bambini. La promozione e la tutela del diritto a un’infanzia e a un’adolescenza serene, per lo sviluppo armonioso della personalità delle nuove generazioni, riguardano tutti noi. Abbiamo la responsabilità di proteggere il loro presente e garantire loro il migliore futuro possibile. Il connubio creativo tra arte e realtà, cui assistiamo oggi, può essere fonte di profonde riflessioni e strumento di sensibilizzazione”.

“Come già la letteratura, anche l’arte ha una stretta relazione con l’infanzia – hanno detto l’assessore Funaro e l’assessore Sacchi -    Vedere raccolte in questo luogo speciale di Firenze tante opere di autori adulti che pure hanno avuto un occhio e un’attenzione particolare per il mondo dei più piccoli ci fa scoprire non solo un lato inedito di tanti artisti ma ci dimostra come le opere per i bambini non sono assolutamente di serie B ma anzi hanno fascino e valore al pari di quelle concepite per i ‘grandi’”.

“UBI Banca – Aldo Calvani, responsabile Direzione Territoriale Firenze e Toscana Nord di UBI Banca – anche in questa delicata fase pone particolare attenzione a svolgere un importante ruolo di sostegno all’economia territoriale mantenendo sempre vivo l’impegno verso le iniziative eccellenti dei principali enti di cultura della città, come nel caso di questa significativa mostra dell’Istituto degli Innocenti, oltre che sostenendo la ripartenza del sistema economico grazie al programma Rilancio Italia specificamente dedicato alle esigenze delle imprese, delle famiglie e del terzo settore”.

“I bambini sono la nostra gioia, una presenza vivace che ci interroga e stimola a migliorarci, un inno alla vita così ben raffigurato anche nell’arte attraverso i secoli. Un bambino è all’origine della grande rivoluzione che ha portato il mondo nella speranza profonda e vera. Per questo la Scuola di Arte Sacra di Firenze  – commenta la sua presidente, Stefania Fuscagni – ha voluto sostenere la mostra, proseguendo così la collaborazione con l’Istituto degli Innocenti, dove nel prossimo autunno si svolgerà la mostra delle opere degli allievi sul tema della maternità”.

Cecilia Spynos
Nuo numerio 303 – Anno VII del 08/7/2020