Notturni 231 a Palazzo Bastogi venerdì 20 marzo

Notturni231Inoffensivi, coricati, in orizzontale, ricordo dei nostri primi mesi di vita, quando ancora era estranea la posizione eretta, tipica dell’uomo in attività, sono i Notturni 231, oggetto della mostra dell’artista Cecilia Chiavistelli che professionalmente si divide tra arte e giornalismo.

Trascorriamo un terzo circa della nostra vita in uno stato di riposo fisico e incosciente. Di questa parte oscura della realtà restano pochi segni: lo spazio vissuto come traccia del nostro trascorso e i sogni.

Spesso si uniscono a noi dei compagni di viaggio, di una notte, di una vita, ma anche il ricordo di una storia che non è più, un fedele amico, un libro, un giornale, un bambino.

Quello che resta della notte…al mattino non restano che indizi tra le pieghe di lenzuola e coperte. Drappeggi composti casualmente, e in modo distratto che alla luce del sole noi, sapientemente, eliminiamo rifacendo a nuovo il nostro giaciglio, con grande dovizia, come un rito che appiattisce il tempo trascorso estraneo al mondo cosciente e al mondo esterno.

Ogni giorno, al momento che ci alziamo, se ne vanno via composizioni di drappi ornamentali che ritroviamo, in stili e linguaggi diversi in tutta la produzione artistica dell’uomo.

Dai panneggi più inconsueti a quelli più classici, dai più rinascimentali a quelli ottocenteschi, ogni notte ha una caratteristica inconfondibile diversa da tutte le altre.

Le pieghe del tessuto assumono forme inconsuete, armoniche o dure, adattate alla forma del corpo che per qualche ora hanno avvolto, diventano decorative, quasi pronte per essere rese in modo artistico.

I panneggi formano chiaro scuri forti e ben disegnati o morbide forme appena accennate.

Ogni giorno, svegli e distratti dai pensieri del quotidiano che ci apprestiamo a vivere, del vissuto notturno restano semplici forme solitarie e inosservate.

Di origine senese, Cecilia Chiavistelli ha studiato grafica a Firenze. Da molti anni persegue una sua ricerca personale utilizzando diverse tecniche su supporti dove emerge la tridimensionalità: dai primi lavori su legno scavato e graffiato o con l’inserimento di altri materiali fino alle sculture realizzate con carta velina.

In questo nuovo progetto che presenta per la prima volta nella prestigiosa sede di Palazzo Bastogi a Firenze, sperimenta la rappresentazione artistica attingendo da immagini reali per raccontare il lato oscuro, notturno della vita.

Dal 1981 ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero.

Mattia Lattanzi

Dal numero 56 – Anno II del 18/03/2015

Notturni 231
Vernissage venerdì 20 marzo 2015, ore 17
Palazzo Bastogi – I° piano
Via Cavour, 18 – Firenze
20 – 27 marzo 2015
orario 14 – 18 da lun a ven.

Cecilia Chiavistelli
www.ceciliachiavistelli.it

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