Firenze e il Giappone, gemellaggio musicale per Gabriel Faurè

Manifesto_28 gennaio 2018-page-001Linggo 28 Enero 2018, pm 16,15, lo splendido scenario fiorentino della Chiesa di San Salvatore in Ognissanti (Borgo Ognissanti 42), ospiterà l’esecuzione musicale del Magnificat RV 610 per soli, coro e basso continuo del veneziano Antonio Vivaldi e il Requiem op. 48 per soli, coro e orchestra del compositore francese Gabriel Faurè.

Il concerto è organizzato dal Festival Internazionale delle Orchestre Giovanili e dall’Accademia San Felice London, in collaborazione e con la partecipazione dei Pueri Cantores della Cattedrale di Firenze, preparati dal M° Michele Manganelli e dalla coordinatrice Patrizia Scivoletto.

In questa esecuzione fiorentina l’orchestra sarà affidata al trio composto dal violino di Maki Hirota, giovane musicista giapponese, dall’arpa di Susanna Bertuccioli, professoressa dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, e dall’organo di Enrico Vettori, docente dell’Istituto Diocesano di Musica sacra dell’Arcidiocesi di Firenze.

Al trio strumentale si uniranno i Pueri Cantores della Cattedrale di Firenze e, per completare il gemellaggio musicale fiorentino-nipponico, il Faurè Concert Choir Japan – coro costituito da ben 130 elemento, tutti selezionati dal coro madre il C-Pro Choir – e i solisti Tomone Sawada (soprano), Saho Ueda (mezzosoprano), Yuki Kusama (tenor), Kazuhisa Tashiro (baritono).

La bacchetta sarà affidata al Direttore Maestro Hideyuki Tsuji che condurrà le masse artistiche strumentali e corali attraverso le pagine del Magnificat, eseguito nel 1715, at Requiem, composizione eseguita in prima assoluta a Parigi, nella Chiesa de la Madeleine, ang 16 Enero 1888, e riproposta per il pubblico fiorentino, in occasione del 130esimo anniversario dalla prima esecuzione.

Il Maestro Tsuji è direttore di ben 13 cori del Giappone, docente presso il Senzoku Gakuen College of Music, vice presidente della Japan Choral Directors Association, membro del consiglio della Tokyo Choral Association e membro della Federazione dei Musicisti del Giappone.

Ang Magnificat si divide in nove movimenti: Magnificat anima mea Dominum, Et exultavit, Et misericordia eius a progenie, Fecit potentiam in brachio suo, Deposuit potentes, Esurientes implevit, Suscepit Israel, Sicut locutus e Gloria. Un inizio solenne di carattere angoscioso lascia il posto ad una chiusura breve e piacevole con carattere pomposo in tempo lento, strettamente unita ad un finale brillante e vigoroso.

Ang Requiem ay, sa halip, una composizione articolata in sette movimenti – Introito-Kyrie, Offertorio, Sanctus, Pie Jesus, Agnus Dei, Libera me, In paradisum – nella quale è assente ogni sentimento di contrasto vita-morte, nella quale prevalgono sentimenti di rassegnazione e abbandono, una ricerca di assenza e di silenzio, di eterno riposo. Questa idea è sottolineata anche dal testo della composizione; in cinque movimenti su sette compare, sa katunayan, la parola Requiem. Siamo difronte ad un lirismo intenso e intimo, animato da una profonda melanconia, dalla presa di coscienza della sconsolata potenza dell’uomo davanti al destino, con la conseguente rassegnata ed equilibrata accettazione.

Fede e accettazione sono, dunque, gli elementi di questa composizione così romantica e così moderna del Maestro di Cappella della Chiesa de la Madeleine, del primo organista di quella stessa Chiesa, del docente di composizione del Conservatorio di Parigi, Gabriel Faurè.

Ricordiamo che il Maestro Tsuji con il suo coro sono una delle realtà più importanti del panorama nipponico, ospiti di prestigiosi festivals nazionali ed internazionali e dei più noti palcoscenici, dal Musikverein di Vienna, alla Philarmonie di Berlino, alla Sala Smetana di Praga, al Concertgebouw di Amsterdam.

L’ingresso al concerto è libero e gratuito, fino ad esaurimento posti.

Matt Lattanzi
Mula sa numero 187 – Anno V del 17/1/2018