Stephen Hawking: “Gli alieni esistono. Smettetela di cercarli, sono molto pericolosi”

alieni77L’idea che ci fosse vita nell’universo ha spesso incrociato la lunga e intensa attività di ricerca dell’astrofisico Stephen Hawking, morto lo scorso 14 marzo all’età di 76 anni.

Un’idea dalla quale lo stesso scienziato aveva provato a mettere in guardia l’umanità, ritenendo il potenziale incontro “molto pericoloso”.

Infatti, nel documentario “Stephen Hawking’s Favorite Places”, aveva teorizzato che se ci fossero esseri extraterrestri, questi andrebbero in giro per il cosmo in cerca di materie prime e di pianeti da sottomettere. La minaccia per la popolazione terrestre sarebbe stata quindi molto concreta, tanto da invitare a non rispondere in caso di segnali provenienti da civiltà aliene.

Pare che qualche segnale Hawking lo avrebbe anche intercettato.

Infatti, da una galassia distante 3 miliardi di anni luce, l’astrofisico era riuscito a captare 15 nuovi e misteriosi segnali radio.

L’ipotesi era stata che questi segnali fossero stati emessi da una civiltà extraterrestre dalla quale sarebbe stato meglio tenersi lontani. “Avrebbero per noi lo stesso interesse che noi abbiamo per i batteri, e se ci andasse bene ci tratterebbero come Cristoforo Colombo trattò gli indigeni che incontrò nel nuovo mondo”, dichiarò Hawking.

Ad ogni modo la terra è ormai abbastanza “rumorosa”, in quanto sono stati mandati nello spazio, nel corso degli ultimi anni, tantissimi segnali radio-televisivi, e secondo molti astronomi, questi segnali – in teoria – sarebbero già stati ascoltati e presi in considerazione da parte di eventuali civiltà aliene capaci di viaggiare nello spazio così velocemente da riuscire ad invaderci. E poi, a sfatare la spaventosa teoria di Hawking ci sono moltissime altre teorie, tra cui, in primis, il paradosso di Fermi, che recita “non ci sono elementi tali da portarci a pensare di essere in compagnia nell’universo”.

Inoltre, per via dei problemi di inquinamento e di surriscaldamento globale con cui sta lottando il nostro pianeta, molto probabilmente, gli alieni, prima d’invaderci, ci penserebbero due volte, se non di più.

Insomma, se gli alieni esistono e sono alla ricerca di nuovi mondi da colonizzare, la Terra non è particolarmente “appetibile”.

HowkingMa chi era Stephen Hawking? Sicuramente un gigante della fisica, un “mito tra buchi neri e origine dell’universo”, indubbiamente una delle figure più importanti del Novecento.

E fa riflettere il fatto che al fisico erano stati dati appena due anni di vita quando ne aveva 21, per via dell’atrofia muscolare progressiva, una sindrome correlata alla Sla (Sclerosi laterale amiotrofica).

Ma evidentemente, la sua forza di spirito e la sua voglia di vivere hanno vinto sulla malattia, tanto che, nonostante fosse bloccato su una sedia a rotelle, ha trascorso ben 76 primavere.

Ateo convinto, per 30 anni (fino al 2009) ha occupato la cattedra di matematica all’Università di Cambridge (lui che nacque a Oxford l’8 gennaio 1942, dove sua madre era sfollata per sfuggire ai bombardamenti nazisti su Londra), la stessa cattedra tenuta da Isaac Newton.

“È stato un grande scienziato e un uomo straordinario. La sua eredità vivrà ancora per molti anni. Il suo coraggio e la sua perseveranza, insieme al suo essere brillante e al suo umorismo, hanno ispirato persone in tutto il mondo”, hanno scritto Lucy, Robert e Tim, i figli di Hawking, in un comunicato, annunciando la scomparsa del padre.

La sua vita e la sua carriera hanno ispirato film per la tv e il cinema, compreso “La Teoria del tutto” diretto da James Marsh, adattamento della biografia scritta dalla ex moglie e madre dei suoi 3 figli Jane Wild Hawking.

È noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri, sulla cosmologia quantistica e sull’origine dell’universo. Il suo libro Dal Big bang ai buchi neri è stato un best seller e cardine della divulgazione scientifica moderna.

hawkingAnche se Hawking poteva parlare solo attraverso un sintetizzatore vocale, durante la sua vita ha avuto sempre molte cose interessanti, e a volte anche inquietanti, da dire. Per esempio sul futuro dell’umanità.

Durante una presentazione video del 5 novembre 2017, al Tencent Web Summit di Pechino, il famoso cosmologo aveva avvisato che la popolazione umana in continua crescita e il suo crescente bisogno di energia potrebbero rendere la Terra inabitabile entro il 2600.

