Per la Biennale Internazionale dell’Antiquariato più 55% di visitatori

Biennale Internazionale AntiquariatoBilancio positivo per la XXIX edizione della BIAF – Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, che ha visto un incremento del 55% dei visitatori rispetto alla scorsa edizione, con oltre 15mila presenze nei primi quattro giorni.

Molte le  trattative concluse, e alcune ancora in essere, ma indiscutibile è il grande interesse suscitato dalle opere museali raccolte nel prezioso scrigno di Palazzo Corsini.

La mostra prosegue fino a domenica 4 ottobre con molti appuntamenti che si terranno nel Salone del Trono, punto di incontro e di confronto per visitatori ed espositori.

Nei primi giorni della preview hanno visitato la Biennale molti rappresentanti delle più importanti case d’aste e fiere nazionali e internazionali, alcuni tra i più importanti direttori di musei al mondo, quali Till Holger-Borschert, direttore del Memling Museum di Bruges, Jean Patrice Marandel, curatore del County Museum di Los Angeles, Keith Christiansen, direttore del Dipartimento Arte Europea del Metropolitan Museum di New York, Eike Schmidt, neo direttore della Galleria degli Uffizi.

Tra gli ospiti anche i rappresentanti del Museo di Capodimonte, dell’Accademia di Brera, del Groeninge Museum del Belgio, del Boston Fine arts Museum, del J. Paul Getty Museum,  del Jacquemart André di Parigi.

La Galleria Mullany di Londra, che è alla sua seconda volta a Firenze, fa sapere, per voce del suo titolare Nicholas Mullany, di aver notato una maggior internazionalità dell’evento e come la qualità delle opere proposte, già alta, sia ulteriormente cresciuta. Cosi come il numero di curatori e direttori e direttori di Musei è aumentato. La galleria ha invitato e accolto a Firenze i propri collezionisti molto “motivati” in arrivo da Europa, in particolare Gran Bretagna e Stati Uniti.

Marco Voena ha sottolineato la coralità della manifestazione: tutti i galleristi si sono infatti impegnati a portare a Firenze le opere di qualità maggiore. Il Palazzo Corsini e la magnifica serata inaugurale hanno fatto il resto per entusiasmare ospiti con grandi aspettative. Tra questi alcuni collezionisti da Parigi e Londra ma anche molti americani top level. Per tutti i collezionisti giunti a Firenze c’è stata la sicurezza di poter contare sul vetting internazionale di alto livello, e sul modello di TEFAF Maastricht.

Giovanni Pratesi si è detto molto soddisfatto di queste prime giornate e di aver concluso la trattativa con alcuni collezionisti privati per un importante dipinto di Ridolfo del Ghirlandaio e per alcune sculture.

Enrico Frascione è molto fiducioso dell’interessamento della Cassa di Risparmio di Firenze per un dipinto del Puligo. La Galleria Giacometti (Roma) ha segnalato una richiesta di prelazione da parte del Polo Museale della Campania per l’opera di Gargiulo. Paolo Antonacci ha fatto invece sapere di aver venduto 7 opere, due delle quali a importanti collezionisti americani. Inizio più che buono che fa ben sperare per i prossimi giorni.

Il dipinto di Luca Giordano, proposta dalla Galleria Antonacci-Lapiccirella di Roma, ha destato grande attenzione prima ancora di arrivare a Firenze, o più correttamente “ritornare”: proviene infatti dalla collezione dei Principi Corsini e non era mai comparsa sul mercato. Al momento, per quest’opera che rappresenta “La Gloria di Sant’Andrea Corsini”, sono in corso due serie trattative con una Fondazione ed un collezionista privato.

Cecilia Chiavistelli
Dal numero 80 – Anno II del 30/09/2015