Mons. Andrea Bacon koomhaum ntawm lub Pope Archdiocese of Salerno

Pope Francesco sabato 4 koomhaum Mons. Andrea Bellandi, tus tam sim no Vicar General of Florence, tshiab Archbishop of Salerno-Campagna-Acerno.

Lub advertisement, raws Vatican xyaum , koob hnub vas xaum 4 tej zaum ib txhij, tom 12 yog muaj lub ntuj saib ntawm lub Vatican, nyob rau hauv Florence los ntawm cov cardinal Archbishop Giuseppe Betori, thiab nyob rau hauv cov Archdiocese ntawm Salerno.

Raws li Salerno los Archbishop Emeritus, Mons. Nqaij npuas kib yuav tau txais lub Xya hli ntuj lub episcopal consecration rau hauv Salerno los coincide nrog lub ceremony uas noj lwm cov Archdiocese, thiab tsis nyob rau ntawm Florence, raws le lub teem sib peb Florentine txiv plig los cuag ua bishops: Mons. Maniago, Mons. Manetti, Mons. Roncari.

QHOV NO YOG HAIS TXOG CARDINAL BETORI:

Per incarico della Nunziatura Apostolica in Italia comunico che il Santo Padre Francesco ha nominato mons. Andrea Bellandi Arcivescovo metropolita di Salerno-Campagna-Acerno.

La notizia che oggi viene divulgata ci colma di gioia, in quanto costituisce un’ulteriore attestazione della considerazione che Papa Francesco ha verso la Chiesa fiorentina e di quanto ne apprezzi la storia e il suo presbiterio. Quanto alla nostra storia, ne fanno fede i recenti decreti di eroicità delle virtù con cui egli ha dichiarato venerabili prima il card. Elia Dalla Costa e poi il prof. Giorgio La Pira, dando espressione pubblica all’apprezzamento e alla devozione personale che egli nutre verso queste due esimie figure della nostra Chiesa, come più volte mi ha ribadito. Quanto al nostro presbiterio, dopo la designazione di mons. Stefano Manetti a vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza e dopo l’affidamento della diocesi di Castellaneta a mons. Claudio Maniago nel 2014, a cui va aggiunta l’anno successivo l’elezione a vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello di mons. Giovanni Roncari, ora si aggiunge la nomina di mons. Andrea Bellandi ad arcivescovo di una importante e insigne sede episcopale della Campania qual è l’arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno. Di questa benevolenza verso Firenze e la sua Chiesa siamo grati a Papa Francesco e gli rinnoviamo attestazioni di affetto e impegno di preghiera.

Chi sia mons. Bellandi per la nostra Arcidiocesi, e quanto bene abbia seminato tra noi, è scritto nella sua biografia, Nws yog ib tug menyuam uas peb seminar mus rau priestly ordination rau 4 Tim 1985, thiab ces tus Lombard Seminary cov kev tshawb fawb nyob rau Rome nyob rau tsev kawm ntawv Gregorian Pontifical, qhov uas nws tau nyob rau hauv 1993 ib doctorate hauv theology nrog ib thesis rau cov kev xav ntawm Joseph Ratzinger. Acclaimed tus xibfwb uas siv theology Florentine theological Studio, ces tus Theological kws qhia ntawv ntawm ltalis hab txhawb, uas nws yog thawj saib kev kawm ntawm 2003 al 2009, yeej tsis tsis pheev ib dav thiab zoo Pastoral Ministry ob yog ib hais neeg kawm ntawv University communion thiab Liberation, ob leeg ua rau ib tug pastor thiab ces cov San Giovannino dei Cavalieri Rector. Canon ntawm tshooj cathedral ntawm cov me nyuam. Maria del Fiore, mons. Nqaij npuas kib yog ib tug Diocesan pastoral sawv daws, sawv daws Presbyteral thiab lub College ntawm consultors; tshwj xeeb, ntawm 2014 è Vicario generale dell’Arcidiocesi. Merita infine ricordare la partecipazione di mons. Bellandi a due importanti eventi: il V Convegno Ecclesiale Nazionale come membro del Comitato preparatorio; l’istituzione, insieme a rav Levi e all’imam Elzir, della “Scuola Fiorentina per l’Educazione al Dialogo interreligioso e interculturale”.

