Lub caij ntuj sov muag khoom: pib nrog brio

saldiYav tom ntej debut hauv Tuscany rau lub caij ntuj sov muag khoom 2017, Nws qhib teb tau hnub vas xaum 1 Lub Xya hli ntuj.

Qhov no yog hais qhia los ntawm lub lub regional President of Federmoda-Confcommercio Federica Garcia: "Tus turnout hauv khw rau no thawj zaug lis xaus tau heev nyob hauv ob lo lus uas peb nrov seaside hauv dej. Segno che c’era grande attesa da parte dei consumatori: gli sconti continuano ad avere appeal nonostante ora sia più facile di un tempo trovarli lungo tutto l’arco dell’anno”.

Infatti circa il 60% degli operatori segnala un aumento dell’incasso fino al 30% tsis tas li ntawd rispetto al primo weekend dei saldi estivi 2016, con uno scontrino medio intorno ai 100 euro.

“In generale – continua Grassini – si può dire che la partenza delle vendite di fine stagione è stata brillante. Speriamo che il fermento rimanga almeno per i prossimi dieci giorni. Tom qab, come avviene solitamente, le vendite si normalizzeranno”.

Confcommercio prova anche a tracciare un primo identikit del cliente affezionato ai saldi: “Di età compresa fra i 30 thiab cov 40 xyoo, donna nel 60% dei casi, molto informato e deciso sui prodotti da acquistare, e tra gli articoli più venduti ci sono quelli di utilizzo quotidiano: tshirt, pantaloni e abiti leggeri, poi gli accessori”, spiega il direttore regionale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.

“I saldi – prosegue Marinoni – sono un’ottima opportunità per accedere anche a capi griffati che normalmente sarebbero esclusi dal budget e che invece ora diventano più alla portata di tutti, grazie a ribassi fino al 50% sul prezzo normale. E poi si possono mettere a segno affari addirittura straordinari guardando tra i capi delle stagioni passate, scontati fino al 70% negli angoli outlet che ormai ogni negozio ha. In questi casi, il negoziante non recupera neppure i costi, ma anziché dare le giacenze di magazzino agli stockisti, che comunque le pagherebbero pochissimo, preferisce fare una sorta di regalo ai propri clienti”.

Per quanto riguarda poi la spesa per i fiorentini per l’acquisto di capi in saldo, Marinoni prevede una cifra che si avvicina ai 100 euro a testa.

E tra le novità da segnalare nelle abitudini di acquisto dei fiorentini, Marinoni segnala la propensione verso look più sportivi: “Sneakers, t-shirt, vestiti dai volumi leggeri per le donne: oggi la gente preferisce vestire in maniera più informale, con abiti adattabili a tutte le occasioni, dall’ufficio ad una cena con gli amici, magari solo cambiando accessorio. Un po’ sarà colpa della crisi, ma è in atto anche un vero e proprio cambiamento culturale, per cui l’eleganza cede il passo alla comodità. L’investimento per ‘l’abito della festa’ è un ricordo lontano, tam sim no. Tseeb, oggi si hanno meno problemi anche a mescolare capi nuovi con altri già nell’armadio, magari di stagioni precedenti. Le grandi maison hanno sdoganato questo comportamento che, oltre a sollecitare gusto e fantasia, di certo aiuta il portafoglio”.

Mattia Lattanzi
Los ntawm cov xov tooj 167 – Xyoo IV 12/7/2017