האַרבסט באַנק ראַבעריז

rapineForte diminuzione delle le rapine in banca, calate nel 2014 e rispetto all’anno prima, dell’80,8% in provincia di Firenze, e dell’87,5% nel capoluogo.

Risultati ancor più positivi se confrontati con il calo nazionale che si attesta a meno 37%.

“Dati sorprendenti – ha commentato il Prefetto Luigi Varratta – che confermano quanto sia importante lavorare sulla prevenzione e ci incoraggia a proseguire sulla via della sinergia operativa tra le forze dell’ordine e gli istituti di credito che funziona”.

Proprio con questo obiettivo è stato rinnovato nei giorni scorsi a palazzo Medici Riccardi il protocollo per contrastare la criminalità in banca siglato tra la Prefettura, il coordinatore nazionale OSSIF, il centro di ricerca dell’ABI sulla sicurezza anticrimine, Marco Iaconis e i delegati di 35 istituti di credito della provincia, alla presenza dei vertici provinciali delle forze dell’ordine: il Questore Raffaele Micillo, il Colonnello Marco Lorenzoni dei Carabinieri e il Generale Leandro Cuzzocrea della Guardia di Finanza.

L’intesa, sottoscritta la prima volta nel 2009 e successivamente rinnovata, ha coinciso fin da subito con una flessione delle rapine, andamento confermato anche nell’ultimo biennio di applicazione: בשעת אין 2013 le rapine in banca compiute in tutta la provincia sono state 26 (ריפערד 16 אַ Firenze), אין 2014 sono scese a 5 (ריפערד 2 nel capoluogo).

די אויסגאבע 2015 del patto rinsalda le linee operative già adottate nelle precedenti versioni e conferma l’impegno per ciascuna dipendenza bancaria di dotarsi di almeno cinque misure di sicurezza tra quelle che vengono suggerite dal protocollo: bussola, metal detector, rivelatore biometrico, videosorveglianza, videoregistrazione, sistema anticamuffamento, bancone blindato, dispositivo di custodia valori ad apertura ritardata e di erogazione temporizzata del denaro, macchiatura e tracciabilità delle banconote, vigilanza e allarme antirapina.

Molta attenzione è riservata anche alla protezione dei bancomat; tra le novità introdotte quest’anno è stata inserita la possibilità di utilizzare sistemi hardware e/o software per tutelare meglio le componenti dell’apparecchiatura ATM che interagiscono con la carta.

Il rapporto banche-forze dell’ordine resta un cardine del protocollo: gli istituti di credito segnaleranno alle centrali di polizia quelle situazioni che possono metterli in condizioni di rischio, come guasti agli impianti di protezione, movimenti sospetti di persone all’interno e all’esterno, giacenze di cassa non ordinarie.

A questo proposito “il protocollo è un esempio di positiva collaborazione tra il mondo pubblico e quello privato – ha commentato Marco Iaconis – che vede l’azione eccellente delle forze dell’ordine e gli investimenti delle banche sul fronte della sicurezza”.

Le esperienze positive maturate grazie a questo protocollo hanno permesso a OSSIF di creare anche un Osservatorio intersettoriale che coinvolge poste, farmacie e tabaccherie (altri soggetti a rischio rapina) e il Servizio Analisi Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza per condividere informazioni e strategie operative.

Un occhio di riguardo, בייַ לעצט, è rivolto alle attività di formazione dei dipendenti agli sportelli: le linee guida, realizzate da Abi con le forze dell’ordine, hanno codificato prassi comportamentali adeguate alle diverse circostanze di rischio, per garantire meglio l’incolumità del personale e della clientela e anche per fornire un valido ausilio alle forze di polizia nell’identificazione dei rapinatori.

מאַט לאַטאַנזי

פון די נומער 56 - יאר וו 18/03/2015