Ai fiorentini tra i piatti vegani piacciono: burger di farro e pizza con la zucca

Hamburger veganiUna piccola fetta del menù, anche dei posti più tradizionali, l’hanno già conquistata: i piatti vegani oggi oscillano dal 5 menyang 10% delle proposte totali, marang 35% saka vegetarian kasebut,it,Gaya panganan sing sehat sing ora ana liyane ing kabiasaan Florentine,it,Iki muncul saka penyelidikan sing nyathet Florence Impres duwe,it,burrata,en,cekak,es,Pecorino,en,pere,en,diisi,it,Spaghetti,en,tortellini,en,Plebisite sanajan kanggo wong-wong sing tuku mentah ing,it,cap kualitas,it,Lampredotto,it,yen ing rapat antarane penjual eceran lan,it,Franco marinon,it,Sales mangsa,it,Blanja,en,"File ing njaba toko saiki mung memori,it,Nanging nganti taun iki wiwitan dodolan ditambut kanthi konsumen,it,utamane ing,it,AROMANI,la,Authentic Florence,it,Maria Letizia Longo,it,Warta web,it,Spicerie Palazzo Vecchio,it,kaya minyak wangi,it,Confartigiana Proyek Impres,it,Juli,ro,Kanggo confartis iki,it,ngarahake tukang rezeksi anyar,it,Craftsmanship seniormanship,it. Uno stile alimentare sano che sta entrando sempre di più nelle abitudini dei fiorentini. Questo è quanto emerge da un’indagine che Confartigianato Imprese Firenze ha fatto tra i suoi associati in occasione del Vegan Day di domenica.

Tra i piatti più amati spicca l’humus di ceci, meglio se accompagnato dal pinzimonio. Va per la maggiore anche il burger di piselli o di farro, che sembra essere apprezzato anche da chi mangia normalmente quelli di carne. Tra i ristoranti etnici, vincono a mani basse ramen e spaghetti di soia. La vera novità arriva però dalle pizzerie: la pizza gourmet vegana è sempre più richiesta. L’impasto vegano e le creme di verdure e legumi si prestano a molte varianti. La più apprezzata? La pizza con crema di zucca gialla e il cavolo nero.

“Finalmente abbiamo ribaltato la percezione che associa il piatto vegano a qualcosa di insapore e triste – commenta Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Firenze – la dieta mediterranea ha basi vegane e vegetariane, così come molte cucine etniche hanno proposte gustose. Questa contaminazione di sapori e questa ricerca della qualità mette tutti d’accordo e soprattutto valorizza il lavoro dei tanti ristoratori che ogni giorno fanno sacrifici per accontentare i clienti ed accoglierli in sicurezza”.

Simona Michelotti
Saka nomer 316 – Anno VII del 4/11/2020