A Firenze la Marcia Silenziosa dei Poeti per salvare il Museo della Poesia

Marcia dei poetiA Firenze, שבת 14 סעפטעמבער אין 11.30, con partenza da piazza S. מאַריאַ נאָוועללאַ, circa cento poeti provenienti da ogni parte della Penisola, inizieranno una marcia, attraverso il centro storico di Firenze, in assoluto silenzio e indossando abbigliamento di colore blu, quale segno distintivo della propria volontà di riconoscersi appieno nella battaglia per la sopravvivenza dell’unico museo della poesia in Europa. Tra i fiorentini sono annunciati Maria Giuseppina Caramella, Presidente della Fondazione Il Fiore, e Nadia Berni del gruppo Innamorati della Vita.

Il Piccolo Museo della Poesia di Piacenza, autentico scrigno di cultura apparentemente impalpabile, a partire dal primo gennaio 2020, non avrà più una sede espositiva.

Da qui la scelta, davvero unica nel suo genere, di regalarsi al miglior offerente.

La marcia silenziosa dei Poeti … che sfocerà in un autentico reading poetico in Piazza Santa Croce (סטאַרטינג בייַ 12,45), davanti al monumento di Dante, avrà appunto la finalità di rendere ufficiale e simbolica una decisione che non ha precedenti nella storia dei musei, non solo italiani. In pratica la volontà che verrà resa ufficiale il 14 אַ Firenze (די 14 settembre moriva Dante a Ravenna), riguarderà la possibilità che qualsivoglia Istituzione italiana, pubblica o privata, possa diventare formalmente proprietaria dell’intera collezione museale dell’unico museo della poesia in Europa.

Per giungere a questa conclusione, in uno scambio che si configurerebbe attraverso una donazione modale, Massimo Silvotti, in qualità di direttore e rappresentante legale del “Piccolo”, chiederebbe in cambio garanzie circa una sede prestigiosa dove collocare per sempre il museo, e risorse adeguate per implementarne nel tempo le attività.

Questa marcia, questo reading in un luogo ad alto valore simbolico, rappresentano indubbiamente una sfida che testimonia la natura stessa di un popolo, quello italiano, che dell’arte e della poesia fa giustamente la propria cifra identitaria nel mondo intero.

il Piccolo Museo della Poesia le Incolmabili fenditure censito da ISTAT in qualità di unico museo della poesia in Italia ha scelto di concentrare il suo focus sulla collezione museale rappresentativa del ’900 italiano anche se non mancano incursioni nella poesia italiana e mondiale di altri periodi, (’700 e ’800); circa la poesia contemporanea ad oggi sono circa 600 i libri e le riviste letterarie ricevuti in regalo da poeti e critici di tutta Italia complessivamente la collezione museale è costituita da libri, antologie, riviste letterarie, manifesti letterari, opere di poesia visiva, di poesia concreta, di poesia lineare, quadri e sculture relativi ad autori o poesie, suggestioni poetiche circa i libri di poesia , in molti casi rarissimi o addirittura unici, per la maggior parte autografata dagli stessi autori; alcuni sono prime edizioni, edizioni di pregio o addirittura non editi (ovvero solo stampati).

Circa le riviste letterarie, il museo possiede una tra le collezioni più complete e rare, attualmente in circolazione; discorso analogo per le antologie.

Alcune chicche della collezione museale: “Viaggetto in Etruria” (due racconti di viaggio di Ungaretti, del ‘30 e del ‘34), libro totalmente sconosciuto alla critica, in quanto solo stampato in pochissime copie e regalato agli amici. Autografato e dedicato a Sinisgalli; “Appuntamento ad ora insolita” di Vittorio Sereni, plaquette rarissima (30 esemplari numerata) autografata dall’autore; “Ed è subito sera” di Salvatore Quasimodo, in edizione svedese e traduzione in italiano, con dedica del poeta; “Ossi di seppia” di Eugenio Montale, דריט אַדישאַן, autografata dal poeta; “Dal fondo delle campagne” di Mario Luzi, edizione speciale e numerata, autografata dal poeta.

קאַרמעלינאַ ראָטונדאָ
Dal numero 262– Anno VI del 11/9/2019