Grande successo per il concerto inaugurale dell’organo della Cattedrale di Firenze

Tshaj 1500 persone hanno partecipato al concerto inaugurale lo scorso 8 dicembre per l’ampliamento e il restauro dell’organo della Cattedrale di Firenze, un Mascioni “opus 805”.

Una lunga coda di persone si è formata in piazza Duomo per oltre un’ora, che hanno atteso pazientemente, sotto la pioggia, il loro turno.

Dopo la benedizione dell’organo da parte dell’arcivescovo di Firenze, Cardinal Giuseppe Betori, il concerto si è aperto con il coro di voci bianche della Cappella Musicale del Duomo di Firenze, i “Pueri Cantores”, ed è proseguito sulle note di Wolfgang Amadeus Eugene Gigout, Franz Liszt e uno struggente Francis Poulenc.

All’organo Oliver Latry, primo organista della Cattedrale di Notre-Dame a Parigi e concertista di fama mondiale, accompagnato in un brano da Daniele Dori, e dall’Orchestra dei Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino diretti dal maestro di Cappella Michele Manganelli.

Tra il pubblico il presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Luca Bagnoli, l’istituzione che ha interamente finanziato i lavori, eseguiti dalla storica azienda Mascioni a cui si deve la realizzazione dell’organo, costruito a più riprese dal 1961.

Nel suo intervento Il Cardinale Giuseppe Betori ha citato Papa Ratzinger che in un suo discorso del 2006, benedicendo il nuovo organo della Alte Kapelle a Regenburg in Germania diceva: “L’organo, da sempre e con buona ragione, viene qualificato come il re degli strumenti musicali, perché riprende tutti i suoni della creazione. Dà risonanza alla pienezza dei sentimenti umani, dalla gioia alla tristezza, dalla lode fino al lamento. Nyob rau hauv tas li ntawd mus rau, trascendendo come ogni musica di qualità la sfera semplicemente umana, rimanda al divino”.

Grazie al restauro e all’ampliamento dell’organo, il Duomo di Firenze si dota di uno strumento musicale ricco di sonorità e all’avanguardia nella tecnologia, al pari di quelli maestosi delle grandi Cattedrali europee. L’organo, un Mascioni Opus 805, suddiviso in sei corpi sonori, 4 consolles e 7.551 canne, grazie alla sua potenza sonora potrà accompagnare in maniera puntuale le liturgie della Cattedrale.

Matt Lattanzi
Los ntawm tus xov tooj 185 – Anno IV del 20/12/2017

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