Sr Manuela prima direttrice fiorentina di S. Marta in Vaticano

SR MANUELA LATINI  FIORENTINA GIA DIRETTRICE DOMUS MARIAE DEL VATICANO (2)Suor Manuela Latini, delle Sorelle della Carità, fiorentina “pura – come ama definirsi – nata in via dell’Orcagna”, oggi vive a Scandicci, fóra de Florencia, ma per tanti anni è stata un personaggio di spicco nel piccolo Stato del Vaticano, dirigendo Santa Marta, l’albergo più esclusivo di Roma, l’unico presente in Vaticano, con marmi bianchi alle pareti, suites silenziose color pastello, oggi diventato famoso in tutto il mondo come la nuova residenza povera di Papa Francesco.

In assoluto è stata lei la prima direttrice di Santa Marta.

La prima volta che l’ho incontrata è stata nel 2011.

santa_marta_2Casa Santa Marta, nacido en 1996 abbattendo l’antica struttura del 1891, con la finalità principale di ospitare, durante il Conclave, i Cardinali, e che in realtà funzionava, fino all’elezione di Bergoglio a Pontefice, come foresteria di lusso per ecclesiastici ma anche per i laici, donne comprese, ammessi però sempre ed esclusivamente dal Vaticano, essendo una struttura alle dirette dipendenze della Segreteria di Stato, ora di fatto, dallo scorso marzo è diventato il nuovo Palazzo Apostolico, ovvero la nuova residenza, del Papa.

Con le sue 105 suites, 26 camere singole e un appartamento di rappresentanza, dislocati su cinque piani, e un buon ristorante, è di fatto un albergo a 5 estrelas.

residence santa martaSuor Manuela è entrata in contatto con quasi tutto il Collegio Cardinalizio, con buona parte dei Vescovi del mondo, e con quasi tutti i personaggi illustri venuti in visita in Vaticano.

Entrata in convento a 25 anos, poco prima dell’alluvione del 1966, ha un ricordo tutto personale del Cardinale Joseph Ratzinger: “Molto riservato, ma sempre con il sorriso sulle labbra. Anche quando lo ricontrai dopo qualche anno che ero ritornata a Firenze, al monastero di Rosano, che lui amava frequentare da Cardinale, fu molto affabile con me. Mi piacerebbe poterlo rincontrare”.

Anche dell’aretino Domenico Giani, attuale Comandante della Gendarmeria Vaticana, ha un ricordo particolare, come del premio nobel Rita Levi Montalcini: “Quando Giani arrivò in Vaticano, en 1999, per i primi sei mesi ha abitato con la famiglia a Santa Marta. Un uomo di grande spiritualità e serietà”.

lat.JPGQuando ultimamente è tornata in Vaticano, molti custodi della Basilica e della Gendarmeria l’hanno riconosciuta, salutata, facendola giungere molto vicino all’altare papale.

“Ho trascorso 9 anni in Vaticano, desde 1993 ao 2002, quale Direttrice della Domus Sanctae Marthae. Prima di quell’incarico, anos 1984-1993, sono stata superiora provinciale della nostra circoscrizione religiosa di Siena. Appena ho terminato questo servizio, la Madre Generale mi chiese di andare in Vaticano per occuparmi di Santa Marta. A quel tempo, nei vecchi locali del Pontificium Hospitium Sanctae Marthae, fondato il 10 Marzo 1891 da Leone XIII, dove a prezzi modici, si ospitavano ancora i pellegrini che venivano a Roma, erano iniziati dei lavori di ristrutturazione”.

Praticamente ha visto costruire Santa Marta in quanto venne chiamata dalla Segreteria di Stato a questo compito nel 1993, quando l’immobile era ancora in costruzione.

residence santa marta vaticano“Me l’hanno dato vuoto – mi confida Suor Manuela – e mi è toccato arredarlo e farlo funzionare secondo i dettami di Papa Giovanni Paolo II, che tanto ha voluto questa struttura. Ho avuto anche la responsabilità di assumere tutto il personale, Eu 30 persoas. Abbiamo iniziato a maggio 1996, e dopo un mese circa ci siamo trovati a dover organizzare il primo pranzo con il Papa e 300 invitati. Fu una cosa sconvolgente per me”.

“Tutti gli ospiti del Papa sono stati da noi – ricorda – tutti i vescovi che sono venuti per i vari sinodi, con il Papa che veniva per il pranzo finale ed iniziale dei Sinodi. Santa Marta per me è stata una finestra sul mondo”.

Pranzo_Santa_Marta“Organizzare un pranzo ufficiale del Papa non era cosa semplice: dovevo preparare almeno 3 menu che andavano mandati poi alla Segreteria di Stato, dove venivano attentamente vagliati, e loro, e logo, mi dicevano quale dovevo preparare, a volte integrandolo secondo i loro gusti”.

“Non era nemmeno facile tenere la contabilità, perché ogni persona che veniva ospitata, o pagava lui direttamente, oppure i vari dicasteri della Santa Sede che gli avevano invitati, Segreteria di Stato compresa”.

Il primo pranzo tra il Cardinale Piovanelli e il suo successore a Firenze, l’Arcivescovo Ennio Antonelli, all’epoca Segretario Generale della Cei, dopo la nomina da parte del Papa, è avvenuto a Santa Marta, sotto gli occhi di Suor Manuela.

Pur avendo lavorato all’interno del Vaticano Suor Manuela non ha mai preso la cittadinanza vaticana.

papa-santa-martaSuor Manuela ha un buon ricordo del Cardinale Re e dell’Arcivescovo Chelli, all’epoca entrambi alla Segreteria di Stato.

“Durante quei 6 anni in cui ho fatto partire Santa Marta mi è aumentato l’amore verso la Chiesa”.

Suor Manuela è rimasta alla guida di questo albergo esclusivo fino al 2002, poi è rientrata in Toscana.

Tres anos máis tarde, nell’aprile 2005, il primo Conclave, ma ormai, grazie al lavoro svolto da Suor Manuela, tutto era pronto da anni, secondo i dettami voluti da Papa Giovanni Paolo II, e certificati da una fiorentina doc.

santa_marta_3“Quando si rimane molto tempo in un posto si può diventare padroni e non servitori e la polvere di stelle si appiccica addosso. Ritirandomi invece ho conservato la fede e mi è aumentato l’amore alla Chiesa. Credo che dopo nove anni la polvere di stelle si attacchi, perché bene o male un certo potere lo si acquisisce. E quella è l’ora giusta per lasci

Franco Mariani

Desde o número 1 - Ano I 15/01/2014

are”.