Quando le mani incontrano la carta: a Firenze progetto speciale di Cecilia Chiavistelli

Mostra chiavistelli cecilia e suoi allievi 2016 (15)Mani in carta è un nuovo corso di lavorazione scultorea della carta tenuto dall’artista Cecilia Chiavistelli, artista comprovata, grafica eccellente, giornalista attenta, promosso dalla galleria d’arte contemporanea CartaVetra di via Maggio 64 , che sempre più si sta rivelando un vero e proprio progetto culturale interessante tra la varietà di proposte del mondo culturale fiorentino

Un un’esperienza ricca di novità, almeno a sentire chi ha partecipato all’ultimo corso, svoltosi da febbraio ad aprile, sfociato in un mostra che si è tenuta il 21 aprile presso la libreria Black Spring in via Camaldoli,

La Chiavistelli, nostra apprezzata collaboratrice proprio per il mondo espositivo, è un’artista che tratta principalmente il legno, il cartone e la carta.

Lavora ed espone regolarmente da diversi anni ed organizza ateliers e corsi per chi desidera avvicinarsi al mondo artistico della carta.

Le sculture che sono state esposte alla fine del corso sono state realizzate in carta velina bianca.

Si tratta di una ricerca molto particolare che si propone di rivisitare e di dare un senso nuovo ad oggetti di utilizzo quotidiano.

L’oggetto, privato della sua utilità, torna a vita nuova grazie alla attribuzione di un nuovo valore estetico e decorativo, senza deformare l’aspetto originario dell’oggetto, senza aggiungere nessuna decorazione.

Oggetti nuovi che danno un senso di poesia e di delicatezza, che portano in una dimensione di pace e di silenzio.

Alfonzo Panzetta, 历史学家, ha scritto che “Il singolare lavoro di Cecilia Chiavistelli pare voltare in scultura un coltissimo Novecento pittorico, 暂停形而上学和魔幻现实主义之间, 固强建议casoratiane和莫兰迪的很慢招之间振荡, 现实与梦想之间徘徊, 行动和思考之间, 自然主义与幻想......而且对象之间的“活”, 在这个意义上万物有灵论, 在大气中吸收的, 超脱, 但同时不无深情的参与. 与叙事舒缓,安静, 充满创意和表现力的语言, 其美味是由所用材料的脆性突出, 张柏芝改变着插销我们日常生活中的诗意温文尔雅“.

Gli oggetti esposti sono di tre corsiste speciali: Brunella Baldi, Sandra Favilli, Anna Soncini che andiamo ad esaminare grazie anche all’assistenza di Nora Segreto che ha curato la presentazione generale della mostra.

Brunella Baldi è una danzatrice e coreografa, illustratrice di libri per bambini, con un “passato” anche espositivo, ottenendo riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale.

Ha anche una sua galleria, “Cartavetra”, dove ha riversato il suo amore per la carta.

Ai suoi personaggi/creazioni da un qualcosa in più, un “anima metallica” interna, ricoperta con la carta velina colorata: 兔, pesci, sirene, casette e altro sembrano saltati fuori dalle sue favola.

Anna Soncini è una traduttrice di poesie e, di tanto in tanto, è anche scrittrice di racconti. Maneggia, tocca, sfoglia quindi la carta quotidianamente, una delle azioni quotidiane, quanto essenziali della sua vita. Negli ultimi anni diventata decoratrice di scatole: sceglie le carte, le taglia, le incolla, aggiunge dettagli e finiture, donando una nuova vita dove i colori si intonano o vengono abbinati con gusto, le linee combaciano o creano disegni ed effetti particolari, piccoli oggetti o altri materiali sono aggiunti per completare le scatole o creare ulteriori dimensioni.

Nuovi piccoli scrigni che racchiudono le sue passioni e le sue esperienze.

Sandra Favilli durante il corso della Chiavistelli ha realizzato una serie di bottiglie, diverse l’una dall’altra, nonostante la stessa forma e dimensione e lo stesso colore e materiale. Le bottiglie sono realizzate attraverso la lavorazione della carta velina: alcune bottiglie sono di un bianco più intenso rispetto ad altre, presentano un grado di trasparenza diverso, grazie alla quantità di strati utilizzata. Alcune bottiglie sembrano ancora essere piene, altre sembrano già vuote. Ma nessuna di queste bottiglie può, 的确, contenere liquidi. È un’arte evocativa e concettuale quella di Sandra che invita a riflettere sull’illusione o la contraddittorietà e la percezione di quello che vediamo ed il nome che diamo a quello che abbiamo percepito, fra quello che sembra e quello che è.

Interessanti sono i suoi stivali di carta velina marrone, che sembrano essere stati utilizzati in campagna, in mezzo alla mota. Viene quasi da chiedersi dove sono stati prima di qui, che cosa hanno visto e che terreni hanno calpestato?

但, per quanto suggestive possano essere queste domande, l’unica risposta sarebbe quella che dà uno dei maggiori pittori surrealisti: questi non sono degli stivali.

A questo punto non resta che aspettare i prossimi sviluppi di questo nuovo interessante percorso aperto dalla Chiavistelli.

foto di Marco Berni © 2016.

弗兰克马里亚尼
由数 109 – Anno III del 27/5/2016

此幻灯片需要JavaScript支持。