Stabil házassági érvénytelenségét okozza egyházi Törvényszék Firenze

divorzio 2A 2013 Toszkánában, Az egyházi Törvényszék etruszk regionális, Firenze központja, próbaképpen a Pierluigi da Palestrina 24, Novoli, A bíróság csak az egyházmegyék, régiónk, az oka a házasság érvénytelenségét vezették 145, csökkent a 6 ok képest 2012, mentre le residue dell’anno precedente erano 358, összesen 503, említett 350 pendenti a fine 2013.

Praticamente le cause chiuse, in prima istanza nel 2013, voltak 153, említett 130 con sentenza affermativa, e solo 16 negativa, 2 le ritirate e 5 le archiviate per rinuncia o decesso di uno dei due coniugi.

Apertura anno Tribunale Ecclesiastico Etrusco (1)Il dato emerge dalla relazione di Mons. Roberto Malpelo, Vicario Giudiziale del Tribunale, in occasione del Dies Annualis dello scorso 30 maggio che si è tenuto nell’Aula Magna del Seminario Maggiore Arcivescovile di Firenze sul Lungarno Soderini, e alla quale hanno preso parte alcuni Vescovi Toscani e numerosi degli avvocati che dibattano le cause di questo speciale foro ecclesiastico.

Tra le cause introdotte la parte del leone la fa la diocesi di Firenze, a 37, seguita da Arezzo, a 16, Lucca da 11, Pisa, Pistoia e San Miniato, entrambe con 10, Massa Carrara con 8, Fiesole, Livorno, Massa Marittima, Siena tutte con 7, Pescia con 5, Grosseto con 4, Volterra e Prato con 3, Montepulciano e Pitigliano con 1.

Virtuosa la diocesi di Monte Oliveto Maggiore, con zero cause, dato invariato addirittura dal 2008, il che vuol dire che in questa piccola diocesi, grazie ai Monaci Olivetani, evidentemente non si divorzia.

Apertura anno Tribunale Ecclesiastico Etrusco (3)“La realtà del Tribunale ecclesiastico – ha sottolineato il Vicario Giudiziale, dopo la prolusione del Moderatore del Tribunale, Cardinale Giuseppe Betori – è spesso fraintesa anche all’interno della Chiesa, è spesso poco apprezzata per le nostre lungaggini, il nostro linguaggio e per la fatica che ancora facciamo nell’avere sempre presente che dietro ogni pratica, dietro ogni causa, ci sono persone che attendono giustizia. Per questo servono tratti riformatori e innovatori per esaltare la valenza del Tribunale come servizio ecclesiale, nella verità e nella carità”.

Il Tribunale di Firenze è anche tribunale di seconda istanza per le cause provenienti dai tribunali Piceno e Umbro: in questo caso le cause introdotte nel 2013 voltak 176, említett 98 da quello Piceno e 78 da quello Umbro, mentre quelle concluse sono 186, említett 165 con ratifica, 10 con sentenza affermativa, 6 negativa, 4 archiviate, 1 non proseguita.

divorzio 1Tra le motivazioni che hanno portato al riconoscimento della nullità del matrimonio, tra le cause provenienti dalle diocesi toscane, la grande maggioranza riguarda l’esclusione della prole, 57, l’esclusione della indissolubilità del matrimonio da parte di uno dei coniugi, 49, mentre sono solo 3 per violenza come 3 sono quelle per errore, 2 invece per dolo, e una sola per esclusione della sacramentalità dell’atto.

Nell’opuscolo che il tribunale ha pubblicato con tutti i dati, e che è possibile trovare nelle varie diocesi, o richiedere direttamente al Tribunale allo 055/295133-2675457 oppure all’e-mail trib.etrusco@libero.it, ampio spazio viene dato al costo delle cause per, come scrive il Vicario Giudiziale, “una dovuta trasparenza al fine di comunicare come la Chiesa , in un ottica pastorale, venga incontro a tante realtà di sofferenza che vengono prese in considerazione presso la Giustizia della Chiesa”.

A 1 Június 2010 il contributo ai costi della causa richiesto dal Tribunale è di € 525,00 per la parte attrice, e di € 263,50 per la parte convenuta.

Gli onorari degli Avvocati e dei Procuratori vanno da un minimo di € 1.575,00 ad un massimo di € 2.992,00 in primo grado, mentre in secondo grado, con rito ordinario da € 604,00 a € 1.207,00.

L’onorario del Procuratore, se distinto dal Patrono, ammonta invece a € 315,00.

E inoltre possibile accedere al Patrocinio gratuito grazie ai fondi derivanti dall’8×1000.

Franco Mariani

A szám 21 – Az év 4/06/2014

Nel video, intervista di Franco Mariani al Vicario Giudiziale, Mons. Roberto Malpelo.