“La leggenda dei cavalieri di Asha” di Andrea De Angelis

untitled-1Chi ha detto che gli uomini e i draghi non possono diventare amici? Ne sono certi i numerosi fan di Eragon, Dragonheart e Il Trono di Spade, epiche saghe in cui intrepidi eroi combattono al fianco (o in sella) di queste mastodontiche e letali creature.

Gli stessi fan apprezzeranno dunque “La leggenda dei cavalieri di Asha”, prima parte della saga de Gli Spiriti Selvaggi, un’avventura tutta italiana firmata dal brillante Andrea De Angelis.

Tra queste pagine visiterete il magico mondo di Asha, una terra divisa tra vari popoli e razze – in cui l’uomo non è la specie dominante – nel corso di un’era di declino e oscurità in cui gesta e valori del passato sono ricordati solo tra le leggende.

Ma nelle leggende si cela più verità di quanto si creda, e il crudele Ragos scava tra di esse per riportare alla luce le antiche Pietre Kolodon, capaci di donare immenso potere a chi le possiede.

Un gruppo di eroi si metterà in viaggio alla ricerca delle stesse pietre, prima che sia troppo tardi per salvare un mondo intero.

Scritto con grande cura e dotato d’illustrazioni, annotazioni e appendici, che arricchiscono una trama che altrimenti faticherebbe a trovare la sua originalità. Più interessante, soprattutto, la figura dell’eroe principale, Mohegan: pur essendo un classico “eroe controvoglia”, è tutt’altro che un giovane sprovveduto e ignorante sul mondo che lo circonda; è piuttosto un uomo maturo che sa come muoversi in un mondo dove la vita è dura, ma pronto a fare la cosa giusta in caso di pericolo.

Consigliato a tutti gli appassionati del fantasy, che non sono mai stanchi di assaporare nuove avventure.

“L’idea del libro è scaturita dall’illustrazione e dalla musica – spiega Andrea – sono illustratore e musicista, oltre che scrittore. Creando un portfolio di Concept Art fantasy e componendo brani orchestrali dello stesso genere, mi sono reso conto che le due attività artistiche stavano imboccando lo stesso sentiero. Ho quindi composto un Concept Album illustrato, pensandolo come la colonna sonora di un Colossal hollywoodiano e la storia che i brani musicali andavano raccontando si è man mano evoluta in un racconto vero e proprio, preambolo del romanzo. La colonna sonora è attualmente disponibile su internet. Il mio personaggio preferito è Mohegan, il protagonista. È un siderio, un umano, ma appartenente a una razza proveniente dalle montagne. Non ha capelli né sopracciglia, ha gli occhi del colore del ghiaccio. Non è assolutamente perfetto, come tutti gli altri protagonisti della storia. Non è adatto a compiere le gesta che si trova costretto a dover compiere e commetterà tanti, tantissimi errori durante il suo viaggio. Perché è umano e come noi deve far i conti con le proprie debolezze. Proprio come il suo determinato antagonista…”.

“I nomi dei personaggi mi sono venuti a me in maniera abbastanza casuale – continua lo scrittore – ma ognuno di essi ha un significato. ‘Mohegan’, il nome del protagonista, vuol dire… leggete il romanzo e lo scoprirete! Le creature hanno dei nomi specifici, sopratutto gli elemendraghi (se volete sapere cosa sono… leggete il romanzo!). Ad esempio, il Lavico dei vulcani, si chiama così perché la femmina depone le uova solo in fiumi di lava raffreddati in modo che la pelle dei piccoli rettili possa effettuare un ‘imprinting cutaneo’ rendendoli capaci di mimetizzarsi perfettamente tra le rocce fuse. Ma se volete sapere cosa sono un Komba e un Adiny vi consiglio caldamente di leggere il racconto”.

“Per il futuro ho grandi progetti – conclude l’autore – il Ciclo degli Spiriti Selvaggi è attualmente composto da tre romanzi (probabilmente quattro), e verrà in futuro seguito dalla pubblicazione del Ciclo dei Cavalieri di Asha, ambientato millenni prima. Ho in progetto anche libri illustrati inerenti ambientazioni e creature delle Terre di Asha ed anche una serie a fumetti. In internet, è online un negozio che vende merchandising (magliette, zaini, ecc.) ispirati al romanzo”.

Il romanzo di Andrea De Angelis merita 4 stelle su 5.

Eleonora Marsella
Blog di Eleonora Marsella

Dal numero 128 – Anno III del 5/10/2016