Ua hauj lwm hauv tsev: Cov xovxwm italians thiab tej yam uas nyob rau hauv noj

home officeQhov kev kub ntxhov uas khij lub npov 2020 e continua a far sentire i suoi effetti anche in quest’anno ha portato diversi cambiamenti nelle routine degli italiani. Uno dei più sentiti è sicuramente quello relativo allo svolgimento del proprio lavoro, che si è spostato per la maggior parte dei casi dall’ufficio alla propria abitazione. Quali sono le preferenze attuali degli italiani e in che modo questo cambiamento importante sta impattando sui consumi?

Gli italiani preferirebbero la soluzione ibrida
Secondo i dati raccolti da uno studio di PMI.it e T-Voice, la stragrande maggioranza degli italiani (77% circa del totale dei rispondenti) preferirebbe alternare dei giorni lavorativi in ufficio e altri di home working; risulta invece bassissima la percentuale di persone che hanno affermato di voler lavorare esclusivamente in ufficio come in passato (13,6%) o unicamente da casa (9,6%). Nella fetta di rispondenti che ha indicato questa soluzione, spicca in particolare una grossa percentuale di lavoratori che per 2-3 giorni a settimana resterebbe a casa, seguita da chi lavorare da remoto un solo giorno a settimana; molto bassa la percentuale di persone che vorrebbe invece lavorare da casa 4-5 giorni a settimana.

Si tratta insomma di cifre che mettono in evidenza quanto è stata apprezzata la possibilità di svolgere la propria mansione da casa, quando possibile, e allo stesso tempo un desiderio di ristabilire un certo equilibrio tra vita privata e professionale, onde evitare eccessivo stress legato al lavoro, che purtroppo porta spesso anche al cosiddetto burnout.

I consumi legati allo smart working
Molti italiani hanno giustamente osservato un cambiamento anche per quanto riguarda i consumi legati alle utenze domestiche, dovuti al maggior tempo trascorso in casa e, raws li, al maggiore consumo di luce e gas. I dati di settore parlano di un aumento del 29,6% sulla luce e del 22,1% sul gas per gli italiani single in smart working; impatto leggermente più soft per le coppie, Xwb, per le quali l’aumento è pari al 21,8% sulla luce e al 22,2% sul gas. Come si può facilmente intuire, sono le famiglie a risentire maggiormente di questo aspetto negativo del lavoro da casa: in questo caso, qhov tseeb, i consumi sono aumentati del 32,4% sull’energia elettrica e del 31,9% sul gas.

Come rimediare a una situazione di questo tipo?

Prima di tutto intervenendo a monte, e scegliendo dunque un gestore che propone tariffe vantaggiose per i propri standard di consumo; sono da prediligere in particolare le offerte di luce e gas “a pacchetto” come quelle dual di Acea, Piv txwv, che consentono di contenere i costi. Bisogna poi fare attenzione alle fasce orarie, proprio per via del fatto che sono cambiati radicalmente gli orari di maggiore utilizzo di elettricità e gas. Altro accorgimento senz’altro utile in questa prospettiva è l’uso moderato di dispositivi particolarmente energivori, insieme allo spegnimento di ogni device alla fine della giornata, per evitare le spese superflue legate allo standby.

Mattia Lattanzi
Los ntawm cov xov tooj 336 – Xyoo Viii 14/4/2021