Lavorare con il mondo dello spettacolo: corso laboratorio di trucco all’Antica Bottega Filistrucchi

Antica Bottega FilistrucchiAccostarsi al mondo dello spettacolo e costruirsi una professione che pochi oggi sanno padroneggiare come quella del truccatore per il mondo del teatro, del cinema, della televisione. Questo che offre l’Antica Bottega Filistrucchi, che dà a tutti l’opportunità di partecipare a un corso laboratorio di trucco per un totale di 20 ore all’interno della propria Bottega Scuola di via Verdi riconosciuta dalla Regione Toscana.

L’obiettivo è fornire le prime competenze base teoriche e pratiche di trucco per rendere i partecipanti già capaci di creare autonomamente un trucco base. Si parlerà tra l’altro delle ragioni sceniche del trucco, degli effetti della luce e del colore, della morfologia della testa e del trucco correttivo, dei principali prodotti per il trucco, degli strumenti per applicarli e le differenze di impiego. Le iscrizioni saranno aperte fino al 23 January; il corso si svolgerà il 25-26-27 January.

“Quello che ci prefiggiamo – spiega Gherardo Filistrucchi – è trasmettere le conoscenze di base per consentire di cominciare un’attività, almeno come supporto, di truccatori nel mondo dello spettacolo. Forti dell’esperienza accumulata nella nostra attività e dopo anni di docenza in varie realtà, nel corso facciamo grande attenzione alla conoscenza del volto, all’individuazione dei possibili difetti e del modo in cui porvi rimedio, esaltando o riducendo l’impatto estetico dei vari elementi. Sarà un laboratorio vero, con sedute di trucco davanti allo specchio e test finale dove teoria a patica si fonderanno assieme per le prime fondamentali nozioni di trucco base. Più avanti abbiamo già in programma di fare sia un corso intermedio e uno di livello avanzato di trucco che corsi base, intermedio e avanzato per le protesi e le maschere. Crediamo che trasmettere la nostra cultura artigianale di truccatori parruccai alle nuove generazioni possa essere importante e qualificante per il mondo del lavoro”.

Matt Lattanzi
Dal numero 233– Anno VI del 16/1/2019