21-27-28 Hunyo: solstizio d’estate con lo gnomone in Duomo

La più celebre “trappola per il sole” a Firenze è quella ideata nel 1475 dal matematico Paolo Dal Pozzo Toscanelli, detto il “novello Tolomeo”.

Si tratta dello gnomone della Cattedrale, progettato per misurare la posizione del sole nel cielo, e che con i suoi 90 metri di altezza è il più grande al mondo.

Grazie all’Opera di Santa Maria del Fiore e al Comitato per la Divulgazione dell’Astronomia, anche quest’anno sarà possibile assistere all’emozionante passaggio del sole nello gnomone del Duomo di Firenze.

Ang isang natatanging ipakita sa mundo, con i raggi del sole che scenderanno attraverso la Cupola del Brunelleschi per formare un’immagine del disco solare che andrà a sovrapporsi perfettamente a quella posta sul pavimento del Duomo.

Il fenomeno sarà visibile nei giorni 21,27 at 28 Hunyo, pm 12.30 upang 13.30, sa Chapel ng Krus, sa kaliwa ng Mataas na Altar.

Nella data del 27 Hunyo, la spiegazione sarà fatta in lingua inglese.

Ang inisyatibong, che si svolgerà anche in caso di cielo coperto, è a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

È consigliata la prenotazione scrivendo a: eventi@operaduomo.firenze.it oppure telefonando al numero 055 - 2302885.

Lo gnomone della Cattedrale di Firenze ha funzionato regolarmente fino agli inizi del 1500, quando per la preoccupazione di eventuali cedimenti della Cupola del Brunelleschi, iniziò a essere utilizzato impropriamente per monitorare la stabilità della chiesa.

Solo tre secoli dopo, sa 1754, un grande matematico alla corte granducale, il gesuita Leonardo Ximenes, riporterà lo gnomone della Cattedrale di Firenze alla sua funzione originale.

Circa la paternità dello gnomone questa è stata accertata da un documento scoperto recentemente negli archivi dell’Opera di Santa Maria, itinayo noong 16 Agosto 1475.

Fu Paolo del Pozzo Toscanelli, manggagamot, matematico, astrologo e astronomo a progettare lo gnomone della Cattedrale. Considerato dai contemporanei la massima autorità in fatto di matematica, fu definito il “novello Tolomeo”.

Le sue opere matematiche e astronomiche sono andate quasi tutte perdute; di lui ci rimane solo un manoscritto conservato nella Biblioteca Nazionale di Firenze. Sembra inoltre, anche se non è stato dimostrato, che sia in parte suo il merito dell’impresa di Colombo.

Sa Cathedral ng Florence ang gnomonic hole ay ginawa gamit ang isang tansong tablet (ang bronzina) recante un’apertura centrale di 4 centimetri di diametro e posta orizzontalmente all’interno della finestra meridionale del tamburo della Cupola, isang 90 metro sa itaas ng palapag.

L’altezza dello gnomone è tale che i raggi del sole, pagpasa sa pamamagitan ng mga butas, colpiscono il pavimento della chiesa solo dalla fine di maggio alla fine di luglio e per pochi minuti prima e dopo mezzogiorno.

Sa panahong ito, ang mga solar na imahe ay nabuo sa sahig ng Chapel ng Krus, kung saan ang mga ito ay, sa ilalim ng pangangalaga ng tanso plates, isang line meridian pino ang nagtapos at dalawang pabilog na gawa sa marmol, isa sa loob ng iba pang mga, na gawa na sa pamamagitan ng Solstice mark.

Ang mas mataas, may diameter ng tungkol sa 90 pulgada, ha le stesse dimensioni dell’immagine del sole al solstizio d’estate.

Sa halip, al solstizio invernale, a causa dell’aumentata inclinazione dei raggi solari, l’immagine si formerebbe in Via degli Alfani, tungkol sa 214 metri di distanza.

Lo gnomone, il cui nome deriva dal greco “indicatore”, è di solito un palo, una colonna o un obelisco la cui ombra permette di misurare la posizione del sole nel cielo, ma può anche essere, come nel caso del Duomo di Firenze, un foro praticato nella parete di un ambiente oscurato, che produce l’immagine del disco solare.

L’accuratezza della misura aumenta col crescere dell’altezza dello gnomone, ma contemporaneamente diminuisce il contrasto fra ombra e superficie luminosa, rendendo la misura più incerta.

Para sa mga ito, per aumentare il contrasto, spesso si sostituiva all’ombra la luce, cioè si usava, al posto di un palo, un foro gnomonico in grado di fornire un disco di luce.

Se il diametro del foro gnomonico è piccolo rispetto all’altezza, sul pavimento si ottiene un’immagine piuttosto nitida (immagine stenopeica), che non è del foro ma della sorgente.

Per aumentare ulteriormente la nitidezza e il contrasto dell’immagine non c’è altro modo che passare al telescopio.

Sarà solo nella seconda metà del 1700 che i telescopi sostituiranno gli gnomoni, chiudendo una pagina gloriosa iniziata qualche millennio prima.

Per informazioni al pubblico mag-click dito

Riprese video di Mauro Pocci.

Matt Lattanzi
Mula sa numero 164 – Anno IV del 21/6/2017

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