Che don Andrea ci lasci per una sede episcopale insigne come Salerno, non possiamo nasconderlo, ci inorgoglisce ma un po’ anche ci dispiace. Dispiace in particolare a me, che in questi anni ho trovato in lui un sicuro riferimento di pensiero, teologico e culturale, con cui confrontarmi nel leggere le vicende del nostro tempo per meglio orientare le scelte pastorali della Chiesa fiorentina. Per questo motivo in questi ultimi anni l’ho voluto accanto a me come Vicario generale dell’Arcidiocesi, trovando in lui una collaborazione, pronta, intelligente, fedele. Con la partenza di don Andrea perdo, thiab tseem pheej, la vicinanza di un amico, con il quale condividere gioie e afflizioni che accompagnano la guida di una comunità cristiana.

L’arcidiocesi che viene affidata alla guida pastorale dell’Arcivescovo Andrea nasce, nell’attuale configurazione, dalla riforma delle diocesi italiane del 1986, raccogliendo l’eredità dell’antichissima diocesi e poi arcidiocesi di Salerno, un territorio in cui la presenza delle comunità cristiane è attestata fin dal III secolo e i più antichi vescovi storicamente documentati risalgono al V secolo. Un’antichissima Chiesa, Yog li no, divenuta metropolitana nel X secolo e a cui, raws li hais, la recente riforma ha unito le diocesi di Acerno, di cui si ha notizia dall’XI secolo, e di Campagna, sorta nel XVI secolo. Una diocesi che attualmente, muaj li ntawm 600.000 abitanti, costituisce, dopo Napoli, la più importante Chiesa locale della Campania. Alla gloriosa storia di questa diocesi appartiene che l’Arcivescovo di Salerno si fregi del titolo, ora solo onorifico, di Primate del Regno di Napoli. Più interessante per il nostro don Andrea, stimato teologo, è forse l’avere tra i suoi predecessori uno dei massimi protagonisti del Concilio di Trento, il cardinale Girolamo Seripando.

Mentre si apre davanti a mons. Bellandi il compito di inserirsi in questa storia, lo accompagna la nostra gratitudine e il nostro augurio. Come Paolo verso gli anziani di Efeso anche noi affidiamo don Andrea «a Dio e alla parola della sua grazia» (Nyob rau, 10 20,32), nella certezza che la sua intelligenza e dedizione pastorale saprà far nascere esperienze di Vangelo nel terreno fecondo della terra salernitana.

QUESTO IL SALUTO DEL NUOVO ARCIVESCOVO DI SALERNO MONS. BELLANDI ALLA SUA NUOVA ARCIDIOCESI

Fratelli e sorelle carissimi,

Con mio grande stupore Papa Francesco ha deciso di eleggermi Pastore della vostra Arcidiocesi di Salerno – Campagna – Acerno. Una decisione sinceramente inaspettata, che mi riempie di commozione, gratitudine e – inutile negarlo – anche di intensa trepidazione. Da subito si sono affollate alla mia mente le domande: “Sarò all’altezza di questo grande compito”? “L’esperienza pastorale vissuta in questi anni – come docente di teologia, Parroco, assistente spirituale di giovani universitari – sarà un bagaglio sufficiente per saper guidare una Chiesa di così grande tradizione”? “Il mio provenire da un’altra terra, quella toscana, non sarà forse di ostacolo ad un mio inserimento pieno nella nuova realtà che il Santo Padre mi affida”?

Tutte domande umanamente legittime, ma che non potevano e non possono tuttavia cancellare l’evidenza vissuta in tutta la mia storia personale, soprattutto in quella dei miei trentaquattro anni di sacerdozio: ovvero che il Signore non mi ha mai abbandonato, è rimasto sempre fedele a me e alle sue promesse! Che respiro proviene da questa certezza, quale ingenua baldanza suscita in me questa consapevolezza! rau cov uas, senza tentennamenti, ho detto subito “Sì” alla richiesta del Papa, sapendo che stavo dicendo “Sì” al misterioso disegno di Dio. E ho pensato agli altri, innumerevoli “Sì” che lo hanno preceduto e reso possibile, a partire da quello pronunciato a Nazareth da una giovane donna, che ha permesso a Dio di entrare come uomo nella nostra storia, trasfigurando definitivamente l’orizzonte della vita umana.

Yog vim li cas, carissimi amici – e lo siete già per me, in quel significato profondo dato da Gesù a questa parola – sono entusiasta di iniziare con voi e tra voi questo nuovo tratto di strada della mia vita, certo che il Signore camminerà con noi confortandoci, illuminandoci, rialzandoci quando cadremo, sempre rinnovando in noi quella speranza che è frutto della certezza di riconoscerci figli amati dal Padre. THIAB, prendendo a prestito le parole di Papa Francesco, mi sforzerò di essere – con tutto il cuore – un Pastore capace di «camminare davanti, indicando il cammino, indicando la via; camminare in mezzo, per rafforzarlo nell’unità; camminare dietro, sia perché nessuno rimanga indietro, tab sis npog, tshwj xeeb, per seguire il fiuto che ha il Popolo di Dio per trovare nuove strade».

