Tham nrog cov Vittorio Storaro Premio Fiesole masters ntawm xinesmas 2017

Oscar khiav Vittorio Storaro, cinematographer, aka sau ntawm photography hauv zaj duab xis, tus 26 Lub Xya hli ntuj, al Teatro Romano di Fiesole, ha ricevuto il Premio Fiesole ai Maestri del Cinema.

Il Premio Fiesole ai Maestri del Cinema è un prestigioso riconoscimento conferito dal Comune di Fiesole in collaborazione con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani Gruppo Toscano e la Fondazione Sistema Toscana, nyob rau hauv cov kev taw qhia artistic txog Gabriele Rizza.

Il cinematographer romano è diventato “Maestro del Cinema” come, prima di lui, artisti del calibro di Luchino Visconti, Michelangelo Antonioni, Orson Welles, Stanley Kubrick, Ingmar Bergman, Wim Wenders, Theo Anghelopoulos, Marco Bellocchio, Ken Loach, Nanni Moretti thiab Giuseppe Tornatore,Terry Gilliam, Dario Argento, Stefania Sandrelli, Toni Servillo.

Storaro durante l’incontro con la stampa ha spiegato perché si fa chiamare “cinematographer” invece che direttore della fotografia, come comunemente si utilizza nel mondo del cinema:“Sul set il direttore è uno solo, il regista, non ci sono altri direttori. Da un certo punto di vista la critica ha sempre pensato che la mia posizione sul “direttore della fotografia” era arrogante e presuntuosa. Invece è esattamente il contrario: l’unico direttore durante le riprese è il regista. Io sono l’’autore della fotografia, il cinematographer”.

Il grande artista non ha mancato anche di lanciare un appello importante quanto urgente: “La rivoluzione digitale nel cinema è una grande messa in scena. Certo il progresso non si può fermare, ma non possiamo sempre essere legati alla tecnica e agli automatismi, anche perchè tra 50 xyoo, a differenza della pellicola, questi supporti si deterioreranno e quelle opere rischiano di andare perdute per sempre. Per questo sto cercando di sensibilizzare l’Accademy”.

“Il nostro ruolo nel cinemaha spiegato Storaroè la gestione del linguaggio della luce, ed ha la stessa potenza delle parole in un romanzo e delle note in uno spartito musicale”.

Storaro ha poi speso alcune parole sull’illuminazione del Battistero di Firenze: “Si, stiamo lavorando per illuminare l’interno del battistero con un’interpretazione che non si può spiegare ora. Sarà un lavoro che porteremo a termine solo quando sarà finito il restauro. Fu proprio Lucchesi, l’allora presidente dell’Opera, a chiamarmi. Ora stiamo andando avanti”.

Tra le curiosità Storaro ha detto che a suo tempo rifiutò Kill Bill di Tarantino per “divergenze artistiche sul formato video”.

Thaum kawg, il maestro romano, parlando dei suoi prossimi progetti ha dichiarato: “Sto lavorando con Woody Allen per il suo nuovo film, sarebbe il terzo che giro con lui”.

Chav kawm ntawv 1940, tus tub ntawm tus projectionist ntawm zaj duab xis Lux, Storaro inizia giovanissimo a dedicarsi allo studio della cinematografia, specializzandosi al Centro Sperimentale di Roma, thiab tam sim no pom li cov artist influential tshaj txog nws tiam.

In quasi sessant’anni di carriera ha curato la cinematografia di quasi tutti i film di Bernardo Bertolucci (nyob rau hauv 1988 Nws yeej nws Oscar peb nrog "qhov kawg huab tais"), ua hauj lwm nrog liv xwm Ford Coppola, Warren Beatty (thib ob Oscar hauv 1982 cov "Reds"), Paul Schrader, Carlos Saura thiab Woody Allen uas nws xav rau nws ces txawm yuav yeeb yam tshiab.

Nyob rau hauv 2005 Nws yog cov thawj coj ntawm cov kev txiav txim ntawm tus Locarno International zaj duab xis Success.

Koom rau cov kev siv cov xim, nws accosted tsis muaj lwm yam xws li hauv daim duab teev rau painting, investigating muaj tej yam txawv ntxoov thiab lub caij uas cov xim muaj feem xyuam rau txoj lub xaav puas hawv.

Mattia Lattanzi
Los ntawm cov xov tooj 169 – Xyoo IV 26/7/2017