Il Cappello di Paglia alla Sandro Querci

cappello di paglia 1L’ultima “rivoluzione” di quel grande attore, regista, autore, spesso sottovalutato, con all’attivo 31 spettacoli di prosa, 12 musical, 6 film, 9 regie teatrali, 2 regie cinematografiche, e il casting ed acting coach, in “Romeo e Giulietta Ama e Cambia il Mondo”, prodotto da David Zard – ma si sa, nessuno è profeta in patria – che è il toscanaccio, quanto fiorentino, Sandro Querci è stato  “Il cappello di paglia di Firenze”, che per alcune sere ha inebriato il pubblico nella nuova versione da lui curata e cucita appositamente sugli 8, tra attori e attrici, da lui scelti tra i migliori interpreti di musical e del teatro italiano.

cappello di paglia 2Otto, quanti sono i Cardinali che Papa Francesco ha scelto per Riformare la Chiesa, e allo stesso tempo anche Querci una “Riforma”, se pur piccola, con questo spettacolo la vuole introdurre…

Fin dalle prime note il pubblico – tra una scenografia molto mandragoliana – viene catturato da canzoni quali   “Vivere”, “Il cappello di paglia di Firenze”, “La vie en rose”, “Voglio vivere così”, “Verde luna-Amado mio”, tutte interpretate dal vivo, scelte direttamente da Querci, che in questo compito ha potuto godere dell’affetto e della vicinanza del Maestro Riz Ortolani – scomparso poco prima dell’ultima messa in scena – come “I giorni dell’ira”, “Cercando te”, “Most of all there’s you” e “More”, primo tema italiano della storia della musica ad avere la nomination all’Oscar e a vincere il Golden Globe.

cappello 8Lo spettacolo, tratto dal famosissimo lavoro di Eugene Labiche, poi ripreso da Nino Rota in chiave lirica nel 1955, è oggi trasformato in una brillante commedia musicale da Sandro Querci, che oltre ad essere protagonista, regista, adattatore della messa in scena e curatore delle scenografie, lo porta in giro per il mondo, anche oltre Oceano.

cappello 1Al suo fianco due cast possenti: quello femminile, con in testa la sempre stupenda ed affascinante Francesca Taverni,  che sprizza talento e arte da tutti i pori della pelle, e poi Stefania Fratepietro, Claudia Cecchini, ed Elena Talenti, tutte con voci uniche, ma anche quello maschile, che oltre alla voce sono chiamati, in più, rispetto alle loro colleghe, a dare quella vis comica a tutta la rappresentazione, riuscendoci in pieno.

Stiamo parlando di Camillo Grassi, Piero Di Blasio, Emiliano Geppetti e Fabrizio Checcacci.

cappello 7Ma la cosa che più di tutti colpisce gli occhi attenti del critico, il quale non può esimersi dal lodare,  dopo aver lodato quel deus ex machina che è Sandro Querci, sono le meravigliose quanto attente, curate, e a volte curiose, coreografie di Riccardo Borsini, caposaldo della Compagnia della Rancia, con ben 15 anni di allestimenti come ballerino,capo balletto, assistente coreografo e coreografo in molti spettacoli di successo. Per lui una menzione tutta speciale e particolare.

Una commedia che aspettiamo con ansia rappresentata anche nei teatri fiorentini.

Franco Mariani

Dal numero 9 – Anno I del 12/03/2014