Riparte il viaggio spettacolo della Certosa: forse l’ultimo causa partenza Monaci

certosa-galluzzoIl viaggio teatrale “L’azione del silenzio” all’interno del Monastero della Certosa del Galluzzo a cura de La Compagnia delle Seggiole è giunto al suo X anno di repliche.

Purtroppo i Monaci cistercensi, che abitano la Certosa dal 1958, hanno deciso di andare via entro la fine dell’anno.

Una grande perdita per la città di Firenze, sia dal punto di vista religioso che culturale, che genera una profonda tristezza.

La Compagnia, come gli abitanti del Galluzzo, auspicano un ripensamento e che si possano trovare le condizioni affinché i Monaci restino a Firenze.

Dieci anni fa la Compagnia delle Seggiole, capitanata da Fabio Baronti, cominciò la sua avventura alla Certosa del Galluzzo di Firenze con la visita-spettacolo itinerante “L’azione del silenzio”, un viaggio teatrale attraverso lo spazio e il tempo in uno dei monasteri più ricchi di storia che la cristianità conosca.

Ad accompagnare gli spettatori all’interno della Certosa il monaco cistercense Padre Sisto, che abita da anni in una delle sue celle.

Nel 1958, infatti, la comunità cistercense si stanziò nel Monastero della Certosa del Galluzzo e ben presto si integrò perfettamente con la vita cittadina tanto da diventare un importante riferimento per i fiorentini.

Grazie alla propria regola monastica, i cistercensi si sono aperti alla città di Firenze e hanno reso la Certosa più accessibile, soprattutto a credenti e ad amanti della cultura e dell’arte; tra le loro attività citiamo il famoso laboratorio di restauro del libro gestito fin dal 1969 da Padre Sisto, rinomato maestro di quest’arte la cui fama lo ha portato nelle Università e nelle Biblioteche di Russia, Argentina, Egitto, Spagna, Cile e tanti altri paesi.

Altra fonte d’attrazione è la liquoreria – guidata da Padre Roberto, priore della Certosa – che utilizza ancora metodi antichissimi per produrre distillati, infusi e profumi di grande pregio che è possibile acquistare nell’accogliente bottega situata all’ingresso del monastero.

L’identità della Certosa, ormai, è fortemente legata a quella dei monaci cistercensi che per tanto tempo l’hanno occupata, vissuta e valorizzata; la notizia della loro decisione di lasciare il monastero alla fine di quest’anno provoca, quindi, un grande dispiacere e una profonda amarezza.

 “L’azione del silenzio” ha rappresentato per loro molto più di un viaggio teatrale, è stato un prezioso cammino fatto insieme, un vero e proprio “viaggio di crescita” anche personale.

Grazie all’accoglienza e alla passione dei monaci è stato possibile realizzare per dieci anni consecutivi un evento unico e originale il cui gradimento di pubblico è testimoniato dai risultati: quasi tutte le serate sold out, 2400 like sui social network e più di 600 condivisioni solo per le repliche del 2016.

Durante la visita nei suggestivi spazi del monastero si incontrano personaggi che hanno vissuto dentro le mura dell’immenso complesso certosino, ne evocano le storie, in particolare narrano le dure scelte e le difficoltà che doveva affrontare colui che decideva di votarsi a Dio.

Un’occasione unica perché non sono molti quelli che hanno varcato l’ampia porta per ammirare il Palazzo Acciaioli, le Chiese, i chiostri e il capitolo, le ampie celle, gli straordinari affreschi raffiguranti il Ciclo della Passione che Pontormo dipinse a partire dal 1523, quando si rifugiò alla Certosa per fuggire la peste.

Rispetto a una semplice visita guidata i “viaggi teatrali” della Compagnia delle Seggiole permettono di addentrarsi nel passato e nelle vicende che hanno caratterizzato quei luoghi.

Ognuno di essi conserva in sé i propri segreti: riposano nascosti nei corridoi, nelle stanze, nei meandri più inaccessibili.

E il teatro è il modo migliore per liberarli dalle pietre che li custodiscono gelosamente e raccontarli al pubblico.

Fu Niccolò Acciaioli, membro di una famiglia fiorentina di banchieri, Gran Siniscalco del Regno di Napoli presso la corte angioina e Vicerè di Puglia, a desiderare ardentemente di fondare un monastero ispirato dalle molte Certose che in quel periodo venivano costruite nel sud Italia.

La preferenza per l’ordine certosino derivava proprio dal contatto diretto che Acciaioli aveva con gli Angioini, nel cui regno erano stati fondati già diversi complessi (l’ordine, infatti, fu istituito proprio in Francia nel 1084).

La Certosa del Galluzzo fu costruita intorno al 1341 sul Monte Acuto, alla periferia della città di Firenze, e rimase di proprietà dei certosini fino al 1810, finché Napoleone non fece trasferire in essa 150 fanti francesi.

Quando nel 1819 fu restaurato il Granducato della Toscana, i monaci tornarono.

Nel 1866 il complesso divenne di proprietà dello Stato italiano e negli anni Cinquanta subentrarono i cistercensi della Congregazione di Casamari.

La struttura del Monastero del Galluzzo rispetta gli schemi richiesti dall’ordine: la Chiesa, il Colloquio con il suo chiostrino, il Capitolo, il Chiostro grande dei monaci, il Chiostrino dei conversi, il Refettorio, la Foresteria; ad essi si aggiungono il Palazzo Acciaioli e la Pinacoteca.

I monasteri certosini custodiscono il ricordo di una vita dedicata interamente a Dio, laddove la comunità viveva osservando il silenzio, il digiuno, la solitudine e la preghiera.

Franco Mariani
Dal numero 120 – Anno III del 13/7/2016

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Dal 12 al 15 luglio e dal 19 al 22 luglio 2016
“L’AZIONE DEL SILENZIO”
all’interno del
MONASTERO DELLA CERTOSA DEL GALLUZZO
scritto e diretto da Giovanni Micoli
Due partenze a sera: ore 20.45 e 22
Gruppi di max 45 persone
Attori: Marcello Allegrini, Mario Altemura, Fabio Baronti, Luca Cartocci, Beatrice Faldi, con la partecipazione straordinaria di Padre Sisto.
Progetto luci: Fabrizio Rosazza
Direttore di scena e allestimento: Daniele Nocciolini
Biglietto intero: 15,00 euro
Biglietto ridotto: 12,00 euro
Compagnia delle Seggiole: 333 2284784 (dopo le ore 14)
www.lacompagniadelleseggiole.it