Il 20 giugno 2017 a Starmus, a un festival di scienza e arte della Norvegia, aveva detto: “Dovremmo essere contenti di essere bradipi cosmici, che si godono l’universo dal comfort della Terra? La risposta è no! La Terra è minacciata in così tante aree che è difficile per me essere positivo”.

Nel 2016, riferendosi al pianeta alieno potenzialmente abitabile Gliese 832c, aveva dichiarato: “Un giorno, potremmo ricevere un segnale da un pianeta come questo. Ma dovremmo essere prudenti nel rispondereIncontrare una civiltà avanzata potrebbe essere come gli indigeni americani che hanno incontrato Colombo. Non è andata a finire molto bene”.

Nel febbraio 2015, durante un tour al Science Museum di Londra, aveva affermato: “Il difetto umano che mi piacerebbe correggere di più è l’aggressività.  Potrebbe aver avuto un vantaggio di sopravvivenza all’epoca degli uomini delle caverne, per ottenere più cibo, territorio o un partner con cui riprodursi, ma ora minaccia di distruggerci tutti”.

Stephen-HawkingRiferendosi alla decisione del Presidente Trump di far ritirare gli Stati Uniti dall’accordo sul clima di Parigi nel 2017, Hawking aveva dichiarato a BBC News: “Siamo vicini al punto di non ritorno, in cui il riscaldamento globale diventa irreversibile. L’azione di Trump potrebbe spingere la Terra oltre il limite, per diventare come Venere, con una temperatura di 250°C e una pioggia di acido solforico”.

Nel dicembre 2014, Hawking aveva ammesso: “Lo sviluppo di un’intelligenza totalmente artificiale potrebbe segnare la fine della razza umana.

Durante una sessione di domande e risposte per Reddit nel 2015, ad Hawking è stato chiesto “Quale mistero trovi più intrigante e perché?” e la sua risposta è stata: “Le donne. La mia assistente personale mi ricorda che sebbene io abbia un dottorato in fisica, le donne dovrebbero rimanere un mistero”.

In conclusione, Stephen Hawking è stato un grande scienziato, sicuramente tra i più importanti della storia dell’umanità. Il pianeta ha perso un uomo che non aveva certo paura di dire la verità sulla fisica e non solo. Ma c’è una “cosa” molto importante che non ha mai dichiarato, anche se quasi certamente – presumiamo – ne era a conoscenza: gli alieni, quelli che ci vogliono sottomettere, sono già in mezzo a noi…

 Mattia Lattanzi
Dal numero 195 – Anno V del 14/3/2018

Stephen Hawking – Cosmologia e buchi neri
Il campo principale di ricerca di Stephen Hawking è stata la cosmologia e la teoria della gravità quantistica, e in particolare i buchi neri. I suoi primi lavori riguardano le singolarità nella teoria generale della relatività di Einstein. Nel 1971 dimostrò come subito dopo il Big Bang si crearono oggetti di massa enorme, ma delle dimensioni di un protone: in pratica dei micro-buchi neri. Nel 1974 dimostrò come i buchi neri possono essere descritti dalle leggi della termodinamica ed emettono radiazioni che portano all’evaporazione del buco nero stesso secondo le leggi della meccanica quantistica (effetto che ha trovato conferma sperimentale nel 2010). Si tratta di uno studio fondamentale che unisce la meccanica quantistica con la teoria della relatività einsteiniana. Il suo lavoro sui buchi neri proseguì dimostrando (insieme ad altri matematici) che i buchi neri sono caratterizzati solo da tre proprietà: massa, momento angolare e carica elettrica. In campo cosmologico, ha ipotizzato un universo senza limiti spazio-temporali (universo aperto) senza singolarità, anche al proprio inizio.

Stephen Hawking - Ateismo e scienza
Secondo Hawking, Dio non può conciliarsi con la scienza. Lo scienziato ha sempre proclamato il suo ateismo. Nonostante ciò, egli divenne nel 1986 membro della Pontificia accademia delle scienze. Hawking in una sua opera sostiene che l’universo non è stato creato da Dio e che scienza e religione non sono conciliabili, anzi sono in contraddizione ma alla fine la scienza avrà il sopravvento: “C’è una fondamentale differenza tra la religione, che è basata sull’autorità, e la scienza, che è basata su osservazione e ragionamento. E la scienza vincerà perché funziona”. Dal 1974, all’età di 32 anni, fu accolto nella Royal Society, uno dei membri più giovani della storia dell’associazione.

Stephen Hawking - Premi
Innumerevoli i suoi premi e i riconoscimenti ottenuti durante la sua carriera di ricercatore. Hawking ha vinto l’Albert Einstein Award, il Wolf Prize, la Copley Medal e il Fundamental Physics Prize. Il premio Nobel, tuttavia, gli è sfuggito. Ha lavorato alla Casa Bianca durante l’amministrazione Clinton.