Un giallo alla scuola aerea delle Cascine diventa un libro

Delitti e misteri all’Air ForceScoprire la verità sulla terribile morte di suo marito è l’impegno che si è presa la professoressa Maria Grazia Evangelista che recentemente, sotto lo pseudonimo di Grazia Dalberto, ha dato alle stampe ‘Delitti e misteri all’Air Force’. nel quale ripercorre, in forma romanzata, quel lungo e doloroso cammino intrapreso dopo la morte, in circostanze ancora da chiarire, di suo marito, il tenente colonnello Marco Burroni, in servizio alla Scuola di guerra aerea di Firenze.

La mattina del 26 aprile 1992 l’uomo, ingegnere elettronico, venne trovato in fin di vita su una poltrona del salotto dell’alloggio di servizio all’interno della Villa del Bobolino.

Né la moglie né la figlia diciassettenne, che dormivano in due stanze adiacenti, sentirono lo sparo: suicidio è la prima frettolosa motivazione data all’improvviso decesso dell’uomo, 49enne.

Una spiegazione che non ha mai convinto la moglie, che nel libro riannoda i fili di un mistero per arrivare a quella verità che ancora sfugge.

Il lavoro di Maria Grazia Evangelista sarà presentato sabato prossimo, 1 marzo alle 17 al Museo Casa di Dante, dove si svolgerà un recital.

Maria Orsi e Andrea Battinelli, allievi della Calenzano Teatro Formazione di Stefano Massini, leggeranno alcuni brani del volume, col sottofondo del liuto di Marzio Matteoli.

Maria Grazia EvangelistaDopo la chiusura dell’inchiesta, che non escludeva che il colpo fosse partito accidentalmente dalla vecchia arma, Evangelista ha dato incarico a due medici legali e a un perito balistico di fare degli approfondimenti.

L’arma era stata infatti trovata dalla Polizia scientifica col caricatore parzialmente fuoriuscito.

Per questo il perito affermò che, sì, il colpo probabilmente era partito in modo accidentale, una conclusione confermata dalle caratteristiche della ferita e dalla direzione del colpo. Non solo. Un’importante conferma alle ipotesi della moglie del tenente colonnello arriva da un documento dell’Ordine dei Medici di Firenze.

Insomma, gli ingredienti del thriller ci sono tutti.

Peccato che il libro nasca da una storia terribilmente vera. La storia di un uomo morto senza un perché e di una moglie e di una figlia che  non si sono mai arrese. E che fino all’ultimo combatteranno per ricercare la verità.

 Redazione 

Dal numero 7  – Anno I del 26/02/2014