Appello di Federalberghi al Comune per differenziare l’offerta turistica

presidente di Federalberghi Firenze Francesco BechiIl Presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi, lancia un appello all’amministrazione comunale affinché si definisca una nuova politica del turismo che consenta di razionalizzare i flussi in arrivo, per migliorare l’accoglienza, ma anche guardare al futuro, diversificando l’offerta e creando nuove occasioni di visita.

“Dopo una lunga fase di flessione, di presenze e di fatturati, – sottolinea Bechi –  il turismo torna stabilmente a crescere e Firenze appare una delle mete più gettonate, anche se si guarda ai motori di ricerca. È proprio in un momento favorevole come questo che bisogna accompagnare la crescita individuando nuove modalità di accoglienza, per evitare che l’aumento dei flussi provochi disagi e difficoltà a chi intende fruire di una città dove la quasi totalità dei visitatori si concentra nel quadrilatero romano”.

Per il Presidente di Federalberghi Firenze “servono nuove vie di fuga, serve poter diversificare l’offerta creando nuovi poli d’attrazione. In questo senso plaudiamo alla scelta del Comune di potenziare l’offerta ricreativa del parco delle Cascine, ma ci piacerebbe non ci si fermasse ad attrarre solo i fiorentini, bensì si puntasse a utilizzare l’area per creare qualcosa di nuovo, perché Firenze possa, come le grandi capitali europee, attrarre anche per la modernità oltre che per l’arte classica. In questo senso sarebbe da riutilizzare il polo dell’ex Manifattura Tabacchi, per l’arte e per la scienza, così come riteniamo che andrebbe individuata una destinazione diversa per la Palazzina reale, che oggi ospita la facoltà di Agraria. Si tratta di saper sfruttare gli spazi disponibili per far crescere la città, ma non solo in termini di nuove abitazioni o di nuovi alberghi, di cui francamente non si sente così tanto il bisogno. In questo senso si potrebbe ripensare anche l’area di San Salvi, una delle poche in città dove si può compiere un’opera di riqualificazione polivalente”.

Mattia Lattanzi
Dal numero 71 – Anno II del 2/07/2015