“La Fuga”, film tutto toscano al cinema Spazio Alfieri

LA FUGA“La Fuga”, opera prima della regista pistoiese Sandra Vannucchi, finalista all’Efa Young Audience Award 2018 e premiato a numerosi festival internazionali, arriva in tour nella sua terra natale, la Toskana, distribuito da Lo Scrittoio.

Girato tra Pistoia e Roma, “La Fuga” vede come protagonisti due attori noti al grande pubblico: Donatella Finocchiaro, Premio FICE 2018 e fresca di candidatura ai David di Donatello 2019, e Filippo Nigro, che interpretano i genitori della giovane protagonista, l’attrice fiorentina Lisa Ruth Andreozzi.

Prima tappa del viaggio sarà il capoluogo toscano, Firenca, dove il film sarà in programma al cinema Spazio Alfieri nelle giornate di giovedì 14 (radno vrijeme 20), Petak 15 (radno vrijeme 18,30) i subota 16 Ožujak (radno vrijeme 16,15).

Alle proiezioni saranno presenti la regista Vannucchi e l’attrice protagonista Andreozzi, che introdurranno il film e incontranno il pubblico in sala.

“La Fuga” racconta di Silvia, una bambina di undici anni curiosa e vivace, che vive una situazione familiare complessa, segnata dalla depressione cronica della madre e dalle continue incomprensioni e difficoltà di comunicazione con il padre. Majčina bolest čini ravnotežu u odnosima između roditelja i djece izuzetno krhkom,it,Snovi i težnje potonjeg ostaju bez problema u svakodnevnom životu u kojem se svaki pojavljuje uglavnom koncentrirani na sebe i svoje vlastite probleme,it,Silvia ima veliku želju posjetiti Rim,it,Ali u obitelji je uvijek nečuveno,it,razumijevanje da joj nitko neće dopustiti da shvati svoj san odluči pobjeći,it,odlučan u sebi posjetiti grad,it,Tijekom putovanja vlakom upoznajte romsku djevojku,it,Emina,hr,s kojim odmah uspostavlja snažnu vezu prijateljstva,it,Silvijin bijeg pokazat će se tako da je sposoban pokrenuti proces rasta i transformacije u samu Silviju i u sve one koji ga okružuju,it,"Posao,it. Sogni e aspirazioni di questi ultimi restano inascoltati in una quotidianità in cui ciascuno appare concentrato principalmente su se stesso e i propri problemi. Silvia ha il grande desiderio di visitare Roma, ma in famiglia resta sempre inascoltata; capendo che nessuno le permetterà di realizzare il suo sogno decide di scappare, determinata a visitare la città per conto proprio. Durante il viaggio in treno incontra una ragazza rom, Emina, con cui instaura subito un forte legame di amicizia. La fuga di Silvia si rivelerà così capace di innescare un processo di crescita e di trasformazione in Silvia stessa e in tutti coloro che la circondano.

“L’opera - objasnio redatelj - nadahnut je istinitom pričom,it,U stvari se temelji,it,na mom osobnom iskustvu,it,Moja je namjera bila istražiti način na koji djevojka komunicira i pokušava se povezati s dubokom patnjom voljene osobe,it,Htio sam pokazati emocije,it,Psihološke reakcije i zamišljeni život djevojke koja pati za onim zidom na koji ste pred nama kad majka pati od kronične depresije,it,Ali u isto vrijeme priča koja bi omogućila nadu u bolju budućnost i prijateljstvo koje se može nastati između dvije djevojke različitih kultura koje se susreću ",it; si basa infatti, in parte, sulla mia esperienza personale. Il mio intento era quello di esplorare il modo in cui una bambina interagisce e tenta di rapportarsi con la profonda sofferenza di una persona amata. Volevo mostrare le emozioni, le reazioni psicologiche e la vita immaginaria di una bambina che soffre per quel muro al quale ci si trova di fronte quando una madre soffre di depressione cronica, ma al contempo una storia che lasciasse trapelare la speranza di un futuro migliore e l’amicizia che può nascere tra due ragazzine di culture diverse che si incontrano”.

Matt Lattanzi
Od broja 241 – Anno VI del 13/3/2019

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