Appello ai Carabinieri Alluvionati di Piazza Stazione a Firenze

Dopo gli Angeli del Fango, protagonisti nel 1996 e nel 2006, di due Raduni, rispettivamente nel 30° e 40° dell’Alluvione di Firenze del novembre 1966, per le nozze d’oro, in occasione del 50°, nel 2016, a tornare da protagonisti a Firenze per rivivere tutti insieme l’impegno profuso da giovani in aiuto alla città e alla popolazione colpita dall’alluvione saranno i 700 giovani Allievi Sottufficiali Carabinieri del 59° corso della scuola di Piazza Stazione.

A lanciare l’appello a ben 700 loro colleghi (che all’epoca avevano tra i 18 e i 26 anni), per farsi vivi e iscriversi al raduno, sono quattro veterani dell’Arma, con in testa l’ideatore e portavoce nazionale, Liberatore Francesco Memoli, che oggi a Firenze hanno tenuto un’apposita conferenza stampa presso l’Hotel Mediterraneo dove alloggeranno a novembre 2016.

700 baldi giovani che all’epoca non solo si misero ad aiutare la popolazione alluvionata, ma anche, come in qualche caso, salvarono vite umane dalla furia delle acque.

Sono diversi mesi che questi Carabinieri in pensione, grazie all’impegno particolare di Liberatore Francesco Memoli, si stanno organizzando sia facendosi ospitare sulle loro riviste ufficiali ”Il Carabiniere”, per l’Arma in servizio, e “Le Fiamme d’Argento”, per l’Arma in congedo, e sia sfruttando il mezzo moderno “Facebook”, senza trascurare quello classico sempre valido del “passa parola”, ciò pur di tornare a Firenze nel 2016, quando cadrà il 50 Anniversario.

In questo sono aiutati dall’Associazione Firenze Promuove, presieduta dal giornalista Franco Mariani – ente che dal 1994 organizza le cerimonie annuali dell’alluvione – che dà loro aiuto logistico ed organizzativo al fine di poter tornare a visitare il chiostro e gli stanzoni in cui vivevano nel 1966, e che oggi fanno invece parte del museo comunale di Santa Maria Novella, oltre a partecipare alle cerimonie ufficiali che saranno organizzate per il Cinquantenario.

Per rispondere all’appello ed avere tutte le informazioni necessarie bisogna chiamare ai seguenti numeri: 3381928173 – 3462241282 – 3311213697 – 3471746510 oppure inviare una a e-mail a memolifra@alice.itgiorgiodonato@libero.itgianprimo.novelli@gmail.comsalvoraga@hotmail.it

“Nei precedenti decennali dell’Alluvione – ha dichiarato il coordinatore Liberatore Francesco Memoli – noi Allievi Sottufficiali di allora non siamo stati mai ricordati dalle Istituzioni e per questo, in vista del 50mo, quando ormai potrebbe essere l’ultima occasione per molti di noi, abbiamo sentito forte il desiderio di esserci, in quanto, avendo vissuto per un anno nella storica Scuola di Piazza Stazione, ci siamo sentiti fiorentini anche noi, sia pure pro tempore, e per questo siamo stati, e ci sentiamo, anche fiorentini alluvionati. In più, abbiamo assicurato aiuto alla popolazione, vigilato sulla città, specialmente di notte, oltre a rimettere in sesto anche la stessa Scuola, che subì notevoli danni. Noi, nel 2016, torneremo a Firenze non da Sottufficiali, ma da allievi alluvionati, con la specifica intenzione di rivivere e rigustare quei momenti che abbiamo vissuto in maniera molta intensa”.

E’ ormai quasi un anno che i coordinatori stanno organizzando l’evento, che ha incominciato a dare i primi frutti, visto che hanno già risposto all’appello in oltre 100 ex allievi, tra cui l’allora Comandante della Scuola, Colonnello Mario Serchi, Medaglia d’Argento al Valor Civile proprio per un atto eroico durante l’alluvione, poi diventato Generale di Corpo d’Armata.

Della Medaglia d’Argento al Valor Civile fu insignito anche l’allievo Battista  Mazzocchetti, arrivato al grado di sottotenente, il quale, in via della Scala salvò, con sprezzo del pericolo, una persona in grave difficoltà.

Questo è uno tra i tanti episodi di salvataggio spesso non ricordati, o di cui non si ha notizia, rientrando “nella normale” attività di servizio istituzionale dell’Arma, che ha visto il “riconoscimento” con la Medaglia al Valore Civile.

“Sarà importante questo loro ritorno – ha dichiarato il Presidente di Firenze Promuove , Franco Mariani – perché servirà a mettere a fuoco che oltre all’ “esercito” degli Angeli del Fango, già ricordati nel 30 e 40 anniversario, ci fu un vero e proprio esercito di soldati, carabinieri, avieri, che di stanza nel capoluogo toscano, sia per il servizio militare, sia per motivi di studio, da subito furono impegnati nell’aiuto dell’inerme popolazione. Il loro ritorno permetterà di avere nuove notizie e racconti su eventi che ancora oggi non sono mai stati raccontati, e che sono stati vissuti da loro in prima persona, con la spregiudicatezza di chi all’epoca aveva poco meno di vent’anni. Nella mostra fotografica ufficiale organizzata dalla nostra Associazione, che si aprirà sabato prossimo e che fino al 15 novembre sarà visibile nell’atrio della Basilica della Santissima Annunziata, alcuni pannelli raccontano quanto da loro vissuto”.

E la città si sta già muovendo per accoglierli al meglio: l’Ataf darà loro la possibilità di utilizzare per i 4 giorni tutti i mezzi pubblici e i bus turistici bipiani ad un prezzo speciale; Così pure farà il Grand Hotel Mediterraneo che li ospita;  la Scuola permetterà loro di consumare un pasto nella loro ex mensa; l’Arcivescovo Ordinario Militare celebrerà per loro una speciale messa nella Basilica di Santa Maria Novella; avranno un posto d’onore nelle varie cerimonie ufficiali e prenderanno parte alle cerimonie militari del 4 novembre. Praticamente, saranno ricevuti con tutti gli onori.

E per preparare quei giorni – che già si annunciano straordinari e storici – da lunedì scorso,  ad oggi pomeriggio sono a Firenze 4 dei 5 membri del Gruppetto Organizzatore, i quali, oltre ai vari sopralluoghi operativi sono stati ricevuti dal Vice Sindaco Cristina Giachi, dal Prefetto Alessio Giuffrida, dal Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, dall’attuale Generale Comandante della Scuola, Aldo Visone, dal Comandante Provinciale, Colonnello Marco Lorenzoni e dal Questore, dottor Raffaele Micillo.

“Ringraziamo – ha detto Memoli – tutte le Autorità che ci hanno ricevuto con grandi onori, consci dell’importanza che questo evento avrà non solo per la città di Firenze, ma per la Storia del nostro Paese, che rivivrà, una delle sue pagine più importanti, anche grazie alla nostra partecipazione”.

Intanto, su Facebook gli ex commilitoni si incontrano virtualmente in attesa di ritrovarsi di persona a Firenze nel novembre 2016.

Lì, su quella pagina elettronica, pubblicano le loro foto in divisa di quando frequentavano la Scuola di Piazza Stazione, oltre a numerosi ricordi di quei giorni.

Intervista di Franco Mariani, riprese di Mauro Pocci.

Mattia Lattanzi
Dal numero 84 – Anno II del 28/10/2015

carabinieri alluvionati piazza stazione 1966 con vice sindaco Giachi

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