100 crafters hauv web rau Google ltalis thiab Florence Chamber of Commerce

foto gruppo eccellenze in digitaleRau 100 artigiani di eccellenza della provincia di Firenze, Internet non è mai stato così vicino, grazie a Camera di Commercio di Firenze, in collaborazione con Unioncamere e grazie al supporto di Google Italia, che hanno avviato il progetto “Made in Italy: Eccellenze in Digitale”, un servizio di consulenza gratuito per sensibilizzare le imprese locali sulle potenzialità del web.

Internet è una grande opportunità che le imprese possono sfruttare per crescere e per rivolgersi a nuovi mercati.

Secondo una ricerca di Doxa Digital, negli ultimi tre anni solo le aziende attive in Rete, nonostante la crisi, sono state capaci di aumentare il loro fatturato.

Per chi sa sfruttare Internet, tsis tas li ntawd, si aprono maggiormente i mercati internazionali: tus 67% delle imprese attive sul web esporta i propri prodotti, tiv thaiv cov 55% delle imprese non digitalizzate.

Nasce da questa esigenza il progetto “Made in Italy: Eccellenze in Digitale”, avviato in 52 Camere di Commercio italiane.

A Firenze ha già coinvolto più di trenta imprese, con l’obiettivo di arrivare a cento entro la fine di febbraio 2015, tutte all’interno di sei settori dell’eccellenza fiorentina: la ceramica di Montelupo, l’arte orafa fiorentina, il vetro di Empoli, la seta Lisio, il cappello di paglia di Signa e la porcellana di Doccia.

La storia e la tradizione di queste sei produzioni di eccellenza sono raccontate su un portale dedicato al Made in Italy, attraverso le mostre virtuali dedicate dal Google Cultural Institute a più di 70 prodotti italiani.

Il lavoro di digitalizzazione delle imprese permetterà di sfruttare il portale “Google Made in Italy” come una vetrina mondiale, per affiancare alla conoscenza del prodotto un legame diretto con i produttori.

Entrare a far parte del mercato globale è la sfida che il mondo del Made in Italy deve affrontare per continuare a giocare un ruolo da protagonistaha spiegato Diego Ciulli Senior Policy Analyst di Google Italia e co-ideatore dell’iniziativa, insieme a Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze -. Per questo vogliamo aiutare le piccole realtà locali, tornando a investire nella bellezza di saperi secolari che rischiano di andare persi. Internet non significa solo realizzare un sito web o creare un e-commerce; si tratta di un linguaggio nuovo che, se conosciuto, apre a possibilità impensabili fino a pochi anni fa. Portare l’innovazione nelle botteghe artigiane in un Paese come l’Italia è una scommessa che vogliamo assolutamente vincere”.

Sappiamo bene che la maggior parte delle nostre imprese, soprattutto quelle più piccole, sono in ritardo nell’affrontare la sfida dell’economia digitale, ma allo stesso tempo la riteniamo fondamentale per andare incontro alla crescita e allo sviluppo del territorio. Internet è ormai uno strumento indispensabile per farsi conoscere nel mondo e trovare la propria nicchia di mercatoha aggiunto Leonardo Bassilichi -. Il progetto portato avanti insieme a Google Italia va proprio in questa direzione e rappresenta un modo concreto per supportare le eccellenze artigianali e farle così diventare anche eccellenze digitali”.

Gli imprenditori, quelli che hanno espresso il desiderio di avvicinarsi a un mondo finora sconosciuto e quelli che, in queste prime settimane di avvio del progetto, hanno già sfruttato tutte le potenzialità, sotto l’attenta guida delle due referenti Gloria Mugelli e Antonella Ninni.

E’ il caso di un’azienda che si è trovata coinvolta nella realizzazione di un videogame ambientato nel ‘400, oppure di una bottega orafa a due passi da Ponte Vecchio, la cui vetrina virtuale è oggi quasi più bella di quella reale.

Tus so, il tessuto produttivo italiano può adattarsi perfettamente alle peculiarità del web: sempre più spesso Internet è utilizzato per cercare prodotti personalizzati e unici, per scoprire realtà e culture altrimenti difficili da trovare, come dimostrano gli stessi dati di Google.

Nel biennio 2012-2013 le ricerche sul made in Italy sono aumentate del 12%, con un interesse verso i prodotti italiani che trova ancora poca soddisfazione nel mondo del commercio elettronico.

Solo il 34% delle pmi ha un proprio sito Internet e solo il 13% lo utilizza per vendere online (Dati Eurisko, 2013). Tsis tau, valorizzare il patrimonio artistico e la varietà dei prodotti artigianali ed enogastronomici italiani può offrire una chiave per migliorare l’accesso al mercato internazionale, facendo così superare a molte imprese le difficoltà collegate alla recessione e alla stagnazione del mercato interno.

Mattia Lattanzi

Los ntawm cov xov tooj 35 – Lub xyoo 15/10/2014