“L’angelo Hermes e la fatina Iris” di Mirella Merino

12966206_2378039892335236_1345061604_nScorrevole, piacevole e fantasioso, è così che si presenta il libro di Mirella Merino dal titolo “L’angelo Hermes e la fatina Iris”.

De auteur, 38 jaar, madre di due bambine, esordisce nel mondo dell’editoria con un piccolo fantasy. Iris è la protagonista, una meravigliosa creatura che, seppur ricca di bellezza interna e esterna, è considerata una “mezza sangue”, una creatura di mezzo, non definita. Animaletti, una coccinella, un uccellino dai colori bluastri, un rospo e tantissimi altri ancora accompagneranno Iris in questa fantastica avventura da leggere tutta d’un fiato, nel cuore di una notte. Trama, descrizioni e scrittura meritano le tre stelle su cinque.

“Il libro nasce a seguito di un’intuizione, dall’osservazione e dalla fantasia – spiega l’autrice – porta come immagine di copertina una statua attualmente esistente che quando ho visto per la prima volta ho avuto l’impressione di conoscerla da sempre. Ero in villa per alcuni scatti fotografici da inviare per un contest artistico su face book, ‘Italian Liberty’, e mio fratello che mi accompagnò sul posto mi parlò di alcune statue bellissime e antistanti Villa D’Ayala, in Valva (SA). Quando mi ritrovai immersa nel bosco interno ove è ubicata invece la statua di cui ti sto parlando, fui talmente sorpresa: qualcosa in me stava già parlando della sua presenza e cercava di attirare la mia attenzione. Non era previsto infatti che dovessi visitare tale meraviglia, visto la mancanza di tempo e il giro turistico molto lungo che la guida gentilmente ci esortò a fare. Non era un giorno ufficiale di visite e così quando la intravidi da lontano, non riuscivo a capire cosa mi stesse conducendo lì. Mi fu detto dalla guida che il nome dei due Esseri scolpiti era Amore e Psiche, i protagonisti della classica favola di Apuleio. Vuoi per mia testardaggine o per un pensiero superiore, a quella risposta qualcosa mi esortava a non credere. Più guardavo quell’Angelo abbracciare Lei e più qualcosa in me continuava a dirmi che non era così. Fotografai la statua chiedendo chi fosse lo scultore e con sorpresa Antonio (la guida) mi rispose che non lo sapeva, giacché non c’era nessuna documentazione inerente, persa purtroppo con il sisma del 1980 che colpì l’Irpinia e diverse zone limitrofe del salernitano. Alla fine del suo discorso un leggero bagliore si posò su quei due Messaggeri che interpretai come la possibilità di dar voce a chi voce in quel momento non aveva. Ritornai a casa con un pensiero e quando scaricai le foto, in particolare quelle inerenti questa statua, mi riportarono a rivivere le stesse emozioni come se fossi ancora lì in quel posto magico. Non effettuai pertanto nessun ritocco ad eccezione di un nome che mi balenò all’improvviso: Hermes contrapposto e complementare alla sua parte femminile: Iris. L’aggiunsi sulla foto e corsi a prendere il libro della favola di Apuleio nella mia libreria in salotto. Aprii per caso alcune pagine e per magia mi ritrovai nel capitolo in cui l’autore descrive il ritrovamento della fanciulla. In parole semplici la foto, dopo l’autorizzazione del Ministero Dei Beni E Delle Attività Culturali Del Turismo – Soprintendenza di Salerno e Avellino, in collaborazione con il Comune di Valva, l’ho stampata su tela per farne un quadro artistico con il nome l’Angelo Hermes e La Fatina Iris e in seguito si è classificata al 1° posto al Concorso Internazionale Avellino In Versi sezione Arte per I Luoghi Della Memoria, tenutosi presso l’ex carcere borbonico di Avellino. La bellezza che è riuscita a trasmettermi la foto, quasi un amore infinito, mi ha permesso di scriverne la storia in soli tre giorni”.

“Questo racconto – conclude Mirella – non nasce pertanto da solo, ma dal susseguirsi di svariate e infinite emozioni, gedachten, idee, notizie vaghe e favole… avvolto il tutto da fascino e mistero. Io ho solo dato voce ad una statua sconosciuta e credo che il vero messaggio lo trasmettono questi Due Esseri Insieme. Spirito e Anima incarnati in un Corpo: credo che sia questa la Vera Bellezza ed è ciò che si è perso purtroppo nel tempo. Per il futuro mi hanno proposto di farne una versione illustrata per bambini e un’altra per ragazzi. Sto aspettando visto che servirebbe un’illustratrice e mi piace realizzare le cose insieme ad altre persone, vediamo da lassù cosa e chi invieranno. Sia il libro e sia il quadro artistico sono stati gentilmente ospitati e voluti il 12 Maart 2016 in Trebisacce (CS), Regione Calabria, alla cerimonia del premio internazionale corona fra Italia e Romania dalla presidente Mihaela Talabà per esaltarne la mia creatività gratuita nella promozione culturale e artistica del territorio. Mi sono classificata al 3 posto al suo concorso per la sezione racconti inediti. Il quadro artistico ha ricevuto attestato di merito a gennaio 2016 come opera finalista per la sezione fotografia al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti 2015 in Seravezza (LU)"prebiotica",.

“L’angelo Hermes e la fatina Iris”, 50 pagina's, deksel prijs 7 euro.

Link per il cartaceo mentre per l’ebook .

 

Eleonora Marseille
Blog Eleonora Marseille

Door het aantal 107 – Anno III del 13/4/2016