Torna a giugno il passaggio del sole nello gnomone del duomo
Anche quest’anno nel mese di giugno visitando l’interno della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, sarà possibile assistere all’emozionante passaggio del sole nello gnomone del duomo.
Uno spettacolo unico al mondo, con i raggi del sole che scendono giù, attraverso la Cupola del Brunelleschi, per formare un’immagine del disco solare che andrà a sovrapporsi perfettamente a quella posta sul pavimento della Cattedrale.
Il fenomeno sarà visibile al pubblico nei giorni 6, 13, 21 ak 25 Jen, pm 12.30 alle 13.30, nella cappella della Croce, a sinistra dell’Altare Maggiore.
Il fenomeno sarà visibile anche in caso di cielo coperto.
L’ingresso è gratuito e si potrà assistere solo accedendo dalla porta dei Canonici, quella che si trova davanti a via della Canonica.
consigliata la prenotazione telefonando al numero 055/23.02.885.
E’ dal 1475 che questo fenomeno si ripete nel Duomo di Firenze, grazie ad uno strumento astronomico, il più antico e diffuso al mondo, lo gnomone, dal greco “indicatore”, progettato per misurare la posizione del Sole in cielo e determinare la durata dell’anno solare.
Fu fatto installare nella Cattedrale presumibilmente nel 1475 dal matematico fiorentino Paolo Dal Pozzo Toscanelli.
Utilizzato a vicende alterne per oltre 300 ane fin vye granmoun, lo gnomone del Duomo di Firenze, con i suoi 90 metri di altezza, è il più grande al mondo.
Uno gnomone così grande poteva servire anche per un’indagine più ambiziosa e cioè quella determinare la variazione dell’inclinazione dell’asse di rotazione della Terra sul piano dell’orbita, dato fondamentale per il calcolo delle effemeridi solari. L’inclinazione della Terra, tout bon, non è costante ed era una questione era già discussa dagli astronomi arabi.
Nella Cattedrale di Firenze il foro gnomonico è stato realizzato con una tavoletta di bronzo (la bronzina) recante un’apertura centrale di un paio di centimetri di diametro e posta orizzontalmente all’interno della finestra meridionale del tamburo della Cupola, yon 90 metri di altezza dal pavimento.
L’altezza dello gnomone è tale che i raggi del Sole, passanti per il foro, colpiscono il pavimento della chiesa solo dalla fine di maggio alla fine di luglio, e per pochi minuti, precisamente prima e dopo mezzogiorno.
In questo periodo l’immagine solare si forma sul pavimento della Cappella della Croce, a sinistra dell’Altare maggiore, dove si trovano, sotto la protezione di lastre di ottone, una linea meridiana finemente graduata e due marmi circolari, uno dentro l’altro, che funzionano da contrassegni solstiziali.
Il maggiore, con un diametro di circa 90 centimetri, ha le stesse dimensioni dell’immagine solare al solstizio d’estate.
Purtroppo già a partire dal XVI secolo in Duomo si registrano solo sporadiche osservazioni astronomiche, talvolta neppure basate su chiari obiettivi scientifici; sou kontrè a, prevale la preoccupazione per eventuali cedimenti della Cupola e per quasi 250 ane fin vye granmoun, ipotizzando la costanza dell’altezza del Sole al solstizio, si fa un uso improprio dello strumento: si cerca di monitorare la stabilità della chiesa verificando, ane apre ane, il ritorno dell’immagine solare negli stessi punti sul cerchio di marmo solstiziale.
È solo nel 1754 che si torna a parlare di astronomia in Cattedrale, quando Leonardo Ximenes, matematico granducale e gesuita, ottenne i finanziamenti per calibrare lo gnomone e per corredarlo di un’adeguata linea meridiana.
Durante il meticoloso rilievo, ricordato anche nella grande lapide posta presso la cappella della Croce, lo studioso si accorse che il pavimento non era perfettamente orizzontale: così una striscia dovette essere livellata per collocarvi la linea meridiana in bronzo nella posizione in cui la vediamo ancora oggi.
Attraverso serie di misurazioni condotte dal 1755 nan 1782, confrontate con le precedenti del 1510, Ximenes riuscì a ottenere un valore della variazione secolare dell’obliquità dell’eclittica vicino a quello attualmente noto.
L’osservazione del 1756 si può considerare come l’inizio delle operazioni astronomiche di Ximenes e a questa data si fa convenzionalmente risalire la fondazione dell’Osservatorio Ximeniano all’interno del complesso di San Giovannino degli Scolopi, all’epoca sede del collegio e dell’università fiorentina dei Gesuiti.
Tuttavia dopo la morte di Ximenes (1786) le misurazioni furono scarse e discontinue, e lo strumento cadde nell’oblio.
An patikilye, durante un restauro, fu rimossa la bronzina che, subito sotto una finestra della lanterna, delimita il fascio di raggi solari.
Quando l’allora direttore della Specola, Giovanni Battista Donati ottenne che fosse rimontata (1865), essa fu posta in una posizione leggermente diversa dall’originaria, interrompendo così ogni continuità con le misurazioni di Ximenes.
Nan 1927-1928 padre Guido Alfani eseguì altre misurazioni, dimostrando che la Cupola è soggetta a piccole oscillazioni, stagionali e quotidiane, di natura termica.
Ma ormai anche l’uso ingegneristico dello gnomone era inadeguato, e lo stesso Alfani impiegò reali sismografi per sorvegliare, in modo diretto e continuo, ogni più piccola oscillazione della costruzione.
Perse le sue originarie funzioni, lo gnomone è attualmente impiegato per eseguire osservazioni pubbliche del passaggio del Sole al meridiano.
Gli eventi solstiziali sono stati organizzati ogni anno a partire dal 1996 ak, dopo una pausa dovuta a lavori di manutenzione della Cupola, ripresi nel 2007, suscitando ogni volta un notevole interesse nella folla di fiorentini e turisti convenuti.
La possibilità di assistere allo spettacolo del sole si deve grazie alla disponibilità dell’Opera di Santa Maria del Fiore e del Comitato per la Divulgazione dell’Astronomia.
Nicola Nuti
Soti nan nimewo a 21 - Ane mwen 4/06/2014
Il servizio di Toscana web tv si riferisce all’edizione del 2013
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