Cercherò di accogliere tutti, ascoltare tutti, dialogare con tutti, amare tutti: in ogni persona c’è un riflesso del volto di Gesù da scoprire, sia essa credente o no, professi la fede cristiana oppure intenda onorare Dio all’interno di un’altra tradizione religiosa, viva intensamente la propria fede cristiana, o al contrario se ne sia un po’ distaccata. Tutti e ognuno cercherò di portare nel mio cuore! Ma certamente un posto particolare lo avranno i confratelli sacerdoti, i giovani – che tanta importanza hanno avuto da sempre nella mia vita – le famiglie e tutte le persone provate in vario modo dal dolore. Mi auguro che possano sperimentare da me un sincero affetto paterno.

Un saluto intensamente cordiale, Thaum kawg, intendo rivolgere a tutte le autorità civili, mosso dal desiderio di poter collaborare fattivamente per il bene comune del nostro popolo. THIAB, da ultimo, un sincero “grazie” anche al mio predecessore mons. Luigi, il quale solo per motivi di salute ha dovuto interrompere anzitempo il suo ministero: grazie per l’affetto con il quale mi ha accolto, per i suggerimenti che sicuramente potrà e vorrà darmi, e anche per aver deciso di rimanere all’interno della comunità diocesana. Egli continuerà ad essere senz’altro un aiuto prezioso per tutti noi.

Affido tutto quanto il mio ministero, e più in generale la mia vita, all’intercessione di Maria e dei santi Patroni dell’Arcidiocesi: l’apostolo Matteo, l’abate Antonino, e San Donato, che sempre mi ricorderà anche le mie origini dalla terra toscana.

Ci benedica tutti il Signore misericordioso!

+ Andrea Bellandi
Arcivescovo eletto di Salerno-Campagna-Acerno


BIOGRAFIA DEL NUOVO ARCIVESCOVO DI SALERNO

Mons. Andrea Bellandi è nato a Firenze il 22 Lub kaum hli ntuj 1960.

Conseguita la maturità presso il Liceo scientifico “G. Castelnuovo” di Firenze nel 1979, diventa alunno del Seminario Arcivescovile Fiorentino e frequenta lo Studio Teologico Fiorentino. Prosegue la sua formazione teologica come alunno del Pontificio Seminario Lombardo di Roma (Lub kaum hli ntuj 1984 – Lub rau hli ntuj 1987) presso la Pontificia Università Gregoriana, qhov twg, dopo un periodo di studi in Germania presso la Katholische Universität di Eichstätt, nyob rau hauv 1993 consegue il Dottorato in Teologia con una tesi dal titolo: “Fede come stare e comprendere. La giustificazione dei fondamenti della fede nelle opere di J. Ratzinger”.

Viene ordinato sacerdote il 4 Tim 1985 entrando a far parte del presbiterio fiorentino. Il suo ministero si svolge prevalentemente in ambito formativo come Docente di “Teologia fondamentale” e “Introduzione al mistero cristiano” nello Studio Teologico Fiorentino (1987-1997) thiab, quando questo è eretto quale Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, come Docente straordinario e poi ordinario della Facoltà (ntawm 1997 hnub no), uas nws yog thawj saib kev kawm ntawm 2003 al 2009.

In ambito pastorale è impegnato come Assistente degli studenti universitari di “Comunione e Liberazione” a Firenze (ntawm 1990 hnub). Parroco dal 1996 e poi Rettore, mus txog rau hnub no, di San Giovannino dei Cavalieri nel centro storico fiorentino. Dal dicembre 2009 è Canonico della Cattedrale Metropolitana di S. Maria del Fiore.

Dal settembre 2014 è Vicario Generale della Diocesi di Firenze. A livello diocesano è anche delegato arcivescovile per la formazione del clero, membro del Consiglio presbiterale diocesano, membro del Consiglio pastorale diocesano, membro del Collegio dei Consultori.

È vicepresidente della “Scuola Fiorentina per l’Educazione al Dialogo interreligioso e interculturale”, di cui nel 2016 è stato fondatore, insieme al rabbino Levi e all’imam Elzir.

È stato membro del Comitato preparatorio del 5° Convegno Ecclesiale Nazionale.

Video footage thiab cov duab Jaime Macias.

Frank Mariani
Los ntawm cov xov tooj 247 – Xyoo VI ntawm 8/5/2